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PESTE SUINA AFRICANA FOCOLAI IN LIGURIA E PIEMONTE: SALVIAMO I MAIALI DEI SANTUARI E DEI PRIVATI

Gen 20, 2022 | Ambiente, LEAL informa

Ulteriori misure stringenti per fermare il focolaio di peste suina africana riscontrato in alcuni cinghiali tra Piemonte e Liguria.

Le disposizioni del ministero della Salute per l’area infetta (78 Comuni in Piemonte e 36 in Liguria) prevedono, tra l’altro, la macellazione immediata di suini e i divieti di ripopolamento per 6 mesi e di movimentare carni fresche e sottoprodotti al di fuori dell’area ‘rossa’.

Il documento segue di sei giorni l’ordinanza del 13 gennaio firmata dal ministero della Salute d”intesa con il Mipaaf che vieta l’attività venatoria, la cerca di funghi e tartufi, il trekking, il mountain bike, per 6 mesi.

l nuovo documento, un decreto direttoriale, oltre a ribadire il divieto di attività venatoria, stabilisce, per la zona infetta, regole per la ricerca attiva e la gestione delle carcasse di suini selvatici, a partire dalle zone immediatamente esterne ai confini della zona infetta. Per i suini in allevamento, inclusi i cinghiali, è disposto il censimento di tutti gli stabilimenti, la macellazione immediata dei suini detenuti in allevamenti bradi e semibradi e allevamenti misti che detengono suini, cinghiali e i loro meticci e negli allevamenti di tipo familiare, il divieto di ripopolamento per 6 mesi. Il decreto impone regole anche per un’area entro i 10 km dai confini della zona infetta: rafforzamento della sorveglianza, regolamentazione della caccia e delle altre attività di natura agro-silvo pastorale limitando al massimo il disturbo ai suini selvatici con l’obiettivo di ridurne la mobilità, il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, l’adozione di misure di biosicurezza rafforzate. Altre precauzioni riguardano l’intero territorio nazionale: censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, verifica dei livelli di biosicurezza degli allevamenti, obbligo di recinzione degli allevamenti della tipologia ‘semibrado’.

Mentre le associazioni si stanno organizzando per fare i ricorsi al Tar e al di là delle indicazioni dell’ATS non si deve fare entrare nessuno nella proprietà, neppure le forze dell’ordine senza un mandato.Diversamente ci deve essere una ordinanza del Sindaco che deve essere notificata a ciascuno il provvedimento riferito ad ogni singolo animale. Si può fare ricorso al provvedimento appena viene notificato. Bisogna prendere tempo intanto che le associani che nel frattempo si sono attivate si stanno muovendo per fermare l’ordinanza far entrare nelle proprietà nessuno, nemmeno alle forze dell’ordine senza mandato.

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI



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