NEWSLETTER #3
ll punto non è “possono ragionare?”
“possono parlare?”
Ma piuttosto “possono SOFFRIRE?”
Jeremy Bentham
Ciao……
Oggi ti accompagniamo in un ipotetico viaggio nei laboratori di ricerca. Quello che vedrai è solo una piccolissima parte di questo mondo fatto di dolore, sofferenza e morte.
Spesso nella nostra lista della spesa annotiamo molti oggetti, cibi, cosmetici, prodotti per la pulizia della casa ecc… ma non ci accorgiamo che in questa lista sono nascoste delle terribili verità!
Per esempio se oggi stiamo per acquistare delle semplici caramelle, contenente il colorante E104 (giallo chinolina), ignoriamo che proprio quel colorante è stato soggetto di prove di studi tossicologici (https://www.issalute.it) e questo vale per tantissimi prodotti anche di non uso alimentare.
Di seguito elenchiamo solo alcuni dei numerosi, quasi infiniti, tipi di esperimenti che implicano l’utilizzo di animali nella ricerca: studi di tossicità, draize test oculare e cutaneo, test di cancerogenicità, test comportamentali, test psicologici e deprivazione materna, di solitudine e disperazione, test per nuove armi chimiche.
Insomma non c’è ambito della nostra vita che non dia lo spunto per una serie di crudeli esperimenti, anno dopo anno, animale dopo animale!
Questi due tipi di esperimenti sono quelli più comunemente usati:
DL50
In inglese LD50 “Lethal dose 50” è quella dose che dopo la somministrazione di una singola quantità di sostanza chimica, provoca la morte del 50% degli animali trattati. La risposta a questo tipo di trattamento permette di classificare, anche se in modo arbitrario, il grado di pericolosità delle sostanze chimiche.
LC50
Sta per “Concentrazione letale”. I valori di LC di solito si riferiscono alla concentrazione di una sostanza chimica nell’aria ma anche nell’acqua. Un esperimento tradizionale coinvolge gruppi di animali esposti ad una concentrazione (o serie di concentrazioni) per un periodo di tempo. Gli animali vengono osservati clinicamente per un massimo di 14 giorni. Le durate di esposizione, rispetto alle tradizionali 4 ore, possono variare a seconda di leggi specifiche.
…Ma l’alternativa c’è
Smoking machines
Gli animali da laboratorio comunemente usati non possono riflettere il fumo umano perché respirano attraverso il naso e le loro risposte infiammatorie differiscono da quelle negli esseri umani. Questo strumento può “respirare” dentro e fuori, fumare attivamente sigarette normali ed elettroniche proprio come un essere umano, e fornire il fumo a organi microfluidici su chip rivestiti da cellule delle piccole vie aeree del polmone umano isolate da non fumatori o pazienti affetti da BPCO.
Metodi in silico
In silico è il termine usato dagli scienziati per descrivere la modellizzazione, la simulazione e la visualizzazione di processi biologici e medici nei computer. La comparsa della medicina in silico è frutto dei progressi dell’informatica medica negli ultimi 20 anni. “In silico si riferisce a qualsiasi applicazione di tecnologie basate su computer – algoritmi, sistemi e data mining o analisi”.
Biostampante 3D
Una bio-stampante 3D ricrea tessuti compatibili con l’essere umano, come strati di pelle per test cosmetici; fine ultimo di tale tecnologia è la ricostruzione e/o sostituzione di organi malati. Utilizzabile per test farmacologici per valutare effetti, rischi e altri parametri di un medicinale.
Per concludere:
Ti auguriamo una serena Pasqua senza sofferenza animale, ti vorrei ricordare che domani gli agnelli e capretti saranno vittime sacrificali non solo nei laboratori ma anche nelle tavole di milioni di persone!
GIOVANNA ROSSI
Responsabile marketing prodotti Cruelty Free
LEAL Lega Antivivisezionista