Cristiano Fant Responsabile LEAL Fauna Selvatica Operatore Esperto in Etologia Relazionale
Mentre sulla Marmolada vacche e cavalli vengono attaccate dai lupi, sull’Altopiano dei Sette Comuni i sindaci danno l’allarme per quella che definiscono una drammatica situazione, visto l’alto numero di predazioni da parte del canide. L’intera regione Veneto è tenuta sotto scacco ma da chi?
La presenza del lupo è nota e ben conosciuta ad ogni livello, da diversi anni (il predatore è presente in regione dal 2012) e mentre molti allevatori hanno imparato a conviverci, altri sembrano non voler comprendere che il mondo sta cambiando ancora una volta e che solamente con un’adeguata cultura potranno proseguire con le loro attività.
I cambiamenti sono una cosa normale per ogni specie animale, compresa quella umana. Un tempo l’adattabilità era normale, accettata e compresa, probabilmente perché vivevamo maggiormente in sintonia con il pianeta, seguendone i ritmi, le stagioni. Oggi, dotati di tecnologia, con il supporto della scienza e dopo aver acquisito delle conoscenze del passato, non riusciamo più ad affrontare i processi naturali che ci si parano dinnanzi e, piuttosto che comprendere le dinamiche che regolano la natura, preferiamo uccidere, distruggere, annientare. Siamo diventati arroganti e presuntuosi e non siamo capaci di guardare noi stessi e capire quanti e quali danni stiamo facendo al pianeta.
La predazione di un animale da reddito avviene quando questo è detenuto senza forme di difesa; tali forme spettano all’uomo in quanto la domesticazione della specie ha portato a modifiche genetiche e caratteriali (spesso imposte dall’uomo, si veda ad esempio la decornificazione delle vacche) che hanno fatto perdere agli animali, un tempo selvatici le capacità e gli strumenti di difesa naturali che avevano. Un classico esempio lo abbiamo da quanto successo in Marmolada dove alcune vacche, attaccate dai lupi sono fuggite ed alcune morte cadendo in un dirupo. Evidentemente se gli animali sono scappati non vi erano forme di detenzione e difesa, in violazione del Decreto Legislativo 146/01 e dell’Art 727 del codice penale, che si tratti di adeguate recinzioni o cani da guardiania ma è interessante notare anche il comportamento degli animali stessi che, in natura, tenderebbero a raggrupparsi mettendosi in cerchio con la testa rivolta all’interno, scalciando il predatore quando si avvicina. Bovini ed equini, avendo perso le proprie caratteristiche, fuggono all’impazzata non avendo altra soluzione per tentare di salvarsi. Non considerare questi aspetti, aggrava la posizione del proprietario o detentore anche temporaneo degli animali.
Non molto diverso il discorso per quanto concerne le greggi, spesso lasciate sole, con una recinzione alta poco più di un metro, in aree dove il predatore può tranquillamente intervenire senza problemi. Non deve destare sorpresa nemmeno vedere il lupo in pieno giorno (che giri solo di notte è pura leggenda) o che entri nei paesi, visto che si trovano all’interno degli areali di competenza dei branchi. Non da ultimo, i numeri che vengono dati, riguardo agli individui presenti nei vari territori non sono mai da considerarsi molto importanti ma l’aumento o il loro calo dipende anche e soprattutto dall’uomo. La natura regola da sempre il numero di cuccioli che nascono annualmente, soprattutto nelle specie apicali e lo fa in modo proporzionale alla percentuale di predazione presente nell’areale. Se l’uomo continua a lasciare incustoditi i propri animali il numero di lupi è destinato a salire, avendo facili predazioni a disposizione.
Il consiglio ai sindaci è quello di rispettare la Legge Regionale 60/93 che all’Art. 7 pretende che le amministrazioni comunali, in collaborazione con le ASL territoriali intervengano con programmi annuali, affinché la popolazione venga edotta sia tramite eventi pubblici che nelle scuole riguardo al corretto rapporto uomo-animale-ambiente. A tal proposito LEAL, Lega Antivivisezionista, si rende disponibile per collaborare affinché quanto richiesto dalla vigente normativa venga soddisfatto. Grazie ad una corretta cultura, accettando i cambiamenti naturali, in grado di portare benefici. all’ambiente e rispettando le leggi e le buone norme di comportamento, potremo trovare una equilibrata convivenza con il mondo selvatico, fondamentale per il benessere del pianeta e quindi anche dell’uomo.
La notizia https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2024/08/marmolada-pesante-attacco-dei-lupi-uccise-numerose-vacche-feriti-anche-alcuni-cavalli-860f4f30-16e0-4acf-9e65-6329480cae67.html
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
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