Sono ben tre e in tre regioni differenti gli scandali esplosi e collegati alla ricerca con animali.
Reati gravi e maltrattamento di animali in laboratori universitari e centri di ricerca in Italia hanno avuto l’unico merito di riaprire un dibattito su come lo sfruttamento degli animali possa portare a pratiche illecite e violazioni etiche. Questi casi includono le indagini sull’Università Magna Graecia di Catanzaro, i maltrattamenti di beagle presso Aptuit a Verona, e l’uccisione del macaco Orazio all’Università di Ferrara ma anche la detenzione di tutti gli animali detenuti in questi luoghi.
Università Magna Graecia di Catanzaro
L’indagine della Procura di Catanzaro ha rivelato gravi irregolarità nei laboratori dell’Università Magna Graecia. Undici persone, tra cui l’ex rettore, sono state arrestate per accuse di maltrattamento di animali, corruzione, falso e truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini hanno evidenziato che gli animali venivano allevati in condizioni precarie senza rispettare le norme di benessere e igiene, uccisi con crudeltà reiterata e estrema. I dipendenti hanno avuto accesso a fondi pubblici per oltre 2 milioni di euro Le ispezioni delle Asp erano pilotate per garantire risultati positivi e ottenere finanziamenti pubblici. LEAL ha tempestivamente annunciato di sporgere denuncia per i reati commessi.
Aptuit di Verona
A Verona, l’azienda Aptuit è stata al centro di uno scandalo per il maltrattamento di beagle utilizzati per test farmaceutici. Le denunce hanno portato a un’indagine che ha messo in luce pratiche inaccettabili nei confronti degli animali: esperimenti con altissimi livelli di dolore, impianti elettrici, uccisioni non necessitate. Dopo denunce e indagin tuttavia nell’estate 2024 è stata autorizzata anche da una temporanea ripresa dei test tossicologici con oltre 1500 cani beagle richiestil’azienda per proseguire le sperimentazioni.
Università di Ferrara
All’Università di Ferrara, l’uccisione di Orazio, un macaco utilizzato per esperimenti, ha scatenato un’indagine che ha portato alla luce ulteriori violazioni etiche. Questo caso ha evidenziato come la gestione degli animali nei laboratori possa spesso sfuggire al controllo, portando a situazioni di maltrattamento e uccisione non autorizzata e apri interrogativi sugli altri 5 macachi detenuti in singole gabbie anguste e privati della socializzazione e della luce naturale per i quali LEAL ha chiesto il sequestro preventivo.
Questi scandali evidenziano come lo sfruttamento degli animali nei laboratori possa facilmente degenerare in pratiche illecite e maltrattamenti. Le indagini hanno dimostrato che, quando gli animali sono utilizzati per scopi di ricerca, esiste un rischio elevato di violazioni delle norme etiche e legali. È fondamentale abolire la sperimentazione animale a favore di una ricerca scientificamente più affidabile ed etica basata su metodi sostitutivi. Contestualmente LEAL si impegna a sollecitare nelle sedi opportune di implementare controlli più rigorosi e trasparenza per garantire il benessere degli animali e prevenire ulteriori abusi.
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