LEAL ha appreso dalla stampa che lo scorso 17 febbraio a Blufi, nel Palermitano, un cane di famiglia di nome Brian è stato ritrovato morto in circostanze orribili. L’animale, scomparso da alcuni giorni, era stato legato, picchiato, impiccato e scuoiato ed è morto lentamente tra atroci sofferenze. La comunità locale è sconvolta da questo atto di violenza gratuita e chiede giustizia. Molti, attraverso i social media, invitano chiunque abbia informazioni a denunciare l’accaduto, sottolineando la pericolosità sociale di chi si è macchiato di un gesto così crudele.
Roberto Brognano, responsabile LEAL Maltrattamento e Randagismo, commenta l’accaduto: “È sempre più inaccettabile questa violenza gratuita e inaudita. La nostra società è violenta e questo deve far riflettere, perché chi non ha voce è vittima del carnefice. Perché uccidere? Il cane aveva tre anni, era di proprietà ed è scomparso. Vari tentativi di ricerca hanno dato esito negativo, finché è stato ritrovato morto. Ha dovuto subire anche una lunga agonia, perché è stato picchiato, scuoiato e impiccato. La domanda che mi pongo è: perché tutta questa violenza? Perché tutto questo sadismo?
Il comune conta circa 800 cittadini che riferiscono di non sapere nulla. Omertà? Paura di esporre i fatti perché tanto è “solo” un cane? Brian ora riposa in un mondo migliore, lontano dalla malvagità.
A noi il compito di perseguire legalmente l’esecutore di questo delitto, se verrà identificato.
Riposa in pace, ovunque tu sia, ciao Brian”.
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