Sono 19 le associazioni di Catania si uniscono alle altre 40 di tutta la Sicilia a tutela dei randagi
Le associazioni ANIMALISTE si riuniscono per far sentire la voce degli animali e hanno chiesto all’On. Laccoto Giuseppe della Lega, Presidente della VI Commissione dell’Ars Sicilia, l’audizione affinché vengano chiarite le criticità del disegno di legge 738 firmatario l’On. Ignazio Abbate di democrazia cristiana e cofirmatario l’On. Carmelo Pace sempre di democrazia cristiana entrambi di Ragusa..
Ad oggi sono 19 le associazioni che si sono riunite alle oltre 60 associazioni per esprimere la loro contrarietà al disegno di legge che vuole apportare alla legge regionale 15/2022 sulla tutela degli animali e la prevenzione al randagismo.
Le Aristogatte Ets/Odv (Venera Silvana Maria Russo); Ente di Tutela Animale L’Altra Zampa Odv (Emanuela Tosto); Teg4Friends Odv (Alessandro Tringale); LIDA CATANIA (Bianca Biriaco); ASA- Animalisti Siciliani e Ambiente (Melina Gialli); Cuore Animale (Cataldo Paradiso); Balzoo, Sez. Sciacca (Adriana Montalbano); Randagioioso (Angela Aspa); LEAL lega antivivisezionista (Gian Marco Prampolini); UPA (Giuseppe Panassidi) PEC: ufficiolegale@pec.unitiperglianimali.it; ENPA Adrano (Salvatore La Rosa); L’animale libero Lal Odv (Pasqua Savo); LIDA sezione Versilia odv (Maria Grazia Cascone); Lida Sez. Modena ODV (Zollo Nancy); Ass. Amici degli Animali barcellonapg-milazzo odv (Angela Biondo); Ass. Amici degli Animali barcellonapg- Sez. Milazzo odv (Giusy Milicia); PantelleriaBau ETS (Nathalie Genovesi); CAA (Salvatore Libero Barone), Felici nella Coda (Salvatore Libero Barone)esprimendo forte preoccupazione e disaccordo.
Dopo la ribellione pacifica di tutto il mondo animalista pare che il nuovo testo in discussione domani 11/03/2025 alle ore 15 Relatore: on. Laccoto della Lega che avrebbe smantellato strumenti fondamentali per il benessere degli animali e rischiato di portare la Regione Sicilia a indietreggiare nel percorso legislativo-culturale in materia di tutela del benessere animali e prevenzione al randagismo sarà rinviato in Commissione. Ma le associazioni non si fermano a questo primo importantissimo risultato e chiedono il RITIRO IN AUTOTUTELA del disegno di legge e l’emanazione del Regolamento di attuazione della L.R. 15/2022.
In particolare, le associazioni lamentano l’esclusione delle Associazioni animaliste alla collaborazione nelle attività di prevenzione al randagismo e gestione strutture canili (nonostante l’importanza del Terzo Settore) impedendo loro di fatto di effettuare anche il controllo sullo stato di salute dei cani in canile e sulle modalità di detenzione; eliminazione della sterilizzazione di gatti liberi – con conseguente aumento del randagismo felino – in capo agli attuali Enti di competenza l’eliminazione della possibilità di dare in affido, a spese proprie, l’animale al segnalante che sia disponibile a farsi carico dello stesso;l’esclusione della reimmissione dei cani vaganti sul territorio dopo il prelievo e la sterilizzazione, riducendo il ruolo delle associazioni animaliste, eliminando incentivi alle adozioni e limitando drasticamente le risorse destinate alla gestione dei rifugi. Queste decisioni, oltre a compromettere il benessere degli animali, rischiano di aggravare il problema del randagismo in Sicilia e di arrecare un danno all’Erario dei Comuni che saranno costretti a farsi carico di tutta la gestione del randagismo senza poter contare sulla attività gratuita dei volontari.
Alcune associazioni hanno inviato osservazioni alla Regione e tutte invitano a rivedere le modifiche alla legge regionale 15/2022, chiedendo di essere ascoltate operando sul territorio da anni per garantire la tutela e la dignità degli animali. Gli avvocati Floriana Pisani, Margherita Mannino, Mario Scardino e Tania Cipolla evidenziano che queste modifiche così come formulate estromettendo le associazioni e impedendo loro di intervenire compiutamente per risolvere le cause legate al randagismo canino e felino aggravano il problema del randagismo in Sicilia già particolarmente critico. La modifica alla legge apparentemente diretta a contrastare l’emergenza randagismo e adottare misure efficaci a tutela del territorio e dei suoi cittadini di fatto vanifica il percorso legislativo faticosamente iniziato dallo Stato Italiano e contrasta palesemente con la legge quadro nazionale, con la Costituzione e con le direttive comunitarie. L’approvazione di queste modifiche costringerà le associazioni animaliste ad inutili e defatiganti cause davanti alla Giustizia per ricordare al nostro legislatore che non è possibile portare la Sicilia indietro di cinquant’anni in tema di Randagismo.
Le associazioni chiedono a gran voce il rinvio in Commissione del disegno di legge e il ritiro dello stesso.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
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