LEAL: “IL PARLAMENTO FERMI LA PROROGA, BASTA ANIMALI SCHIAVI NEI CIRCHI”

14 Giu, 2025

La Legge Delega 106/2022, approvata per vietare gradualmente l’uso di animali nei circhi e promuovere spettacoli etici e sostenibili, continua a subire rinvii. Il decreto attuativo, necessario per rendere effettiva la norma, era previsto inizialmente per il 18 febbraio 2023, ma è stato già posticipato tre volte: prima al 18 agosto 2024, poi al 18 agosto 2025 e ora, con un nuovo disegno di legge del Governo Meloni, si propone un ulteriore slittamento al 31 dicembre 2026. Questo iter a singhiozzo ha congelato per quasi quattro anni l’applicazione della legge, lasciando oltre 2.000 animali ancora sfruttati nei circhi italiani. La proroga, approvata dal Consiglio dei Ministri, deve ora passare al vaglio del Parlamento.

LEAL definisce questa ulteriore prova un “tradimento” nei confronti degli animali e della volontà della maggioranza degli italiani, che chiedono da tempo la fine dello sfruttamento animale nei circhi. Questa decisione prolunga inutilmente la sofferenza di migliaia di animali costretti a vivere in condizioni di prigionia e abuso quotidiano. LEAL esorta il Parlamento a non approvare la proroga, a rispettare la legge delega del 2022 e a mettere fine a una pratica anacronistica e crudele.

Gli animali nei circhi soffrono per la prigionia in gabbie strette e i frequenti spostamenti, che compromettono il loro benessere fisico e mentale. Sono sottoposti a addestramenti crudeli per eseguire numeri innaturali. Spesso mostrano comportamenti da stress come dondolio della testa o auto-mutilazione, segni di disagio psicologico. Per gli animali, il circo costituisce una forma di schiavitù che priva loro della dignità e della libertà naturale.

L’associazione ribadisce il proprio impegno a mobilitare l’opinione pubblica e fare pressione sui Parlamentari affinché respingano la proposta del Governo, approvino senza ulteriori ritardi il decreto attuativo e sostengano la riconversione del settore circense verso spettacoli senza animali.

Roberto Brognano responsabile LEAL Maltrattamento e randagismo rimarca: «Non possiamo accettare che la sofferenza degli animali venga ulteriormente procrastinata per interessi politici o economici. Il Parlamento ha il dovere morale e civile di dire basta a questa vergogna e di agire subito per tutelare chi non ha voce».

Questi continui rinvii ricordano purtroppo anche la situazione dei test su animali per le sostanze d’abuso e xenotrapianti dove divieti già previsti da anni sono stati più volte posticipati. LEAL denuncia come questa politica di continui slittamenti rappresenti un grave ostacolo al progresso e all’etica.


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