Caro Onorevole…

Caro Onorevole…

Stop Vivisection deputatiIl Comitato di Stop Vivisection ha indirizzato pochi giorni fa una lettera ai neo eurodeputati che si sono impegnati a sostenere l’iter politico e istituzionale di STOP VIVISECTION nei prossimi mesi, e che a sua volta il comitato ha sostenuto in campagna elettorale.
A settembre ci sarà il primo incontro ufficiale: si terrà l’audizione dei rappresentanti di STOP VIVISECTION, Gianni Tamino e André Menache. A ottobre 2014, invece, ci sarà infine la risposta ufficiale della Commissione Europea che spiegherà come intende intervenire per venire incontro alle richieste di oltre un milione di cittadini. E’ importante perciò che gli eurodeputati appena eletti tengano fede agli impegni presi:
“Gentile Onorevole,
desideriamo esprimere la nostra grande soddisfazione per il successo da Lei ottenuto con l’elezione al Parlamento Europeo e insieme rinnovarLe il nostro ringraziamento per avere aderito all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ECI) STOP VIVISECTION.
Riteniamo che l’adesione alla nostra Iniziativa (con la quale Lei ha mostrato di sapersi schierare in difesa della salute dei cittadini, come pure degli esseri più deboli, gli animali) abbia contribuito al successo da Lei conseguito.
Finita la raccolta firme, delle quali 1.150.000 sono già state riconosciute valide dalle autorità degli stati membri UE che hanno provveduto alla certificazione (1), per noi inizia la seconda parte della campagna a favore di STOP VIVISECTION.
Con il sostegno di tanti testimoni scientifici il cui numero è in costante crescita e di tante persone illuminate che si dedicano alla difesa del bene comune, dobbiamo ora spiegare l’importanza della nostra causa a tutti i livelli politici.
In base al regolamento delle ECI, la nuova Commissione europea che si insedierà in autunno è tenuta a organizzare un’audizione pubblica affinché noi vi illustriamo le ragioni e gli obiettivi di STOP VIVISECTION. Questo sarà un importante momento in cui verrà attuato dalla nuova Commissione il nuovissimo “Diritto d’Iniziativa” con il quale le istituzioni europee faranno un passo verso la democrazia partecipativa, in un’azione di recupero della fiducia dei cittadini.
Per rendere l’audizione quanto più efficace e partecipata possibile, crediamo che il Suo contributo sia insostituibile. Il nostro invito è quindi di aiutarci attivamente a prepararla, focalizzando l’attenzione sia del Parlamento sia delle competenti Commissioni (e, per estensione, del pubblico) sui temi cruciali propri di STOP VIVISECTION, utilizzando al meglio tutti gli strumenti a nostra disposizione: interrogazioni, risoluzioni, dibattiti…
Ci preme mettere in particolare evidenza che – nel nome della scienza e della salute dei cittadini – serve una normativa che colmi il distacco scientifico e tecnologico che divide l’Europa dagli Stati Uniti, dove il noto rapporto “Toxicity testing in the 21st century: a vision and a strategy” del 2007 (vedi NB) ha posto le basi per una svolta radicale nella ricerca medica e tossicologica, libera dai controproducenti, antiscientifici riferimenti del passato.
Il Suo sostegno, come quello di tutto il Parlamento europeo, sarà prezioso per creare le premesse di una svolta normativa, che vada verso l’abolizione della sperimentazione animale, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per l’uomo.
NB: Presto sarà a disposizione sua e di tutti i MEPs un “dossier leggero” – che Le sarà da noi inviato – in cui verrà spiegato, con ampia documentazione bibliografica, come il superamento della sperimentazione animale, oltre ad essere un obbligo di civiltà nel rispetto di molte norme europee già approvate e dell’art. 13 del trattato UE, è anche un grandissimo obbligo di responsabilità per chi ha in mano il nostro futuro: la correzione di un clamoroso errore scientifico che ha portato fuori strada la ricerca, rallentando il progresso della medicina e causando danni di cui un giorno saremo tutti chiamati a rispondere”.
Con i nostri più cordiali saluti
IL COMITATO PROMOTORE DI STOP VIVISECTION

(1) Non tutti gli Stati membri della UE hanno già completato la certificazione delle firme: mancano ancora nel conteggio alcuni di essi. Il numero delle firme autenticate è dunque destinato a crescere. 

E mentre l'Europa promette, la strage continua

E mentre l'Europa promette, la strage continua

randagioNonostante le rassicurazioni di qualche settimana fa del commissario europeo alla salute, Tonio Borg, restano ancora forti le disparità relative al trattamento degli animali da compagnia all’interno dell’Unione. Non esiste una vera e propria normativa che regoli davvero in Europa la protezione che di quelli che il Trattato di Lisbona definisce esseri senzienti, tanto che paesi come il nostro, si trovano a convivere con paesi come Spagna o Romania dove il problema dei randagi è risolto con l’eliminazione fisica, invece che con adeguate politiche di controllo delle nascite attuate attraverso la sterilizzazione. Senza ovviamente considerare la proliferazione nei paesi dell’est di allevamenti intensivi di cani e gatti di razza che vengono poi rivenduti con passaporti falsi, sui quali vengono riportate spesso vaccinazioni mai fatte e profilassi veterinarie inesistenti. Per questo le associazioni animaliste chiedono di affrontare il quadro normativo attuale e definirne uno comunitario e condiviso, che dia a tutti gli animali dell’unione gli stessi diritti. Insieme all’eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, abbiamo sottoscritto pochi giorni fa una lettera condivisa con altri 211 firmatari, fra associazioni e cittadini europei indirizzata al Commissario Ue Tonio Borg per proporre una soluzione alle violenze commesse sui randagi romeni. Lo scorso dicembre l’eurodeputato Zanoni si era recato personalmente in Romania, per chiedere che venissero applicate misure non violente per combattere il randagismo nel Paese, minacciando di interrompere il co-finanziamento europeo al progetto di eradicazione della rabbia, che sta attualmente generando una politica inefficace oltre che crudele. La lettera, inviata in copia alla Corte dei conti europea, all’Intergruppo sul Benessere e la Conservazione degli Animali del PE e al Direttore del settore G della DG SANCO “Affari veterinari e internazionali”, Bernard Van Goethem, è stata sottoscritta oltre che dal nostro Presidente Gian Marco Prampolini, anche da Teresa Rizzo, Presidente Associazione razza bastarda onlus, Alessandro Di Rienzo, Presidente Coordinamento Antispecista, Carla Rocchi, Presidente ENPA Ente Nazionale Protezione Animali, Massimo Pradella, Chairman International Organization for Animal Protection (OIPA), Gianluca Felicetti Presidente, LAV, Piera Rosati, Presidente Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), Solveig Boccatius, Rifugio-Canalba, Sara Turetta, Presidente Save the Dogs and Other Animals.