UE ABBASSA LA GUARDIA SUL LUPO: LEAL DENUNCIA UN TRADIMENTO DELLA BIODIVERSITÀ

UE ABBASSA LA GUARDIA SUL LUPO: LEAL DENUNCIA UN TRADIMENTO DELLA BIODIVERSITÀ

ll 16 aprile 2025 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato il mandato per modificare la direttiva Habitat, declassando lo status di tutela del lupo da “specie rigorosamente protetta” a “specie protetta”. Questo adeguamento segue la revisione della Convenzione di Berna e consente agli Stati membri una maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni di lupi, inclusa la possibilità di autorizzare misure di contenimento come cattura o abbattimento in casi specifici. La modifica sarà formalmente adottata dopo il voto del Parlamento europeo nelle prossime settimane e, una volta completato l’iter a livello UE, il declassamento sarà automatico anche in Italia, dove il lupo è già stato declassato da “superprotetto” a “protetto” con un emendamento approvato alla Camera.

La Commissione europea giustifica la modifica con la necessità di gestire una realtà mutata, in cui alcune popolazioni di lupi sono aumentate significativamente, creando problemi soprattutto per il bestiame nelle zone rurali. Tuttavia, la specie rimarrà comunque protetta e gli Stati membri dovranno garantire il mantenimento di uno status di conservazione favorevole, continuando a monitorarne lo stato e adottando misure preventive per ridurre i danni causati dai lupi. La caccia potrà essere autorizzata ma sarà regolamentata in modo da non compromettere la conservazione della specie.

Questa decisione ha suscitato forti critiche da parte di numerose associazioni ambientaliste e scientifiche, che denunciano la mancanza di solide basi scientifiche e la prevalenza di motivazioni politiche e ideologiche, spesso influenzate da interessi di allevatori e cacciatori. Il declassamento è visto come un grave arretramento nelle politiche di conservazione, che rischia di vanificare decenni di sforzi per la coesistenza e la tutela del lupo, aumentando i conflitti sociali e mettendo a rischio una specie simbolo del patrimonio naturale europeo. Inoltre, in Italia si evidenziano carenze nel monitoraggio della specie e nell’attuazione di piani nazionali aggiornati, elementi fondamentali per una gestione scientifica e responsabile.

LEAL esprime una netta condanna nei confronti di questa decisione, che costituisce un passo indietro per la tutela della biodiversità e un segnale preoccupante di come la politica stia ignorando la scienza e i diritti degli animali. La riduzione della protezione del lupo rappresenta un pericolo per l’equilibrio degli ecosistemi e per la conservazione di una specie fondamentale, simbolo di resistenza e rinascita. LEAL invita le istituzioni a rivedere questa scelta, a rafforzare le misure di prevenzione e a promuovere soluzioni concrete per la convivenza tra uomo e fauna selvatica, ascoltando la comunità scientifica e la società civile anziché cedere a pressioni di interessi particolari.

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

❤️SOSTIENI LEAL❤️
LEAL Lega Antivivisezionista
▶️C/C Postale Versamento su C/C n°12317202
▶️Bonifico Bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
▶️Pay Pal https://leal.it/donazioni/
▶️🐾https://www.teaming.net/leal-legaantivivisezionistaets
➡️ https://leal.it/5-per-mille/

𝐎𝐈𝐏𝐀 𝐞 𝐋𝐄𝐀𝐋 𝐂𝐇𝐈𝐄𝐃𝐎𝐍𝐎 𝐋’𝐀𝐍𝐍𝐔𝐋𝐋𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐃𝐄𝐂𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐔𝐄 𝐂𝐇𝐄 𝐃𝐄𝐂𝐋𝐀𝐒𝐒𝐀 𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐋𝐔𝐏𝐎

𝐎𝐈𝐏𝐀 𝐞 𝐋𝐄𝐀𝐋 𝐂𝐇𝐈𝐄𝐃𝐎𝐍𝐎 𝐋’𝐀𝐍𝐍𝐔𝐋𝐋𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐃𝐄𝐂𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐔𝐄 𝐂𝐇𝐄 𝐃𝐄𝐂𝐋𝐀𝐒𝐒𝐀 𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐋𝐔𝐏𝐎

𝑶𝑰𝑷𝑨 𝒆 𝑳𝑬𝑨𝑳 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒗𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒊𝒍 𝑻𝒓𝒊𝒃𝒖𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝑼𝒏𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒍’𝒂𝒏𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑫𝒆𝒄𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 (𝑼𝑬) 2024/2669 𝒄𝒉𝒆 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆 𝒂 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊𝒐 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒍𝒖𝒑𝒐 𝒊𝒏 𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂 𝒆 𝒄𝒉𝒊𝒆𝒅𝒐𝒏𝒐 𝒍’𝒂𝒏𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑼𝑬 𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒆𝒄𝒍𝒂𝒔𝒔𝒂 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒍𝒖𝒑𝒐
31 marzo 2025
OIPA e LEAL annunciano di aver presentato istanza congiunta, grazie al lavoro dei rispettivi Uffici Legali ( avv. Claudia Taccani per OIPA e avv. Rosaria Loprete per LEAL) con il patrocinio dell’avv. Luca D’Agostino, al Tribunale dell’Unione Europea per intervenire a sostegno del ricorso (causa T-634/24) presentato da diverse associazioni ambientaliste, tra cui Green Impact ETS, Earth ODV, e altre, contro la Decisione (UE) 2024/2669. Tale decisione, adottata dal Consiglio su proposta della Commissione Europea, modifica gli allegati della Convenzione di Berna, riducendo il livello di protezione del lupo in Europa.
Le associazioni OIPA e LEAL, presentano istanza al Tribunale dell’UE, al fine di ottenere l’annullamento della Decisione (UE) 2024/2669 e degli atti successivi ad essa collegati.
Violazione dei principi democratici e scientifici
OIPA e LEAL contestano fermamente la decisione dell’UE, ritenendola viziata da gravi carenze procedurali e scientifiche. In particolare, le associazioni:
Evidenziano la violazione dei principi di trasparenza e partecipazione democratica: il Parlamento Europeo, rappresentante diretto dei cittadini, è stato escluso dalla procedura decisionale, in contrasto con l’articolo 192 del TFUE e con i diritti garantiti dal Regolamento (CE) n. 1367/2006.
Sottolineano che la decisione si basa su dati obsoleti, ignorando studi recenti come il rapporto Linnell & Boitani (2025), commissionato dalla stessa Commissione Europea. Questo studio introduce criteri innovativi per valutare lo stato di conservazione delle popolazioni di grandi carnivori, utilizzando parametri genetici più accurati.
Mettono in luce inoltre una violazione del principio di precauzione. Infatti, con la riduzione della protezione del lupo, la UE viola l’articolo 191 TFUE, che impone l’utilizzo delle migliori conoscenze scientifiche disponibili per evitare danni irreversibili all’ambiente.
OIPA e LEAL ribadiscono che il declassamento del lupo rappresenta un grave rischio per la conservazione della specie e per gli equilibri ecologici europei. Le associazioni chiedono al Tribunale dell’Unione Europea di annullare una decisione che compromette la resilienza genetica del lupo e contraddice gli standard internazionali di tutela ambientale.
“Non possiamo permettere che interessi politici o economici prevalgano sulla salvaguardia della biodiversità,” dichiarano OIPA e LEAL. “La protezione del lupo è una responsabilità collettiva che riflette il nostro impegno verso le generazioni future. Invitiamo le istituzioni europee a rispettare i principi democratici e scientifici nella gestione delle politiche ambientali.”

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

❤️SOSTIENI LE CAUSE LEGALI DI LEAL❤️
LEAL Lega Antivivisezionista
▶️C/C Postale Versamento su C/C n°12317202
▶️Bonifico Bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
▶️Pay Pal https://leal.it/donazioni/
▶️🐾https://www.teaming.net/leal-legaantivivisezionistaets
➡️ https://leal.it/5-per-mille/

7 MARZO: FESTA DELL’IGNORANZA EUROPEA

7 MARZO: FESTA DELL’IGNORANZA EUROPEA

Cristiano Fant
Operatore esperto in Etologia Relazionale
Responsabile LEAL Fauna Selvatica

Nella giornata odierna è scattato il declassamento del lupo nella UE a fronte dell’opposizione di soli 3 Stati (Repubblica Ceca, Regno Unito e Principato di Monaco) nei quali il declassamento non varrà. Cosa significa questo? Che la specie spostata tecnicamente dall’Allegato 2 al 3 della Direttiva Habitat potrà essere “gestito” dagli Stati membri che avranno la facoltà di decidere la cattura e/o l’abbattimento di alcuni esemplari per giustificati motivi.
La modifica non è ancora valida in quanto dovrà prima venire modificata testualmente la stessa direttiva dal parte della UE e ci potrebbero volere alcuni mesi per la realizzazione anche se la parte dell’Europa violenta già brama le uccisioni. Dopo di che, si dovranno esprimere anche il Parlamento europeo e il Consiglio europeo. Infine gli Stati membri dovranno recepirla nei propri ordinamenti e quelli che lo riterranno opportuno potranno decider di non abbassarne il livello di tutela.
La decisione della UE non sorprende come non sorprende di avere come capofila di questa decisione, che non ha alcun fondamento scientifico, l’Italia che da tempo è governata da una politica decisamente ignorante in tema di tutela ambientale. L’Italia, seguendo la line a politica della Comunità europea sarà sicuramente tra i primi Paesi a dare il via agli abbattimenti, sorvolando, come già fa oggi anche sugli individui abbattuti illegalmente. Questa pratica sarà infatti un incentivo per il bracconaggio, pratica vigliacca e illegale ampiamente presente in tutto il territorio nazionale e tranquillamente accettata come soluzione per il “problema lupo” che è e rimane solamente un problema politico e di interesse di quei politici/arrivisti che sfruttano l’incapacità e la mancanza di professionalità di molti allevatori che anziché rispettare la norma vigente in tema di tutela dei propri animali, preferiscono andare a piangere negli uffici dei loro rappresentanti per le predazioni subite.
E’ accaduto quanto mi aspettavo, i fondo: la politica europea e italiana si sono vendute ad un numero limitato di incapaci e di sfruttatori scegliendo la violenza anziché la cultura, propendendo per l’uccisione anziché per la convivenza, decidendo di accelerare sulla strada dell’ignoranza già ampiamente intrapresa dai governanti che dovrebbero proteggere l’ambiente naturale ma preferiscono proteggere i propri interessi a discapito della cittadinanza. Benvenuti quindi nel terzo millennio, caratterizzato dalla stupidità del sapiens, la specie più evoluta, più intelligente e più dannosa del pianeta Terra.

LEAL INCONDIZIONALMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

❤️SOSTIENI LEAL❤️
LEAL Lega Antivivisezionista
▶️C/C Postale Versamento su C/C n°12317202
▶️Bonifico Bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
▶️Pay Pal https://leal.it/donazioni/
▶️🐾https://www.teaming.net/leal-legaantivivisezionistaets
➡️ https://leal.it/5-per-mille/

CARO LUPO FORSE NON SARAI PIÙ “RIGOROSAMENTE PROTETTO”

CARO LUPO FORSE NON SARAI PIÙ “RIGOROSAMENTE PROTETTO”

Cristiano Fant
Operatore esperto in Etologia Relazionale
Responsabile LEAL Fauna Selvatica

Finalmente ci sono riusciti…o quasi! Il declassamento del grado di protezione del lupo dallo status di “rigorosamente protetto” a quello di “protetto” sta per diventare realtà. Sarà la vittoria politica di quella parte della CE che prende decisione per compiacere le proprie partnership, che gestisce il potere in base alle simpatie e alle convenienze. Una decisione antiscientifica che dimostra come la CE sia in mano agli arrivisti e non a persone preparate e competenti. Sarà anche la vittoria degli incapaci, di quegli allevatori (non tutti, per fortuna) che non sanno gestire in sicurezza i propri animali da reddito e delle associazioni di categoria che non hanno mai fatto molto per aiutarli, preferendo prendersela con il lupo piuttosto che con una politica becera (della quale evidentemente fanno parte) che non ha mai sviluppato programmi adatti a mantenere sano il mondo dell’allevamento. Sarà la vittoria della violenza che è sempre l’arma dei deboli e dei vigliacchi. Lo sostengo da sempre, il lupo è un problema politico, non sociale; è il classico capro espiatorio alle mancanze umane.
Certo, il declassamento non significa che si potrà sparare impunemente agli individui della specie a proprio piacimento, anche se in Italia, vista la politica odierna ci arriveremo molto vicino perché collusione e omertà sono sinonimi di politica, nel Belpaese. Mentre attendiamo di vedere se le parti della Commissione darà parere contrario o meno al declassamento, il Garante dei diritti europeo ha aperto un’indagine sul tema, su richiesta di ONG Client Earth, organizzazione ambientalista che utilizza la legge per proteggere la vita sulla Terra, a dimostrazione che basi scientifiche per il declassamento non ce ne sono. L’Italia è da tempo in prima linea nel chiedere il declassamento e la possibilità di sparare, dimostrando le proprie mancanze, ben note, in tema di rispetto della biodiversità, pur tutelata dalla Costituzione che sempre più appare carta straccia, da un paio d’anni a questa parte. E a gioire è in primis Fratelli d’Italia che della cultura ambientale ha bruciato da tempo la bandiera e che inneggia già al massacro, pur di tutelare un mondo, quello dell’allevamento, che è sì un’attività di rovina per la biodiversità ma che viene ancora sostenuto in quanto tradizione. Evidentemente in Italia, le tradizioni contano più della vita e della tutela dell’ambiente, quell’ambiente che ci permette di vivere e che fa del nostro Paese uno dei più belli del mondo.
Il lupo è una specie ancora a rischio, in molti Paesi della CE e dopo aver lavorato decenni per ricostruire una popolazione numericamente stabile, oggi torniamo indietro dal punto di vista culturale e normativo. Ma quando a governare non sono la scienza, il buonsenso e la professionalità i risultati non possono essere molto diversi. Viva l’ignoranza, nuovo vessillo sanguinante da sventolare a Bruxelles.

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

❤️SOSTIENI LEAL❤️
LEAL Lega Antivivisezionista
▶️C/C Postale Versamento su C/C n°12317202
▶️Bonifico Bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
▶️Pay Pal https://leal.it/donazioni/
➡️ https://leal.it/5-per-mille/

L’UNIONE EUROPEA NON STA CON I LUPI OGGI UN PRIMO PASSO VERSO LA MINOR PROTEZIONE

L’UNIONE EUROPEA NON STA CON I LUPI OGGI UN PRIMO PASSO VERSO LA MINOR PROTEZIONE

Il Comitato della Convenzione di Berna ha approvato una proposta dell’Unione Europea per abbassare lo stato di protezione del lupo in Europa. La proposta è stata approvata oggi 3 dicembre 2024. Questo cambiamento prevede che il lupo passi da “specie animale strettamente protetta” a “specie animale protetta”, consentendo quindi la possibilità di gestione delle popolazioni, inclusa la caccia in determinate circostanze. Si dovrà comunque prima passare a una modifica della Direttiva Habitat. Rimane il punto che la “flessibilità” nella gestione delle popolazioni di lupi è pensata a tutela degli allevatori che attribuiscono alle predazioni dei lupi la morte di 65.500 animali l’anno. LEAL definisce gravissima questa modifica potrebbe compromettere decenni di sforzi per la conservazione del lupo, aprendo la strada a potenziali abbattimenti indiscriminati e minacciare pesantemente gli ecosistemi locali oltre che costituire un pericoloso cambiamento di registro nella politica di conservazione della fauna selvatica in Europa. Un pericoloso precedente che potrebbe anche influenzare le normative future relative ad altre specie protette.

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
❤️SOSTIENI LEAL❤️
LEAL Lega Antivivisezionista
▶️C/C Postale Versamento su C/C n°12317202
▶️Bonifico Bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
▶️Pay Pal https://leal.it/donazioni/
➡️ https://leal.it/5-per-mille/