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NEWSLETTER #6

Se gli altri non possono, io posso.
Se gli altri non vogliono, io voglio. Se gli altri non fanno, io faccio.
Domenico Adonini

Ciao…
Da ragazza lessi un libro affascinante dal titolo “IL TATTO” di Montagu nel quale, tra le cose che riguardano la nostra pelle come organo di senso, erano descritte pratiche per la sua cura in tempi antichi. Da lì decisi che avrei utilizzato queste pratiche, tra le tante massaggiare il mio bimbo, così come fanno le donne indiane, con l’olio di sesamo, allora non c’erano corsi di massaggio neonatale e gli oli più utilizzati erano quelli minerali che non presi in considerazione. Innumerevoli sono gli oli alimentari che possiamo usare sulla nostra pelle con ottimi effetti, te ne farò conoscere tre tra i più usati, mi limiterò agli effetti estetici e di pulizia, non alla parte curativa che è di altra competenza. 

OLIO/BURRO DI COCCO

Lo si usa sulla pelle dopo bagno o doccia come idratante e ammorbidente, non è indicato per le pelli grasse in quanto potrebbe essere comedogeno, ricco di vitamina E, risulterà molto utile soprattutto per la pelle delle mani ma anche per il viso che troverà giovamento come idratante, antirughe e antinvecchiamento.

Per i capelli è un ottimo ammorbidente soprattutto per quelli danneggiati e basterà strofinarne un pochino tra le mani e metterlo come un comune olio anticrespo.

Una variante ai soliti utilizzi con effetto grandioso è la pulizia della cavità orale col metodo del oil pulling che aiuterà la salute delle gengive, renderà più bianchi i denti e l’alito fresco. Si fa la mattina a digiuno versando un cucchiaio di olio e lo si terrà in bocca come un comune colluttorio muovendolo da parte a parte soprattutto risucchiandolo tra i denti così da farlo penetrare in ogni parte facendo attenzione a non inghiottirlo perché saturo di impurità della notte. La consistenza diventerà più liquida mescolandosi con la saliva e dovrete prendervi del tempo, almeno una ventina di minuti, perché sia efficace, quindi sputare il tutto, col tempo vi accorgerete del cambiamento e sappiamo bene che le malattie gengivali portano problematiche ad altri organi a volte anche pesanti.

Certo, il tempo da dedicare è parecchio ma vale la pena e poi l’importante è farlo almeno periodicamente anche se l’ideale sarebbe ogni giorno.

OLIO DI SESAMO

Come già accennato in precedenza è un olio originario dell’India ma molto diffuso anche da noi, ha un buon gusto di noccioline e ciò che è delizioso al palato sarà delizioso anche sulla pelle. Un olio che gli indiani usano da 5000 anni per usi medicinali, in cucina, come combustibile, per riti religiosi, nel massaggio e per uso cosmetico.

Si può usare insieme al succo di zenzero contro la forfora e come stimolante del cuoio capelluto, ammorbidisce e rigenera la pelle e ha anche un leggero filtro contro i raggi ultra violetti, è adatto a tutti tipi di pelle ma soprattutto alle più secche ed è riscaldante pertanto consigliato anche e soprattutto in inverno.

OLIO DI OLIVA

Potevamo tralasciare l’olio di casa? Non sia mai! Il biologo che mi ha iniziata alle cure naturali mi raccomandava sempre di ungere la capigliatura e frizionare bene il cuoio capelluto la notte prima di lavare i capelli… la capigliatura ne esce lucida e fortificata, si fa un po’ fatica a lavarlo via ma periodicamente si può fare.

Del resto gli antichi romani utilizzavano l’olio di oliva per fare unguenti medicamentosi e profumati e ne usavano in grandi quantità proprio per la pulizia della pelle, veniva chiamato anche il bagno di bellezza. Come gli altri oli anche questo è un potente antinvecchiamento, lenisce, idrata e nutre. Soprattutto per chi ha pelle molto secca ma anche per pelli normali o addirittura grasse, è buono per togliere il trucco con una spugnetta, massaggiandolo prima sul viso, lascerà la pelle pulita e ben idratata.
Nessuna competizione con i prodotti di bellezza… è una questione di scelta! così potremo risparmiare sofferenze e vite ad animali sottoposti a VIVIsezione; perché è pur vero che in Europa questa sarebbe vietata ma le materie prime – se non di sicura provenienza – potrebbero essere passate attraverso questa triste realtà.

OLIO ESSENZIALE

Prima di tutto, da bravi e sensibili animalisti, ci garantiremo che gli oli essenziali che acquistiamo siano esenti da VIVIsezione, in commercio se ne trovano.

Resta sempre l’avvertenza che le persone allergiche devono prestare non una ma 1000 attenzioni a ciò che usano, elenco gli oli che creano più sensibilita’ in ordine alfabetico, anice, arnica, basilico, cannella, cumino, finocchio, garofano, lemon grass, menta, noce moscata, origano, rosmarino, santoreggia, tea tree, timo rosso e verbena, oltre a tutti quelli provenienti da agrumi, ma per chi non ha alcun problema se ben diluiti non dovrebbero dare problemi, mai usare puri perché potrebbero essere irritanti!

Non c’è spazio per dare grandi ricette ma qualche goccia di olio essenziale, diluito negli oli base, per esempio i tre nominati daranno sicuramente buoni effetti.
Per esempio gli oli essenziali più indicati per combattere i segni del tempo sono quello di rosa e quello di geranio, per pelle secca e disidratata, se invece si hanno macchie si può aggiungere quello di limone, per pelli grasse e impure i soliti di agrumi (arancia e limone) ma anche il rosmarino e malaleuca, per pelli delicatissime, con molta prudenza, ci sarebbero quello di carota, di camomilla e di rosa.
Per massaggi rilassanti ottima la lavanda che concilia anche il sonno, se invece, oltre all’effetto rilassante, ci piacerebbe anche un leggero effetto afrodisiaco andiamo di Ylang Ylang, per riscaldarci invece, aggiunto all’olio di sesamo, qualche goccia di olio essenziale di cannella.
Possiamo dare un po’ di energia con quelli di rosmarino, zenzero, cannella, limone e menta piperita, se usati nel diffusore questi effetti avverranno anche per inalazione e creeranno splendide atmosfere.Torniamo a sottolineare che gli oli essenziali sono prodotti concentrati quindi le dosi sono di un paio di gocce diluite in un cucchiaio di olio.
Tutto quanto sopra, anche nel caso degli oli alimentari, se usato per la prima volta andrebbe testato su un angolo della pelle e vedere l’effetto, da rimarcare che le persone con allergie dovranno essere responsabili del controllo delle sostanze con cui vengono in contatto.
TIZIANA ALBERTI
Collaboratrice e Volontaria
LEAL Lega Antivivisezionista

Aziende Cruelty Free e Coniglio Nero di LEAL

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