NEWSLETTER #9
Vuoi venire sulla mia macchina del tempo?
Ci fermiamo da qualche parte tra il 1978 E IL 2023
LEAL
Ciao ….
Sei pronta/o per un viaggio nel tempo? Il nostro viaggio è cominciato nel 1978 a Milano e sicuramente raccontare più di 40 anni di lotta ed evoluzione della ricerca senza animali non è facile; possiamo però in questo percorso raccontarti alcuni passaggi salienti che hanno fatto di LEAL una pioniera nell’evoluzione dell’antivivisezionismo in Italia. Il nostro impegno non si ferma a questo, tante cose abbiamo fatto per tutto ciò che riguarda la tutela dei nostri amici animali.
1978 Kim Buti fonda a Milano la Lega Antivivisezionista Lombarda (Le.A.L), poi nota come LEAL. Siamo stati i primi ad introdurre in Italia il concetto e la pratica dei “metodi alternativi” in sostituzione degli animali. Per conoscere Kim Buti leggi “Io ho conosciuto un illuminato”
1981 “AV La Voce dei senza voce”
Esce il 1° numero della nostra rivista divulgativa che ha donato visibilità alla tematica.
1990 – Urla nel silenzio
Fa scalpore nel 1990 l’affissione in tutta Italia dei manifesti murali LEAL “URLA NEL SILENZIO”.
Ne parlano testate giornalistiche (La Repubblica, il Giorno, Quattrozampe) e LEAL viene invitata a spiegare le ragioni dell’antivivisezionismo in programmi televisivi di Rai1, Rai 2, Rai 3, Telenova)
2000 – Per l’abolizione degli esperimenti su animali per scopo didattico-dimostrativi.
La LEAL ha organizzato, gestito e finanziato l’acquisto di materiale didattico (circa 800 metodologie alternative all’uso di animali) sostitutivo dagli USA e dall’Inghilterra, messe a disposizione gratuitamente alle Università
2010 – La battaglia contro la Direttiva sulla vivisezione
A fine luglio 2010, LEAL, sola tra tutte le associazioni, lancia la campagna contro la Direttiva sulla vivisezione in discussione a Bruxelles. L’associazione organizza banchetti in tutta Italia e in poco più di un mese raccoglie 85 mila firme. E anche se la Direttiva viene approvata, qualcosa – grazie alla LEAL- comincia a cambiare per sempre in tutta Europa: la cappa di omerta e di silenzio che gravava su questo versante proibito dell’economia mondiale si e dissolta, la vergogna e venuta alla luce. Ancora oggi, per le incongruenze, le assurdità, le indecenze, le crudeltà che ha reso legali, la Direttiva è un nodo focale della battaglia LEAL
2011-2022 No ai test animali per i cosmetici
Nel 2012, con il supporto della LEAL, gli studenti dello IED di Milano realizzano un’esercitazione di poster e video dal titolo La bellezza insanguinata. Un’altra bella mostra di arte contemporanea, LEAL ART AID, si tiene a Milano con il patrocinio della Regione Lombardia.
2014 Coniglio nero Stop Vivisezione
Nasce il marchio LEAL che certifica le aziende che producono cosmetici non testati sugli animali. Nel 2021-22 LEAL aderisce alla raccolta firme per l’Iniziativa dei cittadini europei promosso da PETA, SAVE CRUELTY FREE COSMETICS (1.413.383 firme raccolte)
2012 – 2023 Ora e sempre STOP VIVISECTION
Nel 2012 la LEAL sostiene da subito con forza l’Iniziativa dei Cittadini europei STOP VIVISECTION (1.173.134 firme raccolte) che chiede di sostituire la DIRETTIVA 2010/63/UE con una legge all’altezza dei tempi e del sentire dei cittadini. LEAL denuncia sia lo spirito sia l’attuazione della Direttiva. E chiede:
1. al Ministero della Salute di rendere note quali “valutazioni retrospettive” siano state eseguite a tutt’oggi per le sperimentazioni su primati o su topi-ratti-conigli sottoposti a dolore definito “GRAVE”
2. ai sostenitori delle 3R, baluardo della Direttiva 2010763/UE, di farla finita una volta per tutte con l’ipocrisia del riduci-raffina-sostituisci e di spiegarci dati alla mano in che modo questo principio a) abbia messo fine o ridotto l’utilizzo di animali nella ricerca; b) in che modo sia applicabile agli animali geneticamente modificati;
3. ai responsabili del Governo in materia di ricerca, finanza ed economia, di argomentare in modo convincente come mai ai metodi sostitutivi vengano elargite briciole in confronto alle centinaia di milioni di euro stanziati per la ricerca sugli animali.
1978 – 2023 Nuovi approcci metodologici/NAMS
Ai tempi di Kim Buti si chiamavano metodi sostitutivi, adesso Nuovi approcci metodologici ma sono la stessa cosa: risparmiano sofferenza e morte a milioni di animali ogni anno (ragioni etiche) e sono più sicuri e concretamente affidabili dei test in vivo (ragioni scientifiche). Le borse di studio sono rimaste una costante nella nostra storia come pure l’idea che la diffusione di una nuova cultura tra gli studenti di medicina, scienze biologiche e veterinaria rappresenti un imperativo.
Con questo obiettivo in mente abbiamo pubblicato rapporti, articoli e numeri speciali della rivista La Voce dei senza voce (mettere link e foto a: numero di Natale, rapporto Scienza Corrotta) abbiamo tradotto libretti per i più piccoli. E abbiamo presentato alle forze politiche lombarde un importante progetto che mira a introdurre un corso pilota di insegnamento dei Nams nelle facoltà della Lombardia.
Quanto descritto ha portato ad una presa di coscienza (e conoscenza) da parte di altre realtà antivivisezioniste, infatti oggi tutti parlano di alternanza al modello animale. È stato un lungo percorso, il nostro!! Oggi, dopo l’esperienza accumulata, siamo arrivati alla conclusione che non debba più esistere l’alternanza al modello animale ma la completa sostituzione.
ALESSANDRA SCHIAVINI
Segretaria Sede Centrale
LEAL Lega Antivivisezionista