Sono tutti cani provenienti dal sequestro fatto da Leal a Gravina di Puglia: animali sfruttati per la riproduzione e conseguente vendita. Sono stati trovati in condizioni molto gravi: rogna, leishmania su alcuni, denutrizione nonché totale diffidenza nell’uomo a seguito dei soprusi subiti.

Venivano nutriti solo con pane secco in box scoperti, esporti alle intemperie più disparate, dal gelido inverno al torrido sole picchiante sino alla pioggia battente; nessuna coperta, nessun oggetto di conforto o un gioco. Leal, in collaborazione con la sua sezione di Corato, ha provveduto a curare tutti i 42 cani sequestrati attraverso l’ausilio di un comportamentista cinofilo, terapie e trattamenti specifici presso veterinari.