DOPO LA PRESA DI POSIZIONE DELL’ON. MARTINI CONTRO LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA SU ANIMALI, 19 GIUGNO PRESIDIO DAVANTI ALL’OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO PER CHIEDERE LA CESSAZIONE DI QUESTA PRATICA OBSOLETA, E RACCOLTA FIRME PER ABOLIRE LA VIVISEZIONE DIDATTICA A LIVELLO NAZIONALE.
L’associazione LEAL – Lega Antivivisezionista – e il network animalista AgireOra Network, che già nei giorni scorsi avevano promosso la protesta contro la pratica della vivisezione didattica svolta all’ospedale Niguarda di Milano, organizzano per sabato 19 giugno dalle 9 alle 13 un presidio di contro-informazione di fronte all’ospedale, a favore di una didattica che utilizzi metodi all’avanguardia e sofisticati che non comportino utilizzo e uccisione di animali, metodi che si sono dimostrati nel tempo anche più efficaci per l’apprendimento.
Le richieste degli organizzatori della protesta sono semplici: si chiede all’ospedale Niguarda di non permettere più l’organizzazione di corsi di training con uso di animali al suo interno; ad AIMS Academy, l’organizzatore di tali corsi, di non usare più animali per il training e di usare invece metodi alternativi moderni e all’avanguardia, senza animali, più efficaci e utili; al Ministero della Salute di non concedere più autorizzazioni per uso di animali nella didattica.
Dichiarano i rappresentanti della LEAL: “La presa di posizione dell’onervole Francesca Martini avvenuta ieri, 15 giugno, contro l’utilizzo di animali nella didattica, dà forza alla nostra protesta, e anche se non è stato per ora possibile da parte dell’on. Martini revocare l’autorizzazione per l’uso di animali al Niguarda, riteniamo che i controlli promessi dall’onorevole in questo caso e per tutti i casi analoghi porteranno alla luce l’incompatibilità dell’autorizzazione concessa con la normativa vigente”.
Infatti la legge italiana (decreto legislativo 116/1992) prevede che nella sperimentazione “didattica” (all’università o in corsi post-laurea come quello tenuto al Niguarda) vi sia un’autorizzazione specifica e recita: “In deroga all’art. 3, comma 1, il Ministro della sanità autorizza gli esperimenti a semplice scopo didattico soltanto in caso di inderogabile necessità e non sia possibile ricorrere ad altri sistemi dimostrativi“. Invece i metodi alternativi esistono, sono metodi moderni ed efficaci, basati su simulatori elettronici, manichini, software all’avanguardia, e quindi non esiste alcuna “inderogabile necessità”.
“E’ per questo” affermano i rappresentanti di AgireOra Network “che da due anni stiamo portando avanti una iniziativa che ha consentito in alcuni casi di far abbandonare l’uso di animali nei corsi di training, e riteniamo che molte delle autorizzazioni oggi esistenti in questo settore, se non tutte, non avrebbero dovuto essere rilasciate, secondo la legge 116″.
Durante il presidio si coglierà l’occasione per raccogliere firme sulla petizione “Abolizione della vivisezione didattica”, a sostegno dell’iniziativa nazionale proposta da AgireOra col supporto scientifico dell’associazione I-CARE Europe onlus.
“Invitiamo i milanesi a unirsi alla protesta, e a visitare i nostri siti per rimanere aggiornati e partecipare anche in maniera ‘virtuale’, oltre che per firmare la petizione on-line” concludono gli organizzatori.
Note:
Il testo della petizione si trova alla pagina:
http://www.agireora.org/progetti/petizione-vivisezione-didattica.html
I dettagli del progetto sono alla pagina:
http://www.agireora.org/progetti/abolizione-vivisezione-didattica.html
Il dossier di approfondimento si può scaricare in pdf:
http://www.agireora.org/download/dossier_didattica_2010.pdf
Comunicato di:
AgireOra Network e LEAL – Lega Antivivisezionista
http://www.agireora.org – info@agireora.org
https://leal.it – info@leal.it
AgireOra Network è un “contenitore” di iniziative su varie tematiche animaliste o ad esse legate, iniziative promosse da varie entità che aderiscono al Network o che sono “consulenti” scientifici o legislativi all’interno del Network.
La LEAL è un’associazione non-profit che ha per scopo statutario l’abolizione della vivisezione e la sua sostituzione con altri mezzi più sicuri scientificamente e più accettabili moralmente.
NO VIVISEZIONE
ABOLIAMO L’OBBLIGO DEI TEST SUGLI ANIMALI