1 Mar, 2020
Momenti di tensione sabato 29 febbraio ad Arezzo durante la protesta davanti al Circo gli attivisti sono stati gravemente minacciati dai circensi. Bruna Monami di LEAL: “Assurda la presenza di un circo con animali nella città che si propone come capitale della cultura 2021”.
Momenti di tensione oggi ad Arezzo, durante la manifestazione organizzata davanti al circo “Rolando Lara Orfei” da LEAL Lega AntiVIVIsezionista. “I circensi – dichiara Bruna Monami, vicepresidente nazionale di LEAL – hanno gravemente minacciato i partecipanti al presidio e offeso pesantemente le attiviste che protestavano per chiedere un circo senza animali, mentre venivano distribuiti volantini ideati anche per i bambini e stavamo facendo come al solito opera di sensibilizzazione. Vale la pena di ripetere che non siamo contro i circhi ma chiediamo che nei circhi non siano “usati” gli animali. Rispettiamo i lavoratori e gli artisti del circo ma proprio perché siamo consci delle loro capacità artistiche crediamo che dovrebbero proporre uno spettacolo in grado di trasportare lo spettatore in un mondo incantato, che possa ricreare la “magia del circo”, una magia che non può esistere dove c’è lo sfruttamento di altri esseri senzienti”.
L’ultimo circo con animali ad Arezzo era attendato un anno fa. Nel frattempo in Parlamento era stato presentato un Disegno di Legge che doveva stabilire il divieto di usare animali esotici negli spettacoli, ma come molte volte accade la conclusione è stata un nulla di fatto.
Quest’anno l’attendamento del circo ha seguito di pochi giorni la notizia che la città di Arezzo si propone come Capitale della Cultura 2021 e a questo proposito Bruna Monami incalza: “Poiché la città di Arezzo si propone come Capitale della Cultura 2021 ci chiediamo quale apporto culturale possa fornire una tigre che salta in un cerchio, o un elefante che fa l’inchino al pubblico, a meno che non si intenda con cultura la mera dimostrazione della supremazia (ottenuta con metodi coercitivi) dell’essere umano su altri esseri senzienti. Che poi l’addestramento degli animali venga ottenuto con metodi coercitivi viene confermato anche dai circensi. Sono sempre di più le persone che prendono le distanze da questa realtà e raccontano cosa succede quando il pubblico non è presente”.
LEAL sezione Arezzo
Vicepresidente LEAL Lega AntiVIVIsezionista
Bruna Monami, tel. 347 6192617
lealarezzo@gmail.com



1 Lug, 2019
Sabato 29 giugno attivisti di LEAL Arezzo e META Firenze, insieme ad attivisti indipendenti, hanno effettuato un flash mob nel grande centro commerciale “I Gigli” di Firenze. Le frasi stampate sui cartelli e sulle magliette esprimevano il pensiero di ognuno di loro: LIBERAZIONE ANIMALE.
Il grande centro commerciale è stato percorso nella sua interezza esponendo i nostri cartelli. Gli slogan classici ripetuti contro lo sfruttamento animale erano accompagnati dal rullo del tamburo che creava il giusto pathos. Non sono mancate le soste con il gruppo schierato davanti ai fast food e davanti al supermercato.
Bruna Monami, vicepresidente nazionale LEAL, ha dichiarato: “La nostra azione non è diretta soltanto ad una sensibilizzazione individuale ma in realtà vuole costituire un disturbo contro il sistema economico basato su azioni ingiuste e speciste”. Sandra Sacconi, responsabile di META Firenze, ha aggiunto: “La nostra resistenza è accanto alle vittime di questo folle ingranaggio, che sono sempre gli esseri animali. Il nostro obiettivo è quello di continuare ad opporci ad esso con ogni mezzo possibile”.
UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO AL FLASH MOB.
Grazie anche a coloro che durante l’azione ci hanno dimostrato il loro consenso. Il blitz è stato seguito interamente dal servizio di sicurezza del centro.
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26 Gen, 2019
È di questi giorni l’annuncio che allo zoo di Napoli arrivano 17 macachi del Giappone provenienti dalla AAP olandese. “Abbiamo conferma – dichiara Bruna Monami, responsabile della sezione LEAL di Arezzo – che i macachi sono quelli che partirono da Cavriglia, in provincia di Arezzo, con destinazione Olanda in cerca di una sistemazione ideale. A distanza di due anni gli animali vengono invece di nuovo riportati in Italia destinati a uno zoo e questo era quello che LEAL a suo tempo aveva cercato di evitare”.

Il trasferimento in Olanda dei macachi, che vivevano all’interno di una fatiscente struttura, venne inizialmente proposto da LEAL nell’ambito di un progetto che si occupava dello svuotamento del vecchio parco-zoo all’epoca esistente a Cavriglia.
Il progetto, portato avanti da LEAL sezione di Arezzo, insieme all’ideatore Francesco Cortonesi e al gruppo “IoStoConBruno”, godeva del consenso delle Istituzioni locali e partiva dal concetto che fosse necessario superare l’idea obsoleta dello zoo. Per far sì che questo accadesse LEAL si assunse l’onere del trasferimento di molti di loro. Così circa quaranta animali furono trasferiti in santuari italiani dove ancora vivono grazie a LEAL che provvede economicamente al loro mantenimento.
Per quanto riguarda invece i macachi giapponesi, estremamente difficili da sistemare, fu individuata la AAP in Olanda, centro di recupero di animali esotici, che si offrì di ospitarli in attesa di una sistemazione consona alle loro esigenze etologiche.
Come primo accordo la AAP si impegnava con LEAL a non cedere gli animali a laboratori di ricerche mediche prevedendo al contempo la possibilità di una loro sistemazione definitiva in luoghi dove potessero vivere in una sorta di semilibertà senza essere rinchiusi in gabbie.
A quel punto i contatti presi con gli olandesi furono passati alle Istituzioni del luogo per iniziare le pratiche riguardanti la proprietà degli animali. Da quel momento in poi, LEAL e i volontari vennero estromessi dal progetto, non ricevettero nessun aggiornamento dello stato delle cose e non poterono stringere gli accordi definitivi con l’associazione olandese.
La notizia del trasferimento dei macachi nel mese di luglio 2016 arrivò per vie traverse senza che LEAL fosse avvisata. La mattina del trasferimento i volontari si presentarono all’entrata del parco di Cavriglia e non furono fatti entrare. Il giornali riportarono che il trasferimento era stato effettuato dall’associazione “Salviamo gli orsi della luna”, della signora Carmen Aiello, che era subentrata a LEAL senza che questa fosse stata messa al corrente. Il team che si occupava della sedazione e della cattura era formato da veterinari che operavano nell’ambito degli zoo tra i quali quello di Napoli.
“Ora i macachi – prosegue Bruna Monami di LEAL – dopo due anni tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli, una realtà che negli anni passati è stata coinvolta in un fallimento ed è stata oggetto di denunce per degrado degli ambienti dedicati agli animali. Non sapevamo nulla di questo trasferimento e non sappiamo per quali motivi la AAP abbia deciso di cedere gli animali a una struttura dove vengono utilizzati a fini economici. Non sappiamo quali siano stati al tempo gli accordi definitivi stretti con l’Amministrazione di Cavriglia. Ci rammarichiamo però nel vedere come gli animali siano trattati ancora una volta come cose e non come esseri senzienti, trasportati in giro per l’Europa per poi finire nuovamente prigionieri in uno zoo”.
LEAL e il gruppo “IoStoConBruno”
Bruna Monami vicepresidente LEAL
responsabile LEAL sezione Arezzo
tel. 347 6192617


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17 Ott, 2018
NOI DI LEAL, ANTIVIVISEZIONISTI DA SEMPRE, SAREMO A FIRENZE IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA IL 20 OTTOBRE 2018, DALLE 15.30 ALLE 19.00.

“Esiste una differenza fondamentale tra la lotta antivivisezionista e tutte le altre lotte zoofile” lo sapeva bene Hans Ruesch che scriveva: “Chi attacca la vivisezione si espone ai più feroci insulti, non solo da parte dei vivisettori, che vedono in pericolo i loro sussidi, ma sovente anche di semplici cittadini male informati che vedono o privi di qualsiasi senso morale, che parlano di “progresso” al quale non bisogna opporre il “sentimentalismo” degli oppositori; e prima o poi qualcuno sventola sempre l’accusa che “Voi preferite veder morire un bambino anziché un cane”; come se nessun antivivisezionista avesse mai avuto figli, o non fosse mai stato malato o operato, o non avesse mai veduto persone care morire di cancro, o non avesse mai studiato medicina. È proprio perché conosce tutto questo anche troppo bene che la maggior parte degli antivivisezionisti è impegnata nella lotta”.
SABATO 20 OTTOBRE SAREMO A FIRENZE IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA CONTRO LA VIVISEZIONE. SARANNO CON LEAL RAPPRESENTANTI DI META FIRENZE, ANIMALISTI ITALIANI, CAART (Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana).
Con l’occasione saranno raccolte le firme a sostegno della nostra proposta di legge di revisione costituzionale di iniziativa popolare.
VI ASPETTIAMO!
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27 Set, 2018
Ieri mercoledì 26 settembre fin dalle prime ore del pomeriggio una partecipata assemblea di volontari e attivisti di LEAL, Liv Toscana, Animalisti Italiani e cittadini si è schierata davanti al Tribunale di Pistoia in attesa di poter entrare nell’aula dove si sarebbe dovuta tenere la prima udienza per il processo a Gaetano Foco, reo confesso di aver causato la morte della cagnolina Pilù dopo aver ripreso gli atroci tormenti a cui l’ha sottoposta diffondendoli anche via web. Tante persone che con una presenza silenziosa hanno rappresentato tutti coloro che chiedono giustizia affinché simili episodi efferati non rimangano impuniti.

Grande lo sconcerto nell’apprendere che la tanto attesa udienza è stata rimandata a causa “DEL MANCATO INVIO DELLA NOTIFICA DI CONVOCAZIONE ALL’IMPUTATO”. Bruna Monami, vicepresidente LEAL e responsabile LEAL sezione Arezzo ricorda: “La fine di Pilù, seviziata a morte, non deve essere dimenticata. La condanna del suo carnefice deve essere esemplare e servire da monito. Non basta dichiararsi colpevoli per rendere giustizia alle vittime. Non solo gli animalisti chiedono a gran voce una pena esemplare, ma tutti coloro che aspirano a un mondo più giusto e migliore”. Ringraziamo i legali Andrea Sbragia e Alberto Barni per la competenza e l’interesse dimostrato verso la causa.
LEAL sezione Arezzo
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