OGGI LEAL FESTEGGIA 8 ANNI DALL’INIZIO DELLA CHIUSURA DELLO ZOO DI CAVRIGLIA E 8 ANNI DALLA LIBERAZIONE DEL MAIALE “CARA”

OGGI LEAL FESTEGGIA 8 ANNI DALL’INIZIO DELLA CHIUSURA DELLO ZOO DI CAVRIGLIA E 8 ANNI DALLA LIBERAZIONE DEL MAIALE “CARA”

Esattamente oggi, otto anni fa, iniziava a svutarsi lo zoo di Cavriglia. Un risultato straordinario ottenuto grazie anche all’impegno sul territorio di LEAL nella persona di Bruna Monami, responsabile della sezione LEAL di Arezzo e al gruppo di volontari di “Io sto con Bruno” coadiuvati da Francesco Cortonesi.

Oggi Cara, che dovrebbe avere circa ventanni, festeggia con noi otto anni di libertà presso il Santuario Ippoasi che l’ha accolta da subito e dove è ospite felice e amata

Al link uno dei tanti articoli che LEAL ha dedicato allo zoo di Cavriglia

LEAL progetto “Io sto con Bruno e non solo …” contro ogni forma di detenzione degli animali

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“Cara” oggi libera e felice al Santuario Ippoasi
“Cara! il giorno della sua liberazione pronta per iniziare la sua nuova e vera vita
Gli animali liberati dallo zoo in viaggio verso il Santuario Ippoasi

Italia-Olanda andata e ritorno. I 17 macachi che nel 2016 dal Parco di Cavriglia (AR) furono inviati in Olanda sperando in una sistemazione migliore tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli

Italia-Olanda andata e ritorno. I 17 macachi che nel 2016 dal Parco di Cavriglia (AR) furono inviati in Olanda sperando in una sistemazione migliore tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli

È di questi giorni l’annuncio che allo zoo di Napoli arrivano 17 macachi del Giappone provenienti dalla AAP olandese. “Abbiamo conferma – dichiara Bruna Monami, responsabile della sezione LEAL di Arezzo – che i macachi sono quelli che partirono da Cavriglia, in provincia di Arezzo, con destinazione Olanda in cerca di una sistemazione ideale. A distanza di due anni gli animali vengono invece di nuovo riportati in Italia destinati a uno zoo e questo era quello che LEAL a suo tempo aveva cercato di evitare”.
Macachi 1 a Cavriglia
Il trasferimento in Olanda dei macachi, che vivevano all’interno di una fatiscente struttura, venne inizialmente proposto da LEAL nell’ambito di un progetto che si occupava dello svuotamento del vecchio parco-zoo all’epoca esistente a Cavriglia.
Il progetto, portato avanti da LEAL sezione di Arezzo, insieme all’ideatore Francesco Cortonesi e al gruppo “IoStoConBruno”, godeva del consenso delle Istituzioni locali
e partiva dal concetto che fosse necessario superare l’idea obsoleta dello zoo. Per far sì che questo accadesse LEAL si assunse l’onere del trasferimento di molti di loro. Così circa quaranta animali furono trasferiti in santuari italiani dove ancora vivono grazie a LEAL che provvede economicamente al loro mantenimento.
Per quanto riguarda invece i macachi giapponesi, estremamente difficili da sistemare, fu individuata la AAP in Olanda, centro di recupero di animali esotici, che si offrì di ospitarli in attesa di una sistemazione consona alle loro esigenze etologiche.
Come primo accordo la AAP si impegnava con LEAL a non cedere gli animali a laboratori di ricerche mediche prevedendo al contempo la possibilità di una loro sistemazione definitiva in luoghi dove potessero vivere in una sorta di semilibertà senza essere rinchiusi in gabbie.
A quel punto i contatti presi con gli olandesi furono passati alle Istituzioni del luogo per iniziare le pratiche riguardanti la proprietà degli animali. Da quel momento in poi, LEAL e i volontari vennero estromessi dal progetto, non ricevettero nessun aggiornamento dello stato delle cose e non poterono stringere gli accordi definitivi con l’associazione olandese.
La notizia del trasferimento dei macachi nel mese di luglio 2016 arrivò per vie traverse senza che LEAL fosse avvisata. La mattina del trasferimento i volontari si presentarono all’entrata del parco di Cavriglia e non furono fatti entrare. Il giornali riportarono che il trasferimento era stato effettuato dall’associazione “Salviamo gli orsi della luna”, della signora Carmen Aiello, che era subentrata a LEAL senza che questa fosse stata messa al corrente. Il team che si occupava della sedazione e della cattura era formato da veterinari che operavano nell’ambito degli zoo tra i quali quello di Napoli.
“Ora i macachi – prosegue Bruna Monami di LEAL – dopo due anni tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli, una realtà che negli anni passati è stata coinvolta in un fallimento ed è stata oggetto di denunce per degrado degli ambienti dedicati agli animali. Non sapevamo nulla di questo trasferimento e non sappiamo per quali motivi la AAP abbia deciso di cedere gli animali a una struttura dove vengono utilizzati a fini economici. Non sappiamo quali siano stati al tempo gli accordi definitivi stretti con l’Amministrazione di Cavriglia. Ci rammarichiamo però nel vedere come gli animali siano trattati ancora una volta come cose e non come esseri senzienti, trasportati in giro per l’Europa per poi finire nuovamente prigionieri in uno zoo”.
LEAL e il gruppo “IoStoConBruno”
Bruna Monami vicepresidente LEAL
responsabile LEAL sezione Arezzo

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Ultima partenza dal Parco-Zoo di Cavriglia: grazie a LEAL il bisonte Arturo è stato trasferito in una fattoria

Ultima partenza dal Parco-Zoo di Cavriglia: grazie a LEAL il bisonte Arturo è stato trasferito in una fattoria

Arturo, bisonte americano, era l’ultimo detenuto rimasto nel Parco ormai in dismissione. Lunedì 12 febbraio è stato trasferito in una fattoria nelle Marche. Alle ore 18 è arrivato a destinazione in ottime condizioni senza soffrire lo stress del viaggio. Con la partenza di Arturo si chiude la storia del Parco-Zoo di Cavriglia. Per quanto riguarda la nuova destinazione del bisonte, LEAL, promotrice del progetto di chiusura della struttura valdarnese, si complimenta con le Istituzioni che hanno abbandonato l’idea di inviare Arturo in uno zoo, optando per una sistemazione più adeguata.
bisonte_Arturo
La storia di Cavriglia per LEAL, sezione di Arezzo, e per tutti i volontari che hanno partecipato al progetto IOSTOCONBRUNO, dal nome dell’orso rinchiuso nel Parco-Zoo valdarnese per oltre 30 anni, è iniziata nel 2014. Nel periodo in cui siamo stati attivi sul luogo, con il consenso delle Istituzioni locali, abbiamo liberato un totale di circa cinquanta animali.
Il nostro impegno è stato quello di cercare e rilevare i santuari più adatti ad accoglierli, come ad esempio i rifugi Ippoasi e Be Happy in Toscana. Oltre ad organizzare ed effettuare lo spostamento ci siamo assunti l’impegno economico del loro mantenimento nelle nuove strutture, impegno che dura tuttora e che continuerà in futuro per tutta la loro vita.
Per quanto riguarda i diciassette macachi del Giappone, abbiamo contattato e stretto accordi con il prestigioso centro di recupero Stichting AAP in Olanda, che, oltre ad accoglierli, grazie a noi si è impegnato anche al loro mantenimento futuro. La destinazione dello struzzo è invece stata decisa dal Comune stesso.
Ogni giorno LEAL si batte contro tutte le strutture che sfruttano e privano della libertà gli animali: la chiusura dello Zoo di Cavriglia è una vittoria che ci dà la forza di continuare a lottare. Siamo fieri di aver portato avanti un progetto così importante e di aver inviato animali nei santuari dove adesso adesso vivono in semilibertà. Naturalmente grazie a tutti i volontari del progetto IOSTOCONBRUNO che hanno lottato per tutti questi anni. Ricordiamo che la storia di questi animali continua e se sono liberi nei santuari lo devono a quello che è stato fatto da loro che non si sono mai arresi e mai tirati indietro. Questa è stata ed è la forza di quel gruppo meraviglioso. La sezione LEAL di Arezzo e tutti i volontari ringraziano LEAL che ci ha supportato dandoci ampia libertà decisionale oltre che di azione. Infine grazie anche a tutti coloro che ci hanno sostenuto con eventi, incontri e interviste e in ogni modo possibile, permettendo a questa storia di essere conosciuta; grazie a chi ha raccontato questa storia, a chi ci ha seguito con affetto e partecipazione, ha condiviso i nostri post e ci ha inviato anche gli articoli che non sempre riuscivamo a vedere.
Bruna Monami
LEAL sezione di Arezzo
e il gruppo IOSTOCONBRUNO
Prosegue il nostro impegno nel mantenimento degli animali da noi trasferiti nei santuari, che durerà per tutta la loro vita. Aiutateci a far sì che questi animali possano ancora godere della loro libertà lontani da gabbie strette e sfruttamento. Con una piccola donazione potete farlo.
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Zoo e bioparchi: facciamo chiarezza su un tema spesso oggetto di disinformazione

Zoo e bioparchi: facciamo chiarezza su un tema spesso oggetto di disinformazione

In riferimento all’articolo pubblicato da La Stampa del 28 dicembre 2017 di Fabrizio Assandri “Una cuccia invernale per giraffe e lemuri” inerente al bioparco “Zoom” di Cumiana (TO), LEAL sottoscrive e rende note le precisazioni e rettifiche del Garante per i Diritti degli Animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi in quanto riteniamo importante fornire dei dati precisi su un tema che è spesso oggetto di disinformazione.
NO_ZOO_manifesto_Riportiamo dalla lettera del Garante regionale per i Diritti degli Animali: “Da tempo le ricerche scientifiche hanno dimostrato le notevoli negatività indotte dalle strutture quali zoo o bioparchi che dir si voglia. In linea generale tutte si riconducono al fatto di tener rinchiusi animali che in natura colonizzano territori ampi e che quindi soffrono l’impossibilità di soddisfare bisogni etologici insopprimibili quali l’esplorazione del territorio, la ricerca dei partner, la realizzazione di rapporti interspecifici con individui diversi e non con il o i compagni sempre uguali. Nell’articolo si allude al fatto che si tratterebbe di soggetti abituati alla cattività; però non è esatto in quanto pochi decenni di addomesticamento, se pure tale fosse il periodo, non cambiano le esigenze etologiche e fisiologiche che sono ereditarie e iscritte nel dna di ogni animale”. E aggiunge: “Il confinamento di specie a rischio non porta vantaggi anzi sottrae alla natura del patrimonio genetico, effetto anche più grave se si considera che le ricerche hanno dimostrato che gli animali in cattività vivono meno di quelli liberi”.
Riteniamo che sul tema zoo e bioparchi sia necessario fare chiarezza per evitare che a causa della disinformazione e della mancanza di dati oggettivi si possa ingenerare la falsa idea che tali strutture di detenzione possano salvare gli animali da sofferenza ed estinzione. Ribadiamo pertanto la nostra posizione contraria a qualsiasi luogo di detenzione per esseri senzienti e di sfruttamento degli animali.


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Da LEAL Lega Antivivisezionista: BUON ANNO!

Da LEAL Lega Antivivisezionista: BUON ANNO!

Chiudiamo il 2017 con un grande grazie a tutti voi che ci seguite, ci sostenete e apprezzate il nostro impegno. Grazie a chi ci telefona per chiedere aiuto o consigli, a chi ci offre sostegno, anche con donazioni, e ci dedica qualche ora del suo tempo. Vi regaliamo una carrellata di quanto abbiamo fatto in questo 2017 che è volato via in un soffio.

LEAL_AUGURI_2018
Abbiamo aperto nuove sezioni affidate ad amiche fantastiche e attive! Abbiamo organizzato presidi, tavoli informativi, denunciato maltrattamenti (il cane sparato a morte a Bondeno). Grazie al Senatore Lello Ciampolillo M5S abbiamo fatto dei blitz all’Università di Ferrara che ha aperto la porta di uno stabulario al Senatore Ciampolillo. Siamo tornati a portare cibo ad Amatrice, aiutato tanti animali, incontrato persone. Abbiamo presentato il primo Rapporto sul Maltrattamento Animale 2016 e patrocineremo anche il Rapporto sul Maltrattamento Animale 2017.
Ci stiamo battendo per i maxi allevamenti di Finale Emilia e Zerbinate. Partecipato a lotte comuni per obiettivi importanti come lo zoo di Torino che dopo tante battaglie non si aprirà. Ancora abbiamo in essere le campagne contro il circo e contro Telethon.
Siamo stati in prima linea alleati ad altre associazioni per cercare di difendere i conigli del Parco di Forlì dalla strage ordinata dall’amministrazione comunale. Abbiamo soccorso tanti animali in difficoltà e sostenuto i rifugi che li ospitano. Sempre diffondendo un messaggio di rispetto per ogni forma di vita diffondendo la scelta vegana.
 Buon 2018! 


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