Anche gli animali in piazza per i 150 anni dell’Unità d’Italia! Contro ogni forma di maltrattamento, contro lo specismo e la vivisezione la LEAL partecipa alla manifestazione del 17 marzo a Napoli, promossa dall’Associazione Familiari delle Vittime di Mafia e Sonia Alfano.
La LEAL-Lega antivivisezionista aderisce con slancio all’iniziativa del 17 marzo a Napoli promossa dall’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia e Sonia Alfano perché ne condivide pienamente lo spirito e l’aspirazione a una società fondata sulla giustizia.
Rinchiusi nei canili lager con i quali fanno affari camorristi, mafiosi e ladri, moribondi nei vagoni che li portano al macello, ridicolizzati nei circhi e negli zoo, martoriati in stagioni di caccia no-limits, dilaniati senza anestesia nei laboratori della vivisezione, gli animali sono l’ultimo anello nella lotta per il diritto alla vita e alla libertà.
Sono l’ultimo anello, ma sempre meno debole e invisibile. Mai come ora, infatti, il movimento che si batte per i loro diritti si è mostrato convinto, diffuso e in crescita. E come ogni gruppo oppresso ha da offrire agli altri una specifica visione del mondo e nuove prospettive per comprenderne i meccanismi, così il movimento per la liberazione degli animali oggi può dire in presa diretta quali e quanti nodi di ingiustizia e illegalità percorrono il nostro Paese, di quali patologie soffre la società, quali leggi vengono formulate ad hoc per abusarne meglio (vedi la Direttiva europea sulla vivisezione approvata l’anno scorso a Strasburgo) e quali leggi, pur giuste, vengono invece quotidianamente violate o non applicate.
Come è stato per il razzismo e per la discriminazione delle donne, il movimento che difende gli animali sfida i pregiudizi e la legge del più forte. Vede che la liberazione e il diritto degli esseri umani non sono completi senza la liberazione degli animali dallo sfruttamento e da un immeritato strazio quotidiano. L’augurio per il nostro Paese è che questa consapevolezza diventi ogni giorno di più sentire comune e sapere condiviso. Nelle scuole, nelle aule dei tribunali, nei luoghi dove si fa politica e si progetta il futuro. Come diceva Theodor Adorno: “Auschwitz comincia ogni volta che qualcuno guarda un mattatoio e pensa: sono solo animali”.
Altre informazioni sul sito www.17marzo.com