I dati di Federconsumatori registrano un sensibile calo delle vendite per la Pasqua 2014 nonostante il prezzo medio al chilo sia sceso del 2% rispetto al 2013. Secondo l’associazione il calo è da imputare alla crisi economica, che sempre più pressante sta riportando i consumi a livelli da post dopoguerra. La minore disponibilità economica e l’incertezza per il futuro sarebbero i maggiori responsabili di questa contrazione che si sta ripercuotendo anche su altri prodotti come le uova e le colombe. Di altro avviso invece molti allevatori, che accuserebbero gli animalisti di mettere in difficoltà gli operatori del settore invitando i consumatori a non mangiare carne di agnello per motivi ideologici. In ogni caso, colpa della crisi, o merito degli animalisti, il dato è che questa Pasqua sarà felice per molti più agnelli di quella passata.
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