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Leal parte civile nel processo contro Green Hill

Giu 18, 2014 | LEAL informa, Legislazione, Vivisezione

green hillInizierà tra pochi giorni il processo contro i responsabili dell’allevamento di Montichiari accusati di aver privato i 2.639 cani presenti nella struttura dei loro pattern comportamentali, ovvero di averli detenuti in condizioni insopportabili e incompatibili con le loro caratteristiche etologiche.
I responsabili dell’azienda e il veterinario, che avrebbe dovuto supervisionare il benessere degli animali, sono imputati per una lunga lista di reati, dall’imposizione alle fattrici di un numero di parti per anno che ne cagionava il totale disfacimento fisico e mentale, alla pratica di anestesie gassose senza il rispetto delle normali procedure veterinarie, che prevedono la sedazione terapeutica. E ancora, dalla separazione dei cuccioli dalla madri prima del tempo, alla morte degli stessi per soffocamento dovuto all’ingerimento dei trucioli della lettiera delle gabbie, o alla disidratazione, o all’impossibilità di alimentarsi.
Per non parlare dell’ambiente dove erano tenuti i cani: temperature elevate (non regolate in funzione delle necessità dei animali), assordante e continuo frastuono dovuto al perpetuo abbaiare dei cani stessi all’interno dei capannoni, gabbie minute, solo illuminazione artificiale, e nessuno spazio per sgambare all’esterno, anche solo per qualche minuto al giorno.
Infine, sono addirittura accusati di aver causato la morte di 104 cani per avergli amputato le unghie fino alla base, causando la lesione delle radici dei vasi sanguigni.
Pur consapevoli che nessuna condanna potrà mai ripagare tanta sofferenza, ci auguriamo che del processo a Green Hill si possa fare un punto di partenza, e non di arrivo: per poter far comprendere all’opinione pubblica che vivisezione è questo, e tanto altro, purtroppo. Non è possibile rimanere sordi e ciechi al grido di aiuto di tante creature innocenti.
Un ringraziamento speciale va allo studio legale Bellino-Chiavazza-Morino di Cuneo, che affianca la nostra associazione da anni in queste  battaglie e  che ci seguirà nell’iter legale contro la sede italiana del colosso americano.