Quante volte vi è capitato di incontrare qualcuno che si professa vegano o vegetariano convinto, salvo poi indossare una bella giacca di pelle?
Ci sono capi assolutamente inaccettabili per chi sceglie di non avere niente a che fare con la sofferenza degli animali: le pellicce, le giacche in pelle e soprattutto le scarpe in cuoio sono assolutamente out. Ma anche capi in lana, le sciarpe di seta, o i piumini contenenti piume d’oca. Per non parlare dell’angora, ottenuta dalla sofferenza di molti conigli, come ha ben documentato un video-denuncia pubblicato da Peta nel dicembre 2013.
Non molti sanno, infatti, che anche materiali all’apparenza naturali come lana e seta nascondono aspetti terrificanti.
Le pecore, ad esempio, subiscono trattamenti piuttosto barbari: oltre all’amputazione della coda, in alcune razze viene praticato il museling, cioè l’asportazione, ovviamente senza anestesia, della pelle della zona anale e perianale. Questo intervento fa si che la pelle grinzosa della pecora si possa distendere, non si sviluppino larve e venga facilitata la tosatura. Peccato, che oltre ad essere piuttosto dolorosa come pratica, la stessa si sia resa necessaria in quanto conseguenza della selezione genetica effettuata per ottenere pecore con velli molto folti come ad esempio le Merinos.
Come scegliere l’abbigliamento giusto?
Innanzitutto bisogna esseri certi di quello che si sta acquistando. Il modo migliore è leggere attentamente l’etichetta, su cui generalmente sono riportati i materiali con cui è stato realizzato il capo.
Le scarpe cruelty-free, ad esempio, si possono avvalere di gomma, cotone, canapa e di qualsiasi altra fibra vegetale.
Invece di scegliere lana e angora si può optare per materiali come il velluto, la ciniglia, la flanella, l’acrilico, e soprattutto il pile che viene addirittura prodotto da materiale plastico riciclato.
Anche le tradizionali piume d’oca hanno oggi dei validissimi sostituti: il poliestere, l’hollifill, il fibrefill, il goretex, la viscosa, oltre ad essere del tutto sintetici, sono traspiranti e impermeabili. E sopratutto evitano alle povere oche di essere spiumate ogni due mesi da che hanno otto settimane alla fine della loro triste esistenza.
La viscosa può essere un buon sostituto anche per i capi in seta. Ricordiamo che le larve delle farfalle da seta vengono uccise per ebollizione prima che escano dal bozzo e rompano i fili del tessuto.
Fate attenzione, infine, alle scarpe da ginnastica. Sebbene siano in larga parte realizzate in pelle sintetica o in cotone, alcune risultano ancora fabbricate con pelle di canguro.