Il 24 aprile, Giornata mondiale degli Animali da Laboratorio, ha visto LEAL Lega Antivivisezionista in prima fila per ricordare la strage silenziosa di animali che, in tutto il mondo, vengono torturati e uccisi nel nome di una scienza che si rivela crudele, inutile e fallimentare.
Per queste vittime a Milano, Pavia, Modena, Torino, Ferrara, LEAL ha organizzato azioni con presidi, flash mob, volantinaggio ed esposizione di cartelli di denuncia. Le città scenario degli eventi LEAL hanno laboratori di ricerca anche in vivo e sono state oggetto di contestazione e proteste da parte del mondo antivivisezionista, che vede al suo interno anche ricercatori, medici, chirurghi, veterinari, biologi. Gli attivisti con cartelli espliciti hanno documentato la sofferenza animale e con la distribuzione di volantini hanno informato sulla possibilità dei metodi sostitutivi e sulla ricerca human based. La sezione LEAL Ferrara ha lasciato cartelli commemorativi della giornata sui cancelli dei laboratori di ricerca di Unife, oggetto di contestazione di LEAL per i crudeli esperimenti condotti sui macachi e su altri animali detenuti.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL ricorda: “I dati pubblicati recentemente dal Ministero della Salute indicano che il numero degli animali utilizzati e sacrificati nei laboratori italiani nel 2016 sono in aumento anziché in riduzione rispetto agli anni precedenti. Una strage quotidiana che avviene in ogni Paese del mondo e che viene giustificata come scienza. Ma non ha niente di scientifico, visto che la sperimentazione animale è metodo che non è mai stato validato. Si tratta quindi di un metodo inaccettabile eticamente ma anche fuorviante e dannoso: ad esempio nel 90% dei casi i farmaci testati sugli animali non superano le prove cliniche sull’uomo a causa del patrimonio genetico e del sistema immunitario che non solo è differente tra animali e uomo, ma varia da specie a specie”.
LEAL dal 1981 finanzia borse di studio per lo sviluppo di tecniche sostitutive al modello animale che utilizzano l’unico modello veramente attendibile: l’uomo. E in quest’ottica di ricerca human-based è lo sviluppo di banche di conservazione di cellule, tessuti e organi umani. Inoltre promuove campagne sull’obiezione di coscienza alla quale possono ricorrere studenti, medici, infermieri e operatori grazie alla legge n.413/93.
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