Il Parlamento Europeo ha ospitato una rappresentanza di associazioni italiane e straniere che si battono per i diritti degli animali e dell’ambiente di diversa nazionalità per una conferenza organizzata dall’europarlamentare Eleonora Evi M5S con il collega tedesco Stefen Eck (Eurodeputato del Gruppo GUE Partito degli Animali). Per LEAL erano presenti la vicepresidente Bruna Monami e Silvia Premoli responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa e Relazioni Istituzionali.
L’evento si è articolato nella importante conferenza-dibattito che si è tenuta giovedì 7 giugno e che ha visto come relatori Philip Wollen (filantropo australiano, esperto in finanza, già vicepresidente di Citybank, che quasi 20 anni fa ha compreso la portata della crudeltà umana e ha scelto di diventare vegano; tiene conferenze in tutto il mondo e sostiene personalmente più di 500 progetti umanitari in 40 Paesi: scuole, orfanotrofi, ricoveri, santuari, cliniche, borse di studio), Stefen Eck, Eleonora Evi, Indrek Tarand (Greens), Jeppe Kofod (Socialists & Democrats), George Bach (EPP European People’s Party).
Nel programma erano previsti approfondimenti e dibattito sui temi:
1. Fame nel mondo e aumento popolazione mondiale
2. Riscaldamento globale, distruzione degli ecosistemi marini, deforestazione, specie in via di estinzione
3. Sfruttamento risorse naturali, contaminazione dell’acqua, erosione del suolo
4. Impatto del consumo di carne sulla salute umana e sull’ambiente, uso di pesticidi in agricoltura e declino della biodiversità
5. Sofferenza degli animali da allevamento e macello
6. Soluzioni per i problemi sopra menzionati.
I relatori hanno messo l’accento sulla devastazione portata dal consumo della carne in termini di sofferenza animale senza trascurare l’aspetto ambientale e salutistico. Philip Wollen ha affascinato la platea raccontando non solo la storia della sua conversione ma anche documentando con dati e cifre le attuali criticità del problema degli allevamenti e l’urgenza di una conversione vegana per salvare le popolazioni del mondo dalla fame e dalle malattie di malnutrizione, che a causa dei prodotti di origine animale affliggono anche il ricco Occidente. Le slide proiettate non hanno risparmiato l’evidente assenza di etica della catena dall’allevamento al mattatoio, che vede vittima gli animali di ogni specie. Si è sottolineata anche l’urgenza ambientale causata dalla plastica e dai pesticidi.
L’obiettivo dell’incontro era anche quello di facilitare la comunicazione e la cooperazione tra le varie associazioni italiane e europee, grazie anche agli europarlamentari delle varie nazioni sensibili a queste tematiche.
Il dibattito tra pubblico e relatori è stato fitto e sicuramente interessante: tante le domande e le osservazioni. L’On. Evi, che già collabora con LEAL per sul tema antitaurino, ha ricordato l’iniziativa popolare Stop Vivisection e la questione dei cosmetici testati sugli animali in Europa. Bruna Monami nel suo interessante intervento ha ricordato che LEAL si batte per l’abolizione della vivisezione e l’urgenza di continuare anche dal punto di vista politico a fare pressioni affinché i milioni di animali torturati ogni secondo nei laboratori di tutto il mondo e senza alcuna visibilità mediatica vista l’inaccessibilità degli stabulari dei laboratori di ricerca possano essere ridotti grazie a leggi e a incentivi concreti ai metodi sostitutivi. L’accenno al tema della vivisezione è stato pienamente approvato e condiviso da Philip Wollen che ha sottolineato le sue posizioni antivivisezioniste.
Nella giornata di venerdì 8 giugno l’evento ha previsto un incontro informativo su prerogative e funzionamento assetto istituzionale del Parlamento Europeo e politiche dell’Unione europea. È seguita una sessione durante la quale Eleonora Evi, che è anche parte della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, ha descritto nei dettagli l’importanza delle petizioni depositate dai singoli cittadini al Parlamento Europeo per portare le istanze al centro di una discussione in una sede opportuna. Nel corso del dibattito sono stati poi fatti approfondimenti dei punti affrontati il giorno precedente toccando anche i temi del randagismo e della movimentazione degli animali. Silvia Premoli di LEAL, appurato il punto pericoloso del degrado ambientale della Terra, ha sottolineato la necessità di proporre nelle scuole di ogni ordine e grado dei Paesi UE ore di educazione su alimentazione e ambiente condotte da personale formato ad hoc, per sensibilizzare i ragazzi alla salvaguardia della propria salute, dell’ambiente e degli altri animali che abitano il Pianeta. Ha anche proposto di sostenere e finanziare a livello europeo i progetti che oltre a prevenire danni ambientali gravi possano presentare soluzioni e rimedi portando ad esempio il ventenne olandese Boyan Slat e il suo progetto Ocean Clean Up, pensato per ripulire gli oceani dalla plastica con un metodo efficace e a basso costo. Il progetto ha convinto ingegneri e ricercatori per la sua fattibilità e per la sua attuazione è stata già avviata una campagna di crowfunding. Silvia Premoli ha infine suggerito per quanto riguarda l’emergenza della plastica l’utilità di fare informazione ai cittadini europei tramite messaggi tipo pubblicità progresso per bandire i prodotti di uso comune, anche in ambito cosmetico, che nascondendo micro plastica, attentano alla salute degli oceani e della fauna marina e scoraggiare gli scarichi nelle fognature. Nel ricordare che il corretto smaltimento di ogni singolo rifiuto è diventato irrimandabile ha sollecitato una decisione collegiale che renda obbligatorie sulle confezioni di tutti i prodotti di consumo le indicazioni di corretto smaltimento di imballi e contenitori.
A conclusione lavori LEAL ha ribadito la sua disponibilità a far parte di un coordinamento che per il protezionismo animale e la tutela ambientale si prefigga obiettivi precisi da affrontare con diverse modalità da stabilire anche con le petizioni.
LEAL Lega Antivivisezionista, Bruna Monami e Silvia Premoli ringraziano Eleonora Evi e Stefen Eck per aver organizzato questa occasione di incontro in una sede istituzionale a livello internazionale, che ha visto tante persone unite dallo stesso obiettivo: garantire giustizia, tutela, diritti agli altri animali e all’ambiente.
Silvia Premoli
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