Durante l’emergenza sanitaria dettata dal coronavirus Covid-19 come misura di contenimento della pandemia sono state imposte a tutta la popolazione delle norme restrittive che limitano o vietano uscite e spostamenti. Grazie a deroghe ministeriali ad hoc i volontari e le volontarie che alimentano e accudiscono colonie feline e randagi possono avvalersi di deroghe ad hoc per garantire agli animali liberi una continuità di assistenza (*).
Purtroppo dalle tante segnalazioni in sede e al nostro ufficio legale apprendiamo che molti volontari e volontarie in numerose città italiane vengono fermati per controlli e sanzionati nonostante in quel momento dimostrino di esercitare un diritto oltre che a mettere a disposizione il proprio tempo e personali risorse economiche per vicariare le istituzioni spesso latitanti.
LEAL ha chiesto al proprio consulente legale avvocato Aurora Loprete di preparare un facsimile (potete scaricarlo qui) da compilare e presentare in Prefettura per chiedere l’annullamento dei verbali.
Per richiesta di contatto o consulenza con l’avvocato Loprete potete scrivere a:
leal.sede@libero.it
(*)
I volontari possono accudire colonie di animali randagi come previsto dal Decreto del Ministero della Salute 12 marzo 2020 dotandosi di una autocertificazione e atti giustificativi quali nomina di delegata/o, volontario di associazione, riconoscimento colonia del Comune. Nel caso di colonia ancora non riconosciuta produrre la domanda di riconoscimento se in corso o materiale utile a provarne l’esistenza (foto o altra documentazione). L’accudimento e la cura delle colonie feline e dei gatti in stato di libertà sono garantite dalla Legge 281/91, come si evince dal DPCM del 22 marzo 2020 che richiama l’ordinanza del Ministero della Salute del 2 marzo 2020 da cui si ricava la legittimità di provvedere alla cura e somministrazione di acqua e cibo agli animali per tutelare la loro sussistenza.
Ci si può recare presso strutture gestite da volontari per “accudimento e gestione degli animali presenti nelle strutture zootecniche registrate/autorizzate dal servizio veterinario ivi compresi canili, gattili” (Decreto Ministero Salute 12 marzo 2020). In ogni caso attenersi a quanto stabilito dai gestori della struttura stessa.
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