Donazioni

Adozioni

Associati

NO VIVISEZIONE

ABOLIAMO L’OBBLIGO DEI TEST SUGLI ANIMALI

LEAL ANIMALISMO: COORDINAMENTO GRANDI PREDATORI LA STRANA STORIA DELLA CATTURA DELL'ORSO M57 IN TRENTINO

Ago 24, 2020 | Argomenti, LEAL informa

Da un comunicato stampa dell’amministrazione provinciale trentina, apprendiamo che intorno alle 22,30 di sabato sera, un uomo che passeggiava nei pressi del lago-biotopo di Andalo ha subito un attacco da parte di un orso e riportato ferite. Dal comunicato dell’ufficio stampa PAT, si evince che l’attacco sia stato improvviso e immotivato. Il ferito è un giovane carabiniere che passeggiava insieme a un’altra persona in attesa di prendere servizio per il turno notturno.
Al ferito vanno la più completa solidarietà e i migliori auguri per una pronta e piena guarigione.
Ovviamente il comunicato PAT scrive di aggressione, ma non ci sono evidenze che l’orso avesse premeditato e pianificato un’azione ostile contro il carabiniere.
La responsabilità dell’attacco viene attribuita al giovane orso M57 che da qualche tempo gravita nella zona, attirato dai rifiuti lasciati liberamente per le strade e dove trova da mangiare. Per presentare l’orso M57 nel peggior modo possibile, gli viene attribuito un comportamento da delinquente seriale: segue gli escursionisti nei boschi, pianifica incursioni nei centri abitati, rovista nei cassonetti in cerca di cibo.
L’amministrazione provinciale omette ovviamente di comunicare, se tutte le azioni addebitate al giovane orso sono reali, quali azioni di prevenzione abbia adottato a cominciare dall’impedire che siano lasciati rifiuti a disposizione del plantigrado o che qualche sconsiderato lo alimenti direttamente. Esistono, ed in alcune zone del Trentino sono in uso, dei cassonetti detti “antiorso” utili a fare prevenzione a basso costo, perché non sono stati usati? Perché non si fa dissuasione? Occorre attendere l'”incidente” ad ogni costo?
Per non farsi mancare nulla, viene sollecitata la paura collettiva elencando le numerose attrezzature sportive adiacenti al luogo dell’incidente. Si tratta di un “punto di attrazione molto frequentato dai turisti” e bisogna alimentare la psicosi dell’orso.
La cattura è stata eseguita sparando il narcotico a un orso libero che è stato sorpreso a rovistare nei cassonetti lasciati alla sua disponibilità: il cecchino ha avuto buona mira e l’orso è stato trasportato al Casteller, il lager per orsi del Trentino. Non bisogna dimenticare che altri orsi sono morti per maldestra sedazione e mamma orsa Daniza è nei pensieri di tutti.
L’amministrazione provinciale, ancor prima di capire cosa sia successo, narcotizza e imprigiona il primo orso che incontra: è tutto molto strano.
Da quel che sappiamo, un orso che incontra un uomo, subisce uno stress talmente forte che ha difficoltà di alimentazione anche per una settimana: possibile che questo cucciolone sia così disinvolto da precipitarsi a rovistare nei cassonetti dopo aver subito un’esperienza ad alto stress?
Stress che si somma a stress se si tratta dello stesso orso che da giorni residenti e villeggianti seguono da vicino per filmarlo e fotografarlo, qualcuno avvicinandosi anche fino a due metri.
Le pessime figure inanellate ultimamente con la pessima gestione degli orsi, dovrebbero consigliare prudenza e cautela al presidente Fugatti, ma è di coccio e continua imperterrito nella sua guerra illegale contro gli orsi.
Con un nuovo comunicato emesso in serata il presidente Fugatti canta vittoria: finalmente è stato coinvolto un orso maschio in un contatto fisico con un uomo. La realtà non cambia una gestione della popolazione che sembra fatta per favorire incidenti fra orsi e uomini.
L’orso appena catturato deve essere rilasciato immediatamente! Deve tornare libero: non c’è alcun motivo perché sia incarcerato.
Ancora una volta, non lasceremo nulla d’intentato perché si cessi la persecuzione degli orsi e richiamiamo il Ministro Costa a intervenire energicamente per ripristinare la legalità nella gestione degli orsi in Trentino.

Coordinamento Grandi Predatori:
GAIA Animali e Ambiente
LAC Trentino Alto Adige/Südtirol
LEAL Lega AntiVIVIsezionista
Salviamo gli Orsi della Luna
Online → Opinione Agenzia Giornalistica.
 LEAL DALLA PARTE DEGLI ORSI 


LEAL_5x1000_animata_det → ASSOCIATI SUBITO A LEAL 
 
 → IL TUO 5×1000 A LEAL C.F.80145210151 

SOSTIENI LEAL: DONA ORA!
EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:

LEAL Lega AntiVIVIsezionista, via L.Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE” o “BORSA DI STUDIO RICERCA METODI SOSTITUTIVI”

MODALITÀ DI VERSAMENTO
.tramite C/C Postale 12317202
.bonifico bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
.PayPal -online
.per qualsiasi chiarimento contattaci al +39 02 29401323

LEAL DA OLTRE 40 ANNI SI BATTE PER L’ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE E DAL 1981 FINANZIA LA RICERCA SENZA ANIMALI.Grazie al sostegno di medici e ricercatori antivivisezionisti si può contare su una ricerca etica e scientificamente attendibile che salvaguardi la vita di uomini e animali.
MA SERVONO FONDI PER FINANZIARE I METODI SOSTITUTIVI CHE NON USUFRUISCONO DI SOVVENZIONI PUBBLICHE.
AIUTA LEAL A SOSTENERE LA RICERCA SENZA ANIMALI!