SEIMILA bovini, definiti capi di bestiame e destinati alla macellazione sul mercato cinese, sono stati stipati il 14 agosto in Nuova Zelanda sulla Gulf, una nave cargo che sarebbe dovuta arrivare in Cina il 31 agosto. 17 giorni infernali trascorsi in mare in condizioni sicuramente al limite della sopravvivenza: animali terrorizzati dal viaggio, affamati, assetati, sicuramente stressati e feriti per i modi violenti adottati per stiparli il più velocemente possibile. A questo si aggiunge il disagio per l’instabilità delle imbarcazioni nel caso di mare grosso.
Ieri mercoledì 2 settembre la nave ha lanciato un segnale di soccorso nel Mare Cinese Orientale al largo del Giappone, dopo che il motore si è rotto e dopo essere stata colpita dal tifone Maysak che l’ha capovolta mentre si avvicinava all’isola di Jeju, in Corea del Sud. Solo un membro dell’equipaggio è stato ritrovato e quei SEIMILA animali sono sicuramente morti.
I viaggi degli animali destinati al mercato della carne avvengono via mare, via terra e ferrovia. Gli animali non scelgono di viaggiare e non fanno crociere. Sono vittime e schiavi di una umanità che li sottomette e se li vuole mangiare.
Una sofferenza per milioni di essere viventi di varie specie che ogni istante in tutto il mondo vengono torturati da chi non vuole capire che uccidere e cibarsi di un animale, pur non essendo ancora considerato un reato dalla nostra società, è di fatto moralmente equiparabile a un delitto.
Fonte:
→ bbc.com
→ ilpost.it
LEAL PER LA SCELTA VEGAN