Il Corpo forestale provinciale ha comunicato oggi 7 settembre l’avvenuta cattura di M49 che era riuscito a fuggire dal recinto del Centro Faunistico Casteller dove era detenuto. L’operazione di cattura è avvenuta tramite la trappola tubo che era già stata utilizzata per lui in precedenza ed era stata collocata nella zona del Lagorai dove si aggirava ultimamente l’orso.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, denuncia: “A M49 sono state attribuite predazioni di cui non vi è certezza e dopo le sue fughe, rese possibili anche dai suoi altissimi livelli di stress che gli hanno fatto sopportare anche le scosse della recinzione elettrificata, con questa ulteriore cattura e trasporto nel luogo di detenzione si aggiunge un ulteriore, grave trauma. Rendiamo noto che – aggiunge Gian Marco Prampolini – i nostri legali Aurora Loprete e Aldo Truncè hanno fatto accesso agli atti contestando la castrazione chimica non prevista dalla normativa vigente e chiedendo una serie di informazioni, comprese copia dell’autorizzazione che attesta le regolarità del Casteller: la richiesta di accesso documentale è stata però negata”.
LEAL non lascerà nulla di intentato e sta elaborando nuove strategie, anche legali, per tutelare M49 e tutta la popolazione ursina messa in pericolo dalla cattiva gestione della Provincia di Trento.
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