Chi ha le mani in pasta? Le immagini della vergogna video e foto allegati alla denuncia sono il risultato sconfortante di un’ispezione effettuata a sorpresa dai volontari del Canile municipale di Palermo in provincia di Caserta.
Due anni fa il Comune di Palermo, attraverso un bando di gara al ribasso formulato dall’allora dirigente Gabriele Marchese, apriva le porte alla deportazione di un elevato numero di cani trasportati nei canili come sacchi di patate dal Comune di Palermo fino a quello di Caserta, per la considerevole cifra di quasi 400.000 euro. Un bando che offriva i cani al migliore offerente, ovvero a chi proponeva la cifra più bassa per il mantenimento e la cura dei cani per soli 6 mesi, oltre i quali la metà di questi vengono volturati d’ufficio all’appaltatore.
Nonostante la forte opposizione messa in atto dalle associazioni presenti sul territorio di Palermo, l’Amministrazione comunale, attraverso l’allora dirigente avv. Francesco Fiorino, aveva dato esecuzione al bando stipulando il successivo contratto. Ad oggi, sono circa 250 i cani finiti in provincia di Caserta. Fra questi, animali anziani, fobici e di indole “problematica”, dunque difficilmente adottabili.
Giusi Terrazzino, responsabile LEAL della sezione di Palermo, ha seguito da subito questa vergognosa vicenda e ha sottoscritto con le altre associazioni sul territorio la denuncia allegando i video girati nei canili durante il blitz dei volontari inviati per ottenere le prove. Video che documentano le condizioni a dir poco penose dei cani trovati presso il rifugio associato di cui si serve il vincitore del bando il veterinario Giovanni Ferrara, titolare del Dog’s Town. Il bando, inoltre, prevede che l’aggiudicatario possa servirsi di altri “contenitori” dove scaricare i cani, sulla scia di altre probabili gare a ribasso, a cui partecipa il dott. Ferrara.
“A nostro avviso – afferma Giusi Terrazzino in un documento congiunto delle undici associazioni firmatarie – si sta consumando un vergognoso traffico di animali”.
Chiediamo che la Procura di Caserta proceda immediatamente alle dovute verifiche, e ove sussistano le condizioni, al sequestro delle strutture e canili di Pignataro Maggiore e Pontelatone, destinatarie, direttamente e indirettamente, dei “nostri animali” ma anche di denaro pubblico. Chiediamo, altresì, che il Comune di Palermo provveda immediatamente alla sospensione del bando con la conseguente cessazione delle partenze dei cani da Palermo.
Chiediamo, mediante denuncia in Procura, l’intervento della stessa affinché il Comune, il Sindaco, le ASP e i dirigenti firmatari di bandi e contratti palesemente “svendicani” vengano processati per maltrattamento animale e danno erariale.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
LEAL sezione Palermo e provincia
Giusi Terrazzino
lealpalermo@libero.it