È online l’ultimo numero della nostra rivista “La Voce dei Senza Voce” n. 118 2020 con i contributi di: Gian Marco Prampolini, Daniela Di Giacomo, Evelina De Ritis, Giovanna Tarquinio, Silvia Premoli. Buona lettura.
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Nella rivista: L’editoriale di Gian Marco Prampolini
Presidente LEAL
IGNORANZA E CIECA VIOLENZA
Cari soci e simpatizzanti, nel corso di questo anno abbiamo dovuto adattarci a nuove situazioni al fine di fronteggiare al meglio questo “mostro virale” chiamato Covid-19.
Anche gli animali lo hanno subito in tutto e per tutto: a seguito di farneticanti supposizioni, secondo le quali si sosteneva che loro fossero i veicoli di questa pandemia, si è avuto come conseguenza un tragico susseguirsi di abbandoni e stragi di animali da compagnia. Questa sconsiderata reazione di persone che hanno agito insensatamente ha portato danni di vasta proporzione!
L’ignoranza è la madre della crudeltà. Le leggi messe in atto, che limitavano i movimenti e gli spostamenti nel territorio, hanno generato le problematiche alle quali sono andate incontro le gattare delle colonie nonché i volontari delle associazioni, privati compresi, per accudire e portare cibo ai randagi. Queste persone sono da considerare a tutti gli effetti dei veri e propri angeli custodi delle creature, di solito escluse dall’interesse comune nei casi di calamità, trovatisi a compiere sacrifici personali a livello economico in aggiunta alle difficoltà per gli spostamenti.
Noi come LEAL siamo intervenuti in loro aiuto, rilasciando autocertificazioni per eventuali controlli e inviando comunicati indirizzati ai vari Sindaci affinché potessero svolgere le loro attività, con l’obiettivo di far valere diritti legalmente riconosciuti.
In quest’ultimo periodo stiamo assistendo ad un susseguirsi di eventi che hanno ulteriormente incrementato da parte dell’uomo la cattiveria e la violenza cieca verso gli animali.
Un caso eclatante è relativo alle ordinanze emesse dalla Provincia di Trento contro gli orsi, a seguito delle quali sono stati perseguitati, catturati e reclusi in anguste gabbie, all’interno di un’area del Centro Faunistico Casteller. Questi poveri orsi stanno vivendo una grande sofferenza, non solo fisica, ma anche psicologica a causa della loro reclusione. Le ordinanze non hanno tenuto conto che la captivazione è una condizione inconciliabile con il benessere animale, nella fattispecie di animali che per natura hanno bisogno di muoversi in grandi spazi. Voglio ringraziare personalmente i nostri legali che, con il loro impegno, hanno permesso di portare alla luce notizie che dovrebbero essere di pubblico dominio, soprattutto per questa realtà celata dalla vergogna.
Credo che in gabbia meriterebbero di finirci i cacciatori, che con la loro attività distruttiva del patrimonio faunistico, causano non solo la morte di animali indifesi, ma anche la morte di decine di persone, cosa che gli orsi non fanno.
Ma la cattiveria colpisce anche altri animali: è il caso drammatico del gattino ucciso a calci da un minorenne, che dopo aver filmato l’atto terribile, ha postato orgoglioso il video sui social per ottenere maggiori visualizzazioni e consensi.
Ci spostiamo poi a Roma che, sotto gli occhi inorriditi della gente presente e dei veterinari (accompagnati dalle Forze dell’Ordine) si è assistito al tragico spettacolo di una madre cinghiale con i suoi cuccioli morti all’interno di un parco giochi; la famigliola stava cercando un rifugio e la macabra decisone dell’uomo è stata quella di “risolvere il problema” uccidendoli.
Al di là di questi casi sporadici che fanno notizia all’interno dei fatti di cronaca, non dobbiamo mai dimenticare ciò che quotidianamente, in ogni minuto, milioni di animali subiscono come “normali” violenze. Siamo ancora quindi lontani dal ritenerci delle persone evolute.
Con grande rammarico voglio rivolgere un ultimo pensiero al piccolo Oscar, un gattino randagio che, a causa dell’indifferenza e incuria umana, è diventato cieco a seguito di una gravissima infezione per la quale i veterinari hanno dovuto asportargli occhi. Oscar, grazie alla nostra iniziativa “RottaMiao” ora è in un luogo tranquillo dove viene curato con amore nella speranza di fargli iniziare una nuova vita. È un micio spettacolare che ha tanta voglia di vivere nonostante la sua triste storia, ma ha bisogno di trovare una famiglia con la effe maiuscola!
Ringrazio tutti coloro che ci sostengono, riconfermando la fiducia nel nostro costante impegno, un supporto fondamentale dato alla LEAL, che ci consente di portare avanti le nostre battaglie ed iniziative a favore degli animali combattendo contro l’ignoranza e la cieca violenza.
Buone festività a tutti!
Incondizionatamente dalla parte degli animali.