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FLORITERAPIA PER IL BENESSERE PSICOFISICO DEI NOSTRI PET

Mar 18, 2021 | LEAL informa, Rubrica del veterinario

Gli animali da compagnia stanno diventando sempre più numerosi; si stima che una famiglia su tre possiede un animale domestico e questo fa capire quanto siano importanti per noi e quanto sia importante prendersene cura nel modo giusto; l’utilizzo delle piante medicinali in veterinaria è sempre più diffuso ed oggi molti proprietari di animali, sia da allevamento che da compagnia, si rivolgono a naturopati o a veterinari cosiddetti ‘olistici’ o omeopati soprattutto perche’ le terapie dolci sono sicuramente efficaci e meno ‘invasive’ di quelle allopatiche perchè prive di effetti collaterali e possono essere anche usate da complemento alla medicina tradizionale in tutti quei casi in cui risulta utile disintossicare l’organismo o laddove l’approccio terapeutico deve essere appunto ‘dolce’ sia per l’età dell’animale che per la sua storia clinica e il suo attuale stato di salute. Utilizzando rimedi naturali in affiancamento alle terapie tradizionali-verificandone preventivamente la compatibilità-possiamo aiutare i nostri amici a superare più facilmente diversi disturbi e diverse problematiche fisiche ma anche comportamentali.

La floriterapia è una terapia vibrazionale ed offre il vantaggio di trattare disturbi caratteriali o squilibri temporanei o permanenti ricorrendo al semplice ma efficace impiego dell’essenza dei vari fiori- sia i primi scoperti dal medico inglese Edward Bach che quelli provenienti da tutto il mondo (australiani, californiani, himalayani, alaskani, ecc). La floriterapia ci consente di intervenire sulle cause profonde dei disagi che fanno soffrire i nostri amici cercando di dissolverle. Si tratta di terapia vibrazionale perché i fiori, con le loro vibrazioni positive possono entrare in “risonanza” con gli stati vibrazionali problematici del “paziente animale” e rimuovere -più o meno repentinamente a seconda di quanto lontana nel tempo e profonda è la causa che lo ha generato- lo squilibrio stesso.

La floriterapia non dà assuefazione e non genera dipendenza e quindi, per essere ancora più chiari, se la frequenza vibrazionale del fiore non “incontra” la stessa frequenza vibrazionale nell’animale trattato il rimedio non produce l’effetto desiderato ma non danneggia i nostri amici che assumerebbero un semplice estratto di essenza floreale atossica in acqua e nulla di più! Per scegliere i rimedi floreali o fare delle preparazioni personalizzate è necessario avere un’interlocuzione approfondita con il detentore dell’animale affinché possiamo conoscere tutti i dettagli sulla sua storia e sui disturbi di cui soffre per riuscire ad individuare le cause – più o meno profonde- alla base dello squilibrio. Il detentore ovvero il padrone dell’animale deve osservare con distacco emotivo il comportamento del suo amico e i disagi che presenta e rappresentarli con estrema chiarezza al floriterapeuta per essergli d’ausilio nell’individuare il rimedio o i rimedi che possono entrare in “risonanza” con il suo squilibrio.

È fondamentale conoscere a fondo l’animale, la sua età, il suo vissuto-più o meno problematico- la sua storia clinica e tutti gli aspetti salienti della sua vita, come ad es. traumi subiti, interventi chirurgici, se sottoposto a terapie farmacologiche,ecc. Il detentore deve riuscire a percepire lo stato d’animo del nostro amico perché anche lui-come noi- quando non sta bene a livello emozionale può ammalarsi anche fisicamente, perché si abbassano le sue difese immunitarie. Il principio alla base dell’uso della floriterapia per gli animali è che i nostri amici sono proprio degli esseri viventi senzienti e quindi capaci di emozionarsi, nel bene e nel male. L’uso della floriterapia non stravolge il carattere dei nostri amici ma lavora- in modo dolce- sugli squilibri e sugli stati d’animo alterati. La durata della terapia varia da animale ad animale ma a volte si ottengono dei risultati sorprendenti anche nel corso della prima settimana di cura.

L’animale mostra subito di affrontare meglio la quotidianità e migliora il suo rapporto con l’ambiente che lo circonda (luogo in cui soggiorna, il suo padrone ed i suoi amici con cui interagisce). I fiori si danno all’animale direttamente in bocca tramite la pipetta-che poi andrà sciacquata in acqua prima di riporla nel flacone-o sempre in bocca con il dosatore spray; il dosaggio- che è uguale per cani , gatti e uomo- è di 4 gocce x 4 volte al dì direttamente in bocca e nell’acqua della ciotola, se l’animale beve. Le preparazioni per gli animali sono senza alcol e quindi vanno tenute in frigo, al riparo dalla luce e dai campi elettromagnetici generati da cellulari e apparati elettronici. Per schermare le boccette risulta molto efficace avvolgerle in carta stagnola.

IL “RESCUE REMEDY” DI E. BACH

È bene tenere una boccetta di questo rimedio sempre a portata di mano poiché risulta molto utile in tutti i casi di emergenza e per il pronto soccorso, quando l’animale può trovarsi in pericolo di vita. È una combinazione di 5 rimedi che si attivano in sinergia: “Star of Betlehem” per lo spavento e lo shock; Rock Rose” per il terrore ed il panico; “Impatiens” per l’agitazione e l’ansia causati dall’evento; “Cherry Plum” a cui si ricorre quando si ha la sensazione di perdere il controllo; “Clematis” per il senso di mancamento o la perdita di coscienza. Questo mix si usa in tutti i casi in cui è fondamentale intervenire immediatamente per aiutare il nostro amico: un evento doloroso inaspettato, puntura di insetto, traumi o incidenti, ferite accidentali dovute a cadute o lotte, forte spavento. Può essere spruzzato anche sulle zampe dell’animale, assoluto o unito ad una pomata, se inizia a zoppicare per il dolore e massaggiato unitamente alla tintura madre di arnica montana.

IL RIMEDIO “WALNUT” DI E. BACH

Questo è Il rimedio per affrontare le “grandi decisioni” della vita- che si prendono autonomamente o si subiscono. È l’essenza floreale legata ai grandi cambiamenti, inevitabili anche nel corso della vita dei nostri amici; nel modo di vivere, per la perdita improvvisa di un amico, per l’abbandono. Può aiutare nello svezzamento, nella separazione dalla madre o dai fratellini, nei cambi di residenza o di proprietario. Si usa anche negli animali disturbati costantemente dal rumore, che soffrono per l’inquinamento e che sentono il richiamo della natura; ad esempio il gatto che vuole sempre uscire di casa per poi tornare dopo diversi giorni solo perché non ce la fa più o perché ha fame; walnut è il rimedio che aiuta a rompere i legami. È anche il rimedio di floriterapia che protegge i nostri amici dalle energie negative di qualsiasi tipo presenti nell’ambiente in cui soggiorna. Curare naturalmente-ove possibile- i nostri amici, quando le terapie dolci, da sole o in complemento con quelle tradizionali, possono accelerare il processo di guarigione e mantenerli in forma, è un atto d’amore verso di loro e qualsiasi terapia-naturale o allopatica- sarà più efficace se la faremo con il cuore e se riusciremo a stabilire con i nostri amici un rapporto empatico speciale! Dottoressa Evelina De Ritis fitoterapeuta e floriterapeuta, specialista in terapie olistiche, insegnante di yoga e reiki master, da sempre attiva animalista, ha partecipato come floriterapeuta- in collaborazione con un famoso educatore cinofilo-ad un progetto di rieducazione di cani “problematici”di un canile in provincia di Roma.

Studio De Ritis

eve.deritis@gmail.com

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI