Le preoccupanti le intenzioni della Provincia di Trento di passare dalle catture e reclusione degli orsi problematici al loro abbattimento che hanno rimesso al centro il grave problema del Trentino a convivere con i plantigradi. Gian Marco Prampolini, presidente LEAL aggiunge: “Il fatto che Zanotelli affermi che non sia prevista la captivazione di altri orsi al Casteller sarebbe una buona notizia se non si apprendesse contestualmente che non sono previsti sconti agli animali problematici ma solo abbattimenti e rimozioni per gli individui mentre rimane incerto il destino di M49 rimasto l’unico prigioniero della struttura ci sembra una dichiarazione davvero grave e impegnativa alla quale non possiamo rimanere indifferenti”. In una zona così antropizzata e turistica dove manca la volontà politica di mettere in atto soluzioni di pacifica convivenza “uomo – animale” gli orsi sono considerati sempre più spesso problematici. Inaccettabile anche il fatto che la vita di mamma orsa JJ4, (diventata famosa dopo il suo tentativo di difendere i suoi cuccioli da due cacciatori e che erano usciti dal sentiero per osservarla e che rischiò l’abbattimento prima e la cattura poi, salvata da opposizioni e ricorsi di LEAL e di altre associazioni) sia appesa ad un filo, un filo legato alle sentenze dei Tribunale e sotto costante minaccia dell’ostilità della Provincia che ha già anticipato un parere favorevole alla sua rimozione.
LEAL progetto “iostoconbruno e non solo…” contro ogni forma di detenzione degli animali