“Ciao, vorrei dirti due parole, parole semplici come me che sono solo un’orsa.
Io sto soffrendo, sono rinchiusa in una prigione di cemento e mi manca l’aria, mi manca lo spazio. Penso ai miei cuccioli, da soli, senza di me. Chi gli insegnerà cosa fare per sopravvivere? Chi li farà giocare? Chi li terrà vicini la sera quando stanchi vorranno riposare? Mi fa male pensare a loro. Sento il cuore che si spezza. E poi penso ai miei boschi, le mie montagne, e mi mancano.
Io non ho molte parole da dire e non conosco la legge degli uomini. Io conosco solo la legge dell’amore verso i miei cuccioli e la legge della sopravvivenza. Non so perché sono qui. Ma so che vi state preoccupando per me e cercate di farmi liberare. Se c’è qualcosa da fare io so che voi la farete. Non vi conosco tutti ma vi sento vicini con quei sensi particolari che noi animali non-umani abbiamo imparato ad ascoltare.
Vi ringrazio tanto perché anche se siete impegnati nelle vostre vite voi trovate tempo per me. E se tornerò libera sarà grazie a voi.
Non dimenticatemi.
La vostra Gaia.”
Se potesse scrivere forse queste sarebbero le parole dell’orsa Gaia (Jj4). E sono rivolte a noi tutti che cerchiamo di fare qualcosa per questi animali dal momento che, come certo saprete, la Giunta trentina non trova di meglio che cercare di liberarsi degli orsi che sono sul territorio, dichiarando che è lecito uccidere, e sponsorizzando lo spostamento in altri luoghi.
In seguito al malaugurato episodio che ha portato al decesso di un giovane uomo si è scatenato l’inferno per gli orsi del Trentino. Tutti i problemi causati da una scellerata gestione del progetto Life Ursus sono venuti a galla, ma anziché ammettere gli errori fatti e cercare di porre rimedio ad una gestione finora basata sulla paura e disinformazione, nonché sulla mancata messa in atto di strategie che erano state ben chiarite nel progetto originario, nessuna Istituzione del luogo ha trovato di meglio da fare che colpevolizzare gli orsi.
Noi della LEAL ci siamo attivati facendo ricorso contro le scellerate decisioni di Fugatti e della Giunta trentina. E per il momento la soppressione di Gaia e di M57 è sospesa.
Inoltre per cercare di scagionare l’orsa Jj4, l’orsa Gaia, abbiamo commissionato una perizia di parte che certifica che l’impronta dei denti ritrovata ha una tale misura che non può appartenere ad una femmina ma è compatibile con la dentatura di un orso maschio molto più grande. La perizia porta anche alla luce che la ferite riscontrate riportano ad un attacco difensivo e non offensivo. I legali hanno lavorato su un elaborato autoptico peritale che ci è stato concesso dopo la richiesta di accesso agli atti. Abbiamo depositato la perizia al TAR fornendo così altri spunti da esaminare e speriamo che sia presa in considerazione. Chiediamo che sia nominato un esperto di orsi per una ulteriore perizia super-partes. Aspettiamo quindi con ansia le decisioni del 25 maggio giorno in cui il TAR si riunirà.
Per quanto riguarda l’orso M62, ritrovato morto, abbiamo fatto accesso agli atti per sapere esattamente quali sono le cause, poiché sembra che potrebbe essere stato vittima di un atto di bracconaggio. Non vorremmo poi che il clima di paura instauratosi invitasse tutti a sparare a vista sugli animali.
Intanto stiamo valutando altre azioni da intraprendere per arrivare alla liberazione degli orsi imprigionati. Non ci dimentichiamo che al Casteller, il Centro Faunistico vicino a Trento, ci sono altri orsi privati della libertà, non dimentichiamo Papillon reo di aver cercato la libertà e non dimentichiamo Nino, il piccolo orsetto di 3 mesi che dopo essere stato curato deve tornare libero anche se per il momento non sembra possibile.
Noi stiamo lavorando per far sì che nel Trentino vengano prese altre decisioni. Siamo fermamente convinti che gli orsi debbano essere liberi e che vadano messe in campo tutte le strategie opportune per garantire una convivenza civile. La presenza di questi animali deve essere ben gestita e diventare un valore aggiunto come dimostrano altre realtà. Non ci fermiamo qui.
Gaia, Papillon, Mj5, Nino e tutti gli altri hanno bisogno di noi.
Aiutaci ad aiutarli, insieme possiamo fare tanto.
A presto,
Bruna
Vicepresidente LEAL
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