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LA BOZZA PRESENTATA DALLA DALLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL TRASPORTO DEGLI ANIMALI VIVI NON PIACE ALLE ASSOCIAZIONI DI TUTELA

Dic 12, 2023 | Animalismo, LEAL informa, Legislazione, Uncategorized

La proposta di revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi presentata dalla Commissione europea non convince le associazioni di protezione animale. Le modifiche proposte rappresentano un passo indietro in alcuni ambiti e non basteranno a mettere fine alle sofferenze patite dai milioni e milioni di animali che ogni anno vengono trasportati per lunghi viaggi all’interno della UE e verso Paesi terzi.

Ogni anno all’interno dell’Unione Europea vengono trasportati 1,6 miliardi di animali. Le nuove norme che vanno ad aggiornare una legislazione vecchia di 20 anni, che non si applicano solo agli animali da compagnia, mirano a limitare i tempi di trasporto e a consentire pause al di fuori del veicolo durante i lunghi viaggi, ad aumentare lo spazio minimo e a vietare il trasporto a temperature estreme.

I tempi di viaggio saranno accorciati e durante i viaggi lunghi gli animali dovranno avere dei periodi di riposo, alimentazione e abbeveraggio. Norme speciali si applicheranno agli animali da macello e agli animali vulnerabili come i vitelli non svezzati e gli animali gravidi.

Le indennità volte a garantire uno spazio minimo per i diversi animali saranno aumentate e adattate a ciascuna specie.

Il trasporto a temperature estreme sarà soggetto a condizioni rigorose, inclusa la limitazione del trasporto esclusivamente alle ore notturne quando le temperature superano i 30 gradi. Inoltre, quando le temperature sono inferiori a 0°C, i veicoli stradali devono essere coperti e la circolazione dell’aria nel compartimento degli animali controllata, per proteggere gli animali dall’esposizione al vento freddo durante il viaggio. Se le temperature scendono sotto i -5°C, unitamente alle misure sopra menzionate, la durata del viaggio non dovrebbe superare le 9 ore.

Le regole per le esportazioni di animali vivi dall’Unione saranno inasprite, compresi migliori controlli nei paesi terzi per soddisfare standard equivalenti a quelli dell’UE.

PER CANI E GATTI

Circa il 44% delle famiglie nell’UE ha un animale da compagnia. Il commercio di cani e gatti è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, con un valore annuo di 1,3 miliardi di euro.

Tuttavia, gli standard di benessere degli animali per l’allevamento professionale, la detenzione e la vendita di cani e gatti divergono molto tra gli Stati membri. Vi sono inoltre ampie prove di pratiche e abusi inferiori agli standard.

Inoltre, il commercio illegale di cani e gatti è aumentato vertiginosamente, accelerato da un mercato online in crescita che ora rappresenta il 60% di tutte le vendite di cani e gatti nell’UE. La proposta non presenta nuove norme per i cittadini e i proprietari di animali domestici. Stabilisce norme UE uniformi per il benessere dei cani e dei gatti allevati o tenuti in stabilimenti di allevamento, negozi di animali e rifugi. Per la prima volta in assoluto si applicheranno standard minimi all’allevamento, all’alloggio, alla cura e al trattamento di questi animali in tutta l’UE.

Nella allevamento lager di cani di razza destinati alla vendita

Foto credit Jo-Anne McArthur

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