LEAL presente al presidio contro la legge “ammazza-orsi” in approvazione oggi sotto la sede della Provincia di Trento durante la discussione del ddl che prevede di uccidere 8 orsi l’anno, in contrasto al regime di massima protezione previsto dalla direttiva Habitat.
Gli attivisti della Campagna StopCasteller hanno organizzato il presidio e a loro si sono uniti, LEAL con altre sigle animaliste e attivisti provenienti da diverse città.
Un’attivista è intervenuta durante la discussione del consiglio gridando: “Questa legge è bracconaggio legalizzato. Ribellarsi è un diritto e un dovere dei cittadini” e contestando duramente la legge è stata scortata fuori dalle forze dell’ordine. La seduta è stata sospesa. Sono avvenuti scontri anche all’esterno del palazzo con lancio di vernice rossa.
LEAL sottoscrive la dichiarazione degli attivisti di Stop Casteller che affermano: “Dopo le denunce e i fogli di via, ai volti più noti della campagna, oggi non è stato consentito l’accesso in aula, nonostante le sedute siano pubbliche. La democrazia implica il concorso dei cittadini alla vita politica e il diritto di protestare e ribellarsi se chi governa prende decisioni sbagliate. Noi siamo in piazza oggi a fare il lavoro dell’opposizione, che non ha saputo dare voce al forte dissenso che esiste, in Trentino, sulla gestione degli orsi”.
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