Gli allevamenti di salmoni, come gli allevamenti ittici in generale sono molto osteggiati da chi ha a cuore il rispetto degli animali e dell’ambiente. Eticamente è inaccettabile causare sofferenze prolungate a miliardi di pesci tenendoli in cattività e in condizioni di sovraffollamento solo per ucciderli e consumarli.
Gli allevamenti di salmone sono stati oggetto di denunce per le gravi violenze e abusi sui salmoni allevati.
Un’investigazione in allevamenti scozzesi ha documentato pesci lasciati soffocare sul pavimento, il taglio delle branchie su pesci ancora coscienti durante la macellazione. Animali privi di qualsiasi tutela, sono trattati come oggetti e picchiati e feriti senza alcun tipo di stordimento preventivo.
Come se non bastasse tutto questo orrore si aggiunge un pesante impatto ambientale. Gli allevamenti ittici come nello specifico quelli dei salmoni danneggiano l’ambiente per diverse ragioni. In primis i residui di mangimi, disinfettanti e farmaci utilizzati per allevare i salmoni (trattamenti contro i pidocchi di mare e altri parassiti e antibiotici) oltre ad inquinare le acque e danneggiano gli organismi marini. Si aggiunge anche l’inquinamento genetico ovvero i salmoni allevati si mescolano con la popolazione selvatica e creano una prole ibrida che non è in grado di sopravvivere nel suo ambiente naturale. Questo può portare a una diminuzione dei salmoni selvaggi e a un disequilibrio nell’ecosistema marino.
Nonostante queste importanti criticità il consumo di salmone a livello globale è in costante aumento.Si parla di numeri impressionanti: Gli allevamenti di salmone in Norvegia e Cile sono i maggiori produttori mondiali, con 400 milioni di salmoni atlantici d’allevamento e solo circa 500 mila salmoni atlantici selvatici La Scozia è il terzo produttore mondiale di salmone d’allevamento, e da qui ogni anno vengono spediti fino a 56 milioni di salmoni in oltre 50 paesi del mondo.
LEAL sensibilizza cittadini e consumatori sulla sofferenza animale e sui costi ambientali e economici degli allevamenti di salmone e ittici, responsabili di danni per miliardi di dollari all’anno.
LEAL chiede di adottare leggi e regolamenti più stringenti e inasprire leggi e regolamenti a tutela degli animali e dell’ambiente.
LEAL promuove il concetto di una sana dieta vegetale suggerendo di utilizzare invece del pesce sostituti alimentari più sostenibili e base vegetale come ad esempio i legumi per le proteine mentre le alghe che sono ricche di omega-3 e possono essere mescolate nelle bevande o utilizzate come ingredienti in piatti. Lo stesso olio di alghe è un’ottima fonte di omega-3 e può essere utilizzato in cucina come olio per cottura.
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