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LEAL “UN ALTRO ORSO CONDANNATO A MORTE?” CATTURATO DURANTE LA NOTTE E MUNITO DI RADIOCOLLARE UN ESEMPLARE FEMMINA

Ago 5, 2024 | Ambiente, Animalismo, LEAL informa

Un esemplare femmina di orso è stato munito di radiocollare la scorsa notte nei pressi della località Nembia, nel comune di San Lorenzo Dorsino. Lo comunica il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento. L’animale adulto è stato catturato dal Corpo forestale trentino con una trappola a tubo posizionata nei pressi di un’isola ecologica con cassonetti anti-orso, che era stata visitata da plantigradi nelle settimane precedenti. Alcuni campioni genetici dell’animale sono stati consegnati alla Fondazione Edmund Mach, che si occuperà dell’identificazione.

LEAL teme che questo modus operandi si finalizzato più che per la gestione dei plantigradi a renderli un più facile bersaglio al primo pretesto. La tendenza pare quella di accusare gli orsi di esser confidenti non appena vengono avvistati, si avvicinano a rifiuti non protetti da appositi cassonetti anti orso o peggio ancora vengono sorpresi da runner o turisti disinformati e che colpevolmente ignorano le più basiche regole di chi si approccia ad un ambiente montano o cammina nei boschi.

LEAL esprime da molto tempo preoccupazione riguardo alla gestione degli orsi in Trentino perché le pratiche della Provincia di Trento sono più orientate a rendere gli orsi bersagli facili piuttosto che a garantire una gestione adeguata della specie, ne favorisce l’abbattimento degli animali piuttosto che la loro protezione e coesistenza con l’uomo. In particolare, LEAL sottolinea come la narrativa che accusa gli orsi di essere “confidenti” quando si avvicinano a rifiuti non protetti sia fuorviante. Gli orsi, spesso sorpresi da turisti o runner disinformati, vengono stigmatizzati per comportamenti che non sono in realtà il risultato di interazioni problematiche con l’uomo, ma per colpa dell’uomo, come l’accesso a rifiuti non sicuri. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di educazione e consapevolezza da parte di chi frequenta gli ambienti montani, che ignora le basilari regole di sicurezza e rispetto per la fauna selvatica.

Fonte Ufficio Stampa Provincia di Trento

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