🟩LEAL accoglie la segnalazione di grave sofferenza per le marmotte al Sella, nella zona di Pian Schiavaneis Canazei Trentino. La segnalazione è dello scorso 26 luglio che una turista ha affidato ai social dopo aver responsabilmente allertato in qualità di cittadina le istituzioni locali preposte.
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🟩Il cibo umano che viene offerto da escursionisti a questi animali, come pane e carote, e addirittura brioche e biscotti, danneggia le marmotte che non riescono più a nutrirsi adeguatamente di erba e radici, portando a una crescita eccessiva dei loro incisivi. Questo fenomeno ha causato la comparsa di marmotte con denti protrusi, che non possono più alimentarsi correttamente.
🟩 Riferiscono gli esperti che causa di questa cattiva alimentazione, le marmotte entrano in letargo in condizioni di salute precarie, aumentando il rischio di mortalità. Nel 2023 le cronache locali facevano riferimento a una cartellonistica dedicata forse rimossa o insufficiente o comunque disattesa la recentissima segnalazione di una turista che ha visto e fotografato una situazione grave e che ha visto i poveri animali in grande sofferenza al punto di non poter più alimentarsi a causa degli incisivi così lunghi da conficcarsi nelle mascelle.
🟩Cristiano Fant, operatore esperto in etologia relazionale e responsabile LEAL Fauna Selvatica, si è subito attivato e inviando un’email ai Carabinieri forestali di Canazei in cui sottolinea che “Pur non essendo la marmotta una specie a rischio rientra tra quelle tutelate sulla base di quanto previsto dall’appendice IV della Direttiva Habitat (92/43/CEE), nell’allegato III della Convenzione di Berna, ed è una specie non cacciabile secondo la legge italiana (157/92), oltre ad essere diffusa in numerose aree protette del territorio. La specie è quindi meritevole di attenzioni che impediscano al turista di sfamarla, regola peraltro valida per ogni altro animale selvatico e dove si chiede di attivarsi affinché venga posta in atto un’azione di dissuasione verso le persone che consegnano cibo a questi animali”.
🟩Cristiano Fant ricorda inoltre a tutti che ogni organo di polizia giudiziaria ha il dovere normativo di intervenire al fine di impedire il prosieguo di un reato verso animali di qualsivoglia specie; tanto pretende l’Art. 6 della Legge 189/04.
🟩In realtà è da tempo che in Val di Fassa questi animali stanno affrontando tempo gravi problemi di salute a causa dell’interazione con i turisti, esiste un luogo dove si possono incontrare con facilità chiamato “Il sentiero delle marmotte” che viene segnalato dalle agenzie turistiche come esperienza da vivere. Purtroppo non tutte invitano a rispettare tassativamente il divieto di alimentare gli animali.
🟩LEAL sottolinea come sia fondamentale che i turisti comprendano che gli animali selvatici non vanno alimentati e non vanno resi confidenti per non mettere a repentaglio la loro sopravvivenza che ha sicuramente più valore di uno scatto fotografico e si impegna a fare informazione sui temi del rispetto e della tutela ambientale educando alla conoscenza dei selvatici e sulla necessità di una relazione corretta (che non è interazione) con gli animali e l’ambiente per non compromettere la loro vita e il loro habitat.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
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