L’argomento era scottante e forse si è preferito chiudere prima che l’uso del modello animale subisse danni derivanti da un pensiero scientifico mirato al suo superamento. Al dibattito sulla vivisezione era stato invitato, ed era presente in studio anche il dott. Grignaschi del Mario Negri. Il prof. Fedi partecipava in collegamento telefonico, in quanto invitato espressamente come consulente scientifico di LEAL.
Dopo un minuto il collegamento telefonico con Bruno Fedi è stato chiuso IMPEDENDO DI FATTO CHE FOSSE DATA VOCE AL PENSIERO SCIENTIFICO ANTIVIVISEZIONISTA.
Come tante altre volte si è voluta chiudere la bocca a chi poteva dare un contributo disinteressato su un argomento scottante e poteva controbattere le affermazioni dei presenti.
A proposito della puntata di ieri sera di Nessun Dorma dal titolo “Animali: vittime o alleati?”, ringraziamo i numerosi attestati di stima ricevuti sia da esponenti del mondo animalista, sia da chi sostiene la necessità della sperimentazione sugli animali per la ricerca scientifica. Lo apprezziamo e lo consideriamo un riconoscimento di equilibrio.
Desideriamo altresì rispondere – una volta per tutte e per tutti – allo sparuto gruppo di persone che polemizza o chiede lumi sul mancato intervento del prof. Bruno Fedi.
I fatti: noi avevamo invitato il prof. Fedi della Leal in diretta telefonica, poiché interessati a dare spazio alle sue opinioni e posizioni. In apertura dell’intervento telefonico, il prof. Fedi – piuttosto che esprimere le sue posizioni e dialogare con gli ospiti della trasmissione – ha preferito polemizzare sulla composizione dello studio, dicendo in sostanza che non era corretto mettere a confronto due attivisti con un ricercatore. Abbiamo chiesto per ben due volte al prof. Fedi di passare oltre questa polemica e di rispondere alle questioni sollevate in trasmissione. Il professore invece ha ignorato per due volte il nostro invito, quindi siamo andati oltre.
Questi i fatti. Sarebbe sufficiente rivedere la puntata – disponibile sia su Facebook sia sul nostro sito – per evitare sterili polemiche. Evidentemente, chi insiste – alcuni con toni legittimi e civili, altri con toni oltre il lecito – non ha nemmeno avuto la pazienza di farlo.
A quello sparuto gruppo di persone che urla a sproposito la parola “censura”, diciamo:
1 – Non abbiamo applicato alcuna censura. Al contrario, siamo stati noi stessi a cercare il prof. Fedi e a chiedergli di intervenire per dare spazio alle sue posizioni. Piuttosto, è stato lui – invitato per ben due volte a esprimere le sue posizioni – a insistere sulla polemica del “chi dovevamo o non dovevamo invitare”, decidendo di fatto di autocensurarsi.
2 – Gli autori di un talk show non devono certo rendere conto a terzi degli ospiti che decidono di invitare: semmai sono gli ospiti ad accettare o declinare gli inviti, e gli ospiti di ieri sera, che ringraziamo, avevano tutti accettato di buon grado. Detto questo, teniamo a precisare che l’equilibrio in studio era perfettamente rispettato: due attivisti animalisti, di due sigle diverse, preparati e “sul pezzo”, un ricercatore scientifico dell’istituto Mario Negri e il rappresentante degli allevatori lombardi. Chi vede uno squilibrio è in malafede, o più banalmente ideologizzato.
3 – Ribadiamo che eravamo interessati alle idee del professore (e proprio per quelle idee lo avevamo invitato): con il massimo rispetto, non eravamo in alcun modo interessati alla sua polemica sulla composizione della trasmissione.
4 – Capiamo che l’argomento possa dividere e accendere gli animi. Accettiamo ogni critica, argomentata, costruttiva ed espressa in toni civili. Quello che non accettiamo, senza se e senza ma, è la critica infondata e l’insulto gratuito. Ciò detto, con queste considerazioni consideriamo chiusa ogni polemica sul tema.
Mario Rapisarda, Direttore Informazione Etv
Andrea Bambace, conduttore Nessun Dorma
LA NOSTRA RISPOSTA AD ESPANSIONE TV
Per CENSURA si intende “il controllo e la limitazione della comunicazione e di varie forme di libertà di espressione, di pensiero, di parola da parte di una autorità. Controllo delle opere da diffondere…, divieto messo in atto”. E altro ancora.
Chiudendo il collegamento telefonico è stata di fatto CENSURATO l’intervento del prof. Fedi. Avete messo in atto un’opera di controllo preventivo nei confronti delle sue opinioni, oltre che agire in modo veramente deplorevole dal lato dell’educazione, e avete impedito che il pensiero antivivisezionista scientifico avesse una voce.
È ovvio che l’ospite in collegamento telefonico è svantaggiato rispetto a chi è in studio, se poi dopo la prima frase non si concede ulteriore spazio allora chiaramente non c’è possibilità di andare avanti ed evitare malintesi.
Voi dite che GLI AUTORI NON DEVONO RENDERE CONTO DEGLI OSPITI INVITATI, ma sicuramente DEVONO ACCETTARE LE OPINIONI DISCORDANTI conseguenti. Una trasmissione nel momento in cui va in onda rivolgendosi al pubblico accetta di andare incontro a giudizi che possono essere positivi o negativi. Ma questo lo sapete bene, fa parte del gioco.
E veniamo alla FRASE REA di aver provocato la chiusura del collegamento. Voi chiudendo il collegamento AVETE FATTO SÌ CHE IL PROFESSOR FEDI NON POTESSE CHIARIRE MEGLIO QUELLO CHE AVEVA DETTO lasciando così il campo aperto ad interpetazioni aleatorie e sbagliate. In verità la frase di Fedi aveva un significato ben preciso che non dovrebbe suonare nuovo per nessuno.
In un confronto condotto ad armi pari AD OSPITI IN POSSESSO DI COMPETENZE SPECIFICHE SCHIERATI DA UNA PARTE DEVONO CORRISPONDERE ALTRI OSPITI SCHIERATI DALL’ALTRA PARTE MA IN POSSESSO DI COMPETENZE ALTRETTANTO SPECIFICHE.
Non sono affatto in discussione gli ospiti che hanno partecipato, bontà loro, per dare voce ad un’idea., è in discussione un altro argomento. Gli animalisti possono parlare dal lato etico, che per noi è il lato più importante, ma davanti ad argomenti medici bisogna rispondere con argomenti medici. Gli animalisti possono riportare dati ed esporre fatti ma un dibattito estemporaneo su argomenti di medicina può essere svolto solo da chi è in possesso di competenze specifiche.
E infatti nelle conferenze e nei convegni vengono invitati SCIENZIATI e MEDICI ANTIVIVISEZIONISTI CHE PORTANO IL LORO CONTRIBUTO che NON POTREBBE ESSERE DATO SOLTANTO DA ANIMALISTI.
La frase di Fedi si rivolgeva ai favorevoli all’uso del modello animale presenti in studio e voleva significare che sapevano di aver vita facile poichè in quel poco tempo sarebbe stato difficile controbattere le loro affermazioni di tipo medico. A dimostrazione di quanto detto sopra una signora (che lavora come ha dichiarato nell’ambito della ricerca e favorevole all’uso del modello animale) intervenuta telefonicamente alla vostra trasmissione ha dichiarato che: “DI RICERCA DEVE PARLARNE CHI FA RICERCA E NON GLI ALTRI!” Questa è la solita frase che viene detta agli animalisti da chi sostiene che sia lecito usare gli animali. Con un confronto ad armi pari questo viene evitato.
Quindi evidentemente la CRITICA verso la trasmissione è FONDATA. Non ci sono offese ma c’è una critica che deve essere costruttiva.
Troviamo invece DENIGRATORIO l’appellativo di “SPARUTO” regalato con nonchalance ai sostenitori dell’uso dei metodi sostitutivi.
I metodi sostitutivi rappresentano un progresso della scienza, sono messi a punto da scienziati e rappresentano il passo ulteriore da compiere per avere un ricerca etica e sicura. Gli sforzi nelle azioni da portare avanti devono andare in questa direzione.
DEVE ESSERE SUPERATO l’uso del modello animale che pur sacrificando creature innocenti non dà risultati sicuri per l’essere umano.
UNA RETE TELEVISIVA DOVREBBE AVERE ANCHE IL DOVERE DI SENSIBILIZZARE IN MODO DA FAVORIRE IL PROGRESSO E NON ATTESTARSI SULLE POSIZIONI PRESTABILITE.
CONSIGLIO DIRETTIVO LEAL LEGA ANTIVIVISEZIONISTA
Bruna Monami
Vicepresidente LEAL
Sezione di Arezzo
tel. 3381611880 – 3476192617
→ IL TUO 5X1000 A LEAL C.F. 80145210151
→ SOSTIENI LEAL: DONA ORA!
EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:
LEAL Lega Antivivisezionista, via L. Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE o BORSA DI STUDIO RICERCA METODI SOSTITUTIVI”
MODALITÀ DI VERSAMENTO
. tramite C/C Postale 12317202
. bonifico bancario Codice Iban: IT48U0335901600100000061270
. PayPal – online