Un ennesimo NO! corale e determinato che sabato 15 settembre si farà sentire a Firenze in occasione del Corteo nazionale Contro la caccia organizzato da LAC Lega Abolizione Caccia proprio in concomitanza dell’inizio dell’attività venatoria in molte regioni italiane.
Sabato 15 settembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 ritrovo puntuale ore 15.00 Piazza Indipendenza (tre minuti a piedi dalla Stazione di S.M. Novella). Per qualsiasi altra informazione contattare gli organizzatori ai numeri: 05661966166 – 392859066
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LEAL da sempre schierata contro la caccia sarà presente in forze per sfilare con le altre sigle e ricordare a tutti che la caccia è un crimine da abolire: non è uno sport ma una pratica sadica e crudele che consente a norma di legge a delle persone di imbracciare delle armi per uccidere barbaramente degli animali e come effetto collaterale anche umani vittime di incidenti.
Come documentato dall’Associazione Vittime della Caccia il 79% degli identificati nei casi di bracconaggio aveva regolare licenza di caccia il che dimostra che il bracconaggio sempre più spesso è per il cacciatore un piacevole diversivo.
LEAL denuncia la politica vergognosa che ha sempre privilegiato la caccia e l’industria delle armi. Ad esempio lo scorso anno vista la siccità e gli incendi che avevano decimato e stremato la fauna non ha sospeso la stagione venatoria né a livello nazionale e neppure regionale nonostante che l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) avesse sollecitato tale provvedimento.
BASTA FROTTOLE!
Non vogliamo più sentirci contrabbandare la favola che i cacciatori sono ambientalisti e amano la natura e magari anche gli animali: ricordiamo che i cacciatori disseminano bossoli inquinanti nel terreno: tonnellate di pallini di piombo, frammenti velenosi che finiscono nel terreno di prati e boschi e sul fondo di fiumi e laghi, per non parlare delle tonnellate di plastica che i cacciatori sarebbero per legge tenuti a raccogliere ma che si trovano in abbondanza abbandonati sul territorio. A questi si aggiungono ripopolamenti scriteriati di specie cacciabili come i cinghiali che se in soprannumero possono danneggiare l’ambiente; da qui il pretesto per sterminarli legalmente e senza pietà.
BASTA PRIVILEGI ANTIDEMOCRATICI E BASTA CACCIATORI IN CASA
Dai dati Eurispes nel 2016 ben il 68,5% degli italiani è contro la caccia e nonostante questo si autorizza anzi addirittura si sostiene l’arrogante minoranza armata che entra indisturbata ovunque nonostante le proteste dei cittadini.
CACCIA E MALTRATTAMENTO ANIMALE
Oltre al maltrattamento e uccisione subito dalle prede dei cacciatori ci sono le loro vittime silenziose: i cani. Come è noto sono continui gli abbandoni di cani che nella maggior parte dei casi non vengono considerati come dei viventi ma accessori alla stregua del fucile o del carniere. I cani, addestrati fin da cuccioli che non sono ritenuti idonei alla caccia perché non sono “performanti” o obbedienti o sottomessi come dovrebbero vengono abbandonati o eliminati. Se si perdono o durante le battute di caccia riportano ferite mortali vengono recuperati o curati solo se cani efficienti.
Nel 1895 Tolstoj scrisse il libro “Contro la caccia e il mangiar carne” e definì la caccia “un atto inumano e sanguinario, degno di solamente di selvaggi e uomini che conducono una vita senza coscienza, che non si armonizza con la sviluppo a cui noi ci crediamo arrivati”.
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