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È Natale, regaliamo al nostro cane del tempo di qualità

Dic 6, 2018 | Argomenti, LEAL informa, Vivere eticamente

Articolo pubblicato nell’ultimo numero della nostra rivista “La Voce dei Senza Voce” n. 112 inverno 2018 con i contributi di: Gian Marco Prampolini, Francesca Di Biase, Silvia Premoli. Buona lettura.
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cover_LEAL_VOCE_112Francesca Di Biase

Natale è ormai alle porte. È quel periodo dell’anno in cui entriamo e usciamo dai negozi in cerca del regalo perfetto per i nostri cari, per gli amici e per i parenti. E per i nostri cani? Pure! Perché il Natale è anche per loro! E se invece di comprargli pupazzetti di ogni tipo con cui si ritroveranno a giocare spesso da soli, gli regalassimo una cosa che non costerebbe niente e che arricchirebbe entrambi? Parlo del nostro tempo. Tempo di qualità. Tempo per essere semplicemente noi. Insieme. Come? Inventando dei semplicissimi giochi di problem solving adatti a tutti: cuccioli, adulti e senior. Con un pizzico di fantasia, potremo trasformare tantissimi oggetti che abbiamo a casa in un gioco per sviluppare le capacità riflessive e decisionali del nostro cane, accrescendo la sua autostima e la fiducia in sé stesso.
Avete presente il gioco delle tre carte? Ecco, questo gioco si fa più o meno allo stesso modo! Prendiamo tre bicchieri di plastica trasparente e un premietto prelibato di cui il nostro cane è goloso, ci sistemiamo comodamente a terra insieme a lui e gli chiediamo di stare seduto mentre prepariamo il set di gioco. Posizioniamo il premietto sotto ad uno dei bicchieri mettendoli a testa in giù e mentre il nostro cane osserva quel che stiamo facendo, giriamo i bicchieri fra loro e una volta posizionati gli chiediamo “Dov’è?”. Il nostro cane attiverà il suo olfatto per annusare dove abbiamo nascosto il premio e con una zampata o una spinta di muso ribalterà il bicchiere per prenderlo e gustarlo! (Se le prime volte scoperchierà tutti i bicchieri per trovarlo non importa, con l’allenamento ripetuto imparerà a individuare il bicchiere giusto al primo tentativo). Troppo facile? Pensiamo che abbia seguito con la vista il biscottino che abbiamo nascosto? Sostituiamo allora i bicchieri trasparenti con quelli colorati e riproviamo. Lo step successivo potrebbe essere quello di aggiungere più bicchieri e nascondere diversi premietti sotto i vari bicchieri, magari alternandoli uno sì e uno no. Lo stesso gioco lo potete proporre con dei semplici imbuti che di solito in casa abbiamo di diverse dimensioni e colori. In questo caso sfrutterà l’apertura cilindrica per annusare bene da dove proviene l’odore del biscotto e trovarlo!
Un altro oggetto che possiamo usare per far divertire il nostro cane è una salvietta dove nasconderemo dei premietti particolarmente odorosi, dapprima racchiudendo il telo solo una volta su sé stesso: in questo modo potremo vedere come il cane penserà di risolvere questo enigma e in quanto tempo. Se riuscirà subito nella risoluzione potremo, per lo step successivo, piegarlo in quattro e in quello dopo ancora ripiegarlo e arrotolarlo su sé stesso, aumentando la difficoltà. Ci stupiremo davvero osservando il nostro 4 zampe mentre utilizza in modo del tutto nuovo il proprio corpo per arrivare al suo premio: raspando, afferrando coi denti, dando colpetti col muso e capiremo quanto questi giochi lo facciano divertire e stancare allo stesso tempo. Tutti i giochi in cui il cane deve riflettere in modo autonomo prima di agire, lo portano infatti a utilizzare molte energie. Un po’ come quando noi umani studiamo delle materie difficili e dopo due pagine di lettura siamo già stanchi. Ecco perché è bene dedicare a questo tipo di attività una decina di minuti al massimo. Utili durante le feste natalizie così come in tutte quelle giornate fredde o piovose, ci sono poche regole da seguire:
– non proporre lo stesso gioco per più di tre volte di seguito: una volta appresa la soluzione, sarebbe troppo facile proseguire, portando il nostro cane ad annoiarsi. I cani hanno bisogno di stimoli sempre nuovi per arricchire le loro capacità ed il loro bagaglio di esperienze;
– non aiutare il cane nella risoluzione del problema: sarebbe come palesargli che non è capace e che senza di noi non può farcela. Faremmo diminuire la sua autostima e marcheremmo negativamente sia l’oggetto che il momento ludico, che deve essere invece opportunità di crescita individuale e di divertimento;
– non parlargli né toccarlo mentre il cane sta riflettendo o provando a risolvere l’enigma: rischieremmo di distrarlo e di fargli perdere la concentrazione, mettendolo in difficoltà. Pensiamo a quando stiamo risolvendo un cruciverba e qualcuno ci parla, non è seccante?
– non lasciarlo mai da solo mentre proponiamo giochi di problem solving: dobbiamo osservare durante tutta la durata del gioco il suo stato emozionale per capire se il fatto di non trovare subito la soluzione esatta lo può portare in uno stato di stress (che si verifica di solito con dei piagnucolii o andando via dal gioco per non tornare più), intervenendo prima che accada sostituendo il gioco difficile con uno più semplice, senza risolverlo noi!
– non proporre giochi troppo complicati: occorre sempre fare un passo alla volta partendo dalla base e inserendo di volta in volta nuove piccole difficoltà che facciano crescere il nostro cane, step by step;
– complimentarci con il nostro cane con un “Bravo!” ogni volta che riesce a risolvere l’enigma: questo lo incentiverà a rimettersi sempre in gioco con grande desiderio perché oltre ad essere auto-gratificato in quanto ad ogni risoluzione corrisponderà un premio in cibo, avrà anche il nostro appoggio e si sentirà stimato;
– dare sempre al cane il “Finito” ogni volta che decidiamo che il tempo per quel tipo di gioco è terminato: in questo modo capirà che da quel momento in poi è libero di fare altro, come andare a rilassarsi.
Possiamo trovare i giochi di problem solving anche già pronti in commercio. Ce ne sono di diverse tipologie: cassetti che si aprono, conetti che si spostano ecc. È importante sapere da quale modello far cominciare il nostro cane; sulle confezioni sono riportati i livelli proprio per non farci sbagliare. Occorre partire sempre dal livello 1. Più salgono i livelli e più crescono le difficoltà. Sarà il nostro cane a farci capire quando è pronto per passare a quello successivo e più dedicheremo tempo ad allenare le sue capacità di riflessione/azione e prima potremo passare ai successivi. E se per Natale abbiamo invitato a casa i parenti? Beh potrebbe essere un’occasione per coinvolgerli in questi giochi chiedendogli di farci da assistenti. Quindi bimbi, nonni e amici in visita: per queste feste preparatevi!
Buon divertimento e buon Natale!
Francesca Di Biase
educatore e formatore cinofilo, ABC DOG Team A.S.D.
→ www.abcdogteam.it – 3339240420

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