COMUNICATO STAMPA LEAL 12/06/2019
LA SPERIMENTAZIONE SUI MACACHI ALL’UNIVERSITA’ DI TORINO DEVE ESSERE BLOCCATA ORA! IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO LA FERMI.
Premesso
che è iniziato il progetto di sperimentazione, invasiva e dolorosa, con grado di sofferenza “grave” e “protratta” vietata dalla legge italiana che qualifica questi come esperimenti che “Non sono autorizzabili” (Art 15, comma 2 del D.Lgs. n.26/2014) su un gruppo di 6 Macachi Rhesus, all’Università di Torino con l’Università di Pavia, per una ricerca intitolata: “Meccanismi anatomo-fisiologici soggiacenti il recupero della consapevolezza visiva nella scimmia con cecità corticale” collegata al progetto finanziato dall’European Research Council (ERC) intitolato “LIGHTUP: Turning the cortically blind brain to see: from neural computations to system dynamics generating visual awareness in humans and monkeys”, che tradotto significa “INSIGHT: Riportare il cervello corticalmente cieco a vedere: da computazione neurale a sistemi dinamici generanti consapevolezza visuale negli umani e nelle scimmie”.
Considerato
che gli esperimenti sui macachi sono protratti nel tempo e gravemente dolorosi, non sono obbligatori per legge, non essendo questi esperimenti di “tipo regolatorio” e quindi non richiedendo “validazione” con sperimentazione animale, vengono condotti su animali vivi creando lesioni cerebrali chirurgicamente e che il progetto coinvolge anche pazienti umani per provare protocolli riabilitativi destinati agli umani, indicando che la sperimentazione animale non è un “modello” efficace e sicuro per gli esseri umani, ma si deve comunque sperimentare nell’umano così ammettendo che gli esperimenti sugli animali, inclusi i primati, sono totalmente inutili.
La LEAL chiede al Governo del Cambiamento:
– il blocco immediato, con azioni d’urgenza, di tutti gli esperimenti sui primati non-umani (6 Macachi Rhesus) dell’Università di Torino con l’Università di Parma,
– la revoca immediata degli eventuali permessi,
– di assicurare tutti i 6 macachi ad un centro di recupero in grado di ospitarli nel rispetto delle caratteristiche etologiche di specie,
– di far rimodulare il progetto e l’uso dei fondi ottenuti dall’European Research Council (circa 1 milione di Euro al laboratorio dell’Università di Torino) e utilizzarli per ampliare la platea di pazienti, includere stimolatori cerebrali e tecnologie non invasive all’avanguardia da utilizzare direttamente negli umani, rendendo il progetto suddetto totalmente “human-based” (cioè basati su informazioni e dati provenienti solo da studi sugli esseri umani), e direttamente applicabile all’essere umano, e quindi clinicamente utile.
Lettera al Governo del Cambiamento
(completa nel Comunicato Stampa qui sotto)