Come anticipato le scorse settimane, LEAL e Salviamo gli Orsi della Luna hanno depositato un ricorso congiunto al TAR di Trento contro la Provincia Autonoma in merito alla captivazione dell’orso M57.
Nel testo del ricorso gli avvocati Aurora Loprete e Paolo Letrari contestano l’illegittimità della cattura e la captivazione dell’orso che in data 22 agosto ad Andalo aveva avuto un incontro ravvicinato con un giovane carabiniere che ha riportato dei graffi. Si presume che alla vista dell’orso l’uomo abbia avuto reazioni che hanno spaventato il plantigrado, che è poco più di un cucciolo, e che ha avuto una reazione definita dagli esperti come “comportamento istintivo estemporaneo”. Nel ricorso al TAR si contesta l’omessa pubblicazione dell’ordine di cattura, l’assenza del parere Ispra e la mancanza di una rigorosa fase istruttoria con una precisa ricostruzione dei fatti.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, sottolinea: “Abbiamo reso pubblica in esclusiva la Relazione dei Carabinieri Cites riferita all’ispezione da loro effettuata in data 14 settembre presso il Casteller di Trento, nella quale sono descritte le drammatiche condizioni dei tre orsi detenuti: ci stiamo spendendo con energia per ottenere la liberazione non solo di M57 ma anche di M49 e dell’orsa DJ3, che dopo ben nove anni di carcere duro necessiterà di una riabilitazione prima di un suo inserimento in contesti adatti alle necessità della sua specie”.
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