Per un mondo senza macelli firma subito al link
https://www.endtheslaughterage.eu/it/ dobbiamo raccogliere un milione di firme in Europa entro il 5 giugno 2023!
End The Slaughter Age è un’organizzazione internazionale creata con l’obiettivo di porre fine all’esistenza dell’allevamento di animali, per il cibo e altri scopi, a cominciare dalla macellazione degli animali. Per fare questo, tra le varie iniziative, ha creato un’omonima Iniziativa dei Cittadini Europei (ECI) con due proposte specifiche in questa direzione.
L‘esclusione della zootecnia dalle attività ammissibili alle sovvenzioni agricole e l’inclusione di alternative ecologiche, come l’agricoltura cellulare e le proteine vegetali.
Incentivi per la produzione e vendita di prodotti di origine vegetale e di agricoltura cellulare.
(Grazie all’agricoltura cellulare è possibile produrre anche formaggi e uova in laboratorio).
L’obiettivo finale di End The Slaughter Age è l’abolizione e la criminalizzazione di tutte le forme di sfruttamento degli animali. Per questo diamo estrema importanza ai Santuari e Rifugi per animali, luoghi gestiti da attivisti e volontari che spesso hanno problemi economici, anche e soprattutto a causa di una classe politica che li ignora. Per questo, oltre agli obiettivi già elencati, ETSA si batte affinché queste strutture ottengano riconoscimento legale e finanziamenti pubblici in tutta Europa, affinché diventino la dimora di molti degli animali che ancora oggi vengono imprigionati e uccisi per avidità umana.
Su tutto il pianeta esistono allevamenti di diverse specie di animali sfruttati ad uso alimentare. Per quanto riguarda i soli bovini si stima per difetto che vi siano circa 250 milioni di vacche da latte sul pianeta, 36 milioni delle quali nella UE e circa 2 milioni in Italia. Il destino di questi animali è solo sofferenza: massima produttività, zoppie, mastiti e una breve vita. I bovini da latte partoriscono una volta l’anno e il neonato viene immediatamente sottratto perché il latte è destinato alla vendita. Le mucche sono disperate e i vitelli piangono ma lo sfruttamento è implacabile e in troppi allevamenti le mucche sono legate per impedirne i movimenti, una pratica ancora permessa e diffusa in certi paesi comprese certe parti dell’Italia. Persino in luoghi dove il caldo è torrido e causa la morte di migliaia di animali, portiamo un esempio per tutti: in Egitto a Madinat Al-Sadat vi è un allevamento con 15mila bovini da latte. Questo significa 15 mila parti l’anno, 15 mila vitelli sacrificati tranne alcune femmine destinate alla produzione di latte e capannoni sterminati dove la vita è un inferno e dove i pascoli non esistono neppure nei sogni.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI