Oggi 9 giugno Gaetano Foco, che nel maggio del 2015 a Pescia, seviziò e uccise la cagnolina Pilù per vendetta nei confronti della fidanzata, è stato condannato dal Tribunale di Pistoia a 18 mesi di reclusione, pena non sospesa, e conseguente risarcimento per le associazioni costituite parte civili e al pagamento delle spese processuali.
Anche il PM, come le parti civili, dopo aver respinto il patteggiamento e la messa alla prova aveva chiesto il massimo della pena.
Foco riprese tutte le fasi della tortura e dell’agonia di Pilù in un video che rese pubblico e divenne subito virale prima di essere censurato e messo a disposizione degli inquirenti.
LEAL che si è costituita parte civile, è stata rappresentata nelle varie fasi processuali e alla sentenza dai legali Alberto Barni e Andrea Sbragia.
Gian Marco Prampolini Presidente LEAL commenta: “Il nostro ordinamento non tutela gli animali e pertanto nessuna condanna per chi commette reati nei confronti degli animali potrà mai essere considerata soddisfacente o equa. Gaetano Foco, persona socialmente pericolosa, sarà sorvegliato e non farà neppure un giorno di carcere mentre le riforme al Codice Penale sollecitate da LEAL e dal mondo animalista da decenni non vengono neppure prese in considerazione. Nonostante i giudici abbiano applicato una pena severa compatibile con gli strumenti legislativi a loro disposizione, ci sentiamo di affermare con forza che Pilù non ha avuto giustizia”.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI