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Il GOVERNO NON IMPUGNA LA “LEGGE SALVA SPIEDO” NONOSTANTE LE OSSERVAZIONI DEL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Lug 16, 2022 | LEAL informa

Il Governo non impugna la “Legge Salva Spiedo” nonostante le osservazioni del Ministero della Transizione Ecologica.
L’Italia si avvia alla riapertura della Procedura di Infrazione.

Colpo di scena con la mancata impugnazione del Governo, nel corso del Consiglio dei Ministro riunito il 14 luglio 2022, della Legge regionale lombarda n.12 che permetterà agli esercizi commerciali lombardi di vendere uccelli selvatici morti.
Il 24 giugno 2022 il MITE ha inviato alla Regione Lombardia comunicazione sulla Legge n.12 osservando che le disposizioni previste “appaiono costituzionalmente illegittime, in quanto contrastanti con gli standard di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema posti dal legislatore statale nell’esercizio della competenza esclusiva ex art. 117, comma 2, lett. s), Cost., in materia, rispettivamente, di protezione della fauna selvatica omeoterma e di prelievo”
Rilevava inoltre che “È importante al riguardo ricordare, in tal contesto, che nelle Province lombarde sono stati commessi in passato un elevato numero di illeciti per quanto riguarda la cattura e l’abbattimento di piccola selvaggina e prelievo di nidiacei da utilizzare, come richiami vivi, durante le cacce di appostamento, in particolare passeriformi.” e “a ciò si aggiunge che l’articolo 4, della Legge Lombardia 12/2022, fornisce prescrizioni per la tracciabilità della cessione, ma non sembra fornire adeguati strumenti per impedire che i ristoratori vendano uccelli di provenienza illecita in aggiunta a un limitato numero di esemplari regolarmente certificati.”
A seguito della controdeduzioni della Regione Lombardia il MITE ribadisce in data 6 luglio 2022 che “si rappresenta che le argomentazioni ivi sviluppate in via interpretativa non appaiono, sotto un profilo giuridico/sistematico, conformi al dettato normativo nazionale e, pertanto, non idonee a superare i profili di illegittimità evidenziati dallo scrivente Ufficio” concludendo che “Alla luce di quanto dianzi evidenziato, si ribadisce l’insistenza all’impugnativa in parte qua dinanzi alla Corte Costituzionale della legge regionale”.
Appare incredibile che dinnanzi alle chiare violazioni della normativa statale e comunitaria e alla dettagliata disamina del Ministero della Transizione Ecologica, il Governo abbia deciso di non impugnare la “Legge Salva Spiedo”, decisione che porterà senza alcun dubbio all’aumento del bracconaggio e del prelievo di uccelli selvatici, violando palesemente i principi contenuti della Direttiva Uccelli.
La cessione a titolo gratuito di una piccola quantità di uccelli selvatici uccisi da ciascun cacciatore è una panzana: in realtà si creerà un enorme mercato nero con il pagamento sottobanco degli uccelli ceduti.
In Lombardia tra il 2002 e il 2019 sono stati uccisi e annotati sul Tesserino venatorio 38.766.030 uccelli, cioè una media di 2 milioni all’anno. A questo incredibile numero vanno aggiunti tutti gli uccelli non annotati (una delle violazioni più frequenti) e tutti gli uccelli uccisi illegalmente perché appartenenti a specie protette o perché catturati con mezzi vietati (reti, archetti etc); si stima l’uccisione di 600.000 uccelli protetti nelle sole valli bresciane.
Come evidenzia lo stesso Ministero della Transizione, la Legge n.12 “non sembra fornire adeguati strumenti per impedire che i ristoratori vendano uccelli di provenienza illecita”.
Assistiamo ancora una volta a una legge della Regione Lombardia che in materia venatoria semina confusione, il tutto per aggirare le norme nazionali e internazionali e favorire la lobby delle doppiette sparatutto. Se da una parte la Legge norma la cessione gratuita di uccelli da parte dei cacciatori, dall’altra non può certo abrogare il divieto di vendere, detenere per vendere uccelli al di fuori delle specie previste dall’art. 21 comma 1 lettera bb della Legge 157/92, che ovviamente permane, e la cui violazione costituisce reato (art 30 comma 1 lettera l della Legge 157/92) prevedendo l’arresto da due a sei mesi l’ammenda da euro 516,00 a euro 2.065,00 .
Pertanto ristoratori e altri esercizi commerciali che decideranno di preparare lo spiedo o vendere uccelli selvatici morti, si preparino ad affrontare processi e a pagare gli avvocati per la loro difesa.
Le associazioni scriventi sono già al lavoro per preparare una denuncia alla Commissione Europea, certe che questa folle regalo del Governo costerà caro all’Italia e agli italiani.

Le Associazioni: Associazione Vittime Caccia – CABS – Circoli LEGAMBIENTE Brescia – ENPA – GAIA – GOL – Gruppo Intervento Giuridico – LAC – LAV – LEAL – LEIDAA – PRO NATURA Lombardia – WWF Lombardia.

LEAL PER L’ABOLIZIONE DELLA CACCIA