Manuela Cassotta – Biologa, medical writer
Negli ultimi 30 anni si sono verificati sviluppi significativi nella sostituzione dei test sugli animali a fini regolatori. Sono stati sviluppati metodi non animali che possono sostituire in tutto o in parte una serie di test sugli animali in diversi settori. Tuttavia, ciò nella pratica non avviene.
I test sugli animali, condotti per lo più nel tentativo di valutare la sicurezza dei prodotti, vengono ancora eseguiti nonostante esistano dei metodi sostitutivi ampiamente validati ed accettati dall’Unione Europea!
Quali sono, ad esempio?
- Irritazione oculare, per cui si utilizzano ancora i conigli quando si potrebbero utilizzare modelli in vitro human-based o ex-vivo.
- Sensibilizzazione cutanea: vengono usati topi e porcellini d’india quando potrebbero invece essere utilizzate combinazioni di test in vitro su cellule umane ed “in chemico” (studiando la reattività chimica delle molecole, ad esempio i legami di alcune sostanze potenzialmente sensibilizzanti con le proteine della pelle umana).
- Test di pirogenicità, in cui vengono utilizzati ancora conigli o limuli (animali marini simili ai granchi) con enormi implicazioni etiche ed impatto ambientale, quando potrebbero essere impiegati metodi basati su cellule umane come il “Monocyte Activation Test” (MAT) che misura la risposta di specifiche cellule immunitarie umane verso le sostanze potenzialmente in grado di provocare la febbre (pirogeni).
- Test del botulino, effettuato su topi, mentre sono disponibili validi test sostitutivi basati su cellule umane.
- Produzione di anticorpi a scopi diagnostici, terapeutici, ecc. per cui vengono sottoposti a grandi sofferenze e sacrificati topi, conigli, pecore, capre, ecc. Tecnologie innovative come il “phage display” possono essere utilizzate per produrre un’ampia gamma di anticorpi di qualità superiore rispetto agli anticorpi prodotti negli animali.
- Test di potenza per i vaccini: leptospirosi. Effettuati su criceti quando potrebbero essere impiegati dei semplici test biochimici di laboratorio. I test di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) sono test immunologici rapidi che possono essere utilizzati per rilevare antigeni o anticorpi specifici e sono stati convalidati per sostituire il test di potenza nei criceti. Questi test sono più affidabili e predittivi del test sugli animali.
- Test sui lotti di vaccini per uso veterinario, condotti su cani, gatti ed altri animali. I miglioramenti nel processo di produzione dei vaccini hanno reso superflui questi test che possono essere sostituiti da test in vitro utilizzati anche per garantire che ogni lotto di vaccino sia simile, ovvero coerente con un lotto precedentemente testato.
- Test di tossicità anormale. Il test di tossicità anormale è un saggio condotto come forma di controllo della qualità dei lotti di farmaci e utilizzato per rilevare qualsiasi potenziale contaminazione biologica pericolosa prima dell’approvazione per la somministrazione diretta nell’uomo. Viene ancora eseguito su porcellini d’india mentre i miglioramenti nel processo di fabbricazione dei prodotti biologici, la disponibilità di numerosi saggi in vitro e la sorveglianza post-commercializzazione hanno reso superflui questi test sugli animali.
- Test di tossicità per le biotossine algali presenti nei molluschi edibili, ad oggi eseguite sui topi. Vari metodi di chimica analitica (quali ad esempio cromatografia e spettrometria di massa) possono essere utilizzati per verificare la presenza di tossine paralitiche, amnesiche e lipofile nei molluschi.
Soltanto la fine di questi dieci test potrebbe salvare la vita di circa 750 mila animali ogni anno nella sola Europa.
È prioritaria necessità e nostro dovere di cittadini promuovere e sostenere una ricerca al passo con i tempi, focalizzata sulla biologia umana, nonché pretendere che i metodi alternativi già esistenti e validati vengano utilizzati sempre, per il bene degli animali, dell’ambiente e della società.
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