LEAL sta presentando richiesta di accesso agli atti per conoscere la verità sulle cause della morte del 73enne disperso a Bolzano e poi trovato in fin di vita a Bressanone. LEAL vuole chiarezza se l’uomo, morto dopo il ricovero in ospedale, sia stato effettivamente aggredito da un animale e nel caso di quale specie. È assolutamente controproducente fare terrorismo nei confronti di una specie animale quando ancora non si conoscono i fatti e le dinamiche che hanno portato l’anziano alla morte.
Nel rispetto della morte dell’uomo, LEAL non accetterà che sulla base di questa morte si decida sullle sorti di una specie, tra l’altro protetta, come quella del lupo.
Il lupo è un animale schivo, e da predatore non riconosce l’uomo come preda pur dovendosi considerare il lupo sempre come un animale selvatico dal quale è dunque opportuno mantenersi a distanza, di norma esso è un animale elusivo che di per sé, non attacca l’uomo, non lo riconosce come possibile preda, bensì come una minaccia da cui allontanarsi velocemente. Dunque, in caso di incontro con l’uomo, nella maggior parte dei casi si dilegua senza manifestare alcun comportamento di aggressività. Ciò vale sia per lupi solitari che per gli esemplari che fanno parte di un gruppo famigliare/branco.
LEAL si propone di contrastare la narrazione allarmistica di chi fa propaganda politica sulla pelle di lupi e orsi con impostate fantasiose interpretazioni dei fatti ignorando l’etologia e la natura di questi selvatici.
Il terrore si trasmette alla cittadinanza complici i media. Queste fobie e costituiscono un serio pericolo per gli stessi animali che possono rimanere vittime di comportamenti scellerati da parte di improvvisati giustizieri.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
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