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Il 28 giugno manifestazione per salvare i macachi dello stabulario di Modena

Giu 20, 2014 | LEAL informa, Proteste e Incontri

Un video che parla chiaro quello messo in rete ieri da Animal Amnesty e dal deputato Paolo Bernini del Movimento 5 Stelle.
Gabbie piccole, condizioni ben lontane delle loro caratteristiche etologiche, e la triste consapevolezza di essere tenuti in vita in attesa di essere torturati. Non gli è neppure più concesso di vivere in gruppo, perché la nuova legge sulla vivisezione stabilisce che i laboratori non possono più allevare animali. E l’Università, invece, che procedere con una banale vasectomia, ha preferito dividere gli esemplari, come riferito in un articolo uscito su Qn Quotidiano.net.
Gli esperimenti a cui vengono sottoposti questi piccoli macachi sono indirizzati alla ricerca di base, quella che come dice lo sperimentatore nel video, non cura malattie, ma “essendo ricerca di base ha il puro scopo della conoscenza”. Vengono sottoposti ad un intervento chirurgico totalmente coscienti: gli vengono inserimenti degli elettrodi volti a monitorare il funzionamento delle loro cellule celebrali, per vedere come si comporta ogni singolo loro neurone, perchè un giorno potrebbe essere utile a qualcosa. Ma a cosa gli sperimentatori ancora non lo sanno, del resto è questa la parte più affascinante della ricerca, come dice la sperimentatrice, perché  “se uno si dovesse frustrare perché non ne vede la fine, allora è meglio che cambi mestiere”.
Salviamo i macachi
Il video è stato realizzato per denunciare la tremenda situazione in cui vivono questi animali e pubblicizzare il corteo che si terrà sabato 28 giugno alle ore 15:00 in Largo S. Agostino a Modena, che ha lo scopo di chiedere la liberazione dei 15 macachi attualmente detenuti nello stabulario.
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