Si svolgerà nella capitale ceca il nono Congresso mondiale sulle alternative alla sperimentazione animale nelle scienze. Il programma del Congresso è ricco di incontri e conferenze e vedrà la presenza di molti scienziati contrari all’uso di animali.
Tema dell’incontro sarà il focus sui metodi alternativi che si delineano sempre più come metodologie affidabili da preferire alla sperimentazione animale, che ricordiamo, da anni sosteniamo non essere un modello predittivo per l’uomo. Come sappiamo la legislatura di cui si è dotata l’Europa riguardo la sperimentazione animale non è per nulla esaustiva e non ha dato finora il giusto impulso alla rapida validazione dei metodi sostitutivi. L’obiettivo delle 3 R – rimpiazzare (replacement), ridurre (reduction) e rifinire (refinement) – non ci basta e per questo siamo stati tra i promotori di Stop Vivisection.
Ad occuparsi oggi della validazione dei metodi alternativi in Europa è l’European Union Reference Laboratory for alternatives to animal testing (EURL ECVAM) fondato nel 2011 e ospitato dal Joint Research Centre, Institute for Health and Consumer Protection (IHCP), situato a Ispra in provincia di Varese.
Come riportato dallo stesso EURL ECVAM i progressi nel settore delle biotecnologie agevolano lo sviluppo di metodi alternativi. In particolare, i nuovi test basati sull’uso di cellule umane o tessuti ingegnerizzati sono suscettibili di prevedere in modo più efficace i potenziali effetti tossici sull’uomo rispetto ai test effettuati su animali da laboratorio. Gli approcci alternativi non sono quindi soltanto importanti per ragioni etiche, ma possono anche contribuire ad una miglior tutela degli esseri umani. Da dati di farmacovigilanza UE, infatti, risulta che 197 000 cittadini europei all’anno muoiono per gravi effetti avversi a farmaci, nonostante vengano somministrati agli animali grandi dosi dei farmaci e per lunghi periodi proprio allo scopo di rilevare i potenziali effetti collaterali rari, e secondo la FDA (Federal and Drug Administration) americana il 92% delle sostanze che passano i test su animali viene scartato in fase clinica, perché tossico o inefficace sull’uomo.
Ad oggi tuttavia il lavoro di Eurl Ecvam risulta essere lento ed eccessivamente burocratizzato.
In attesa quindi che la protesta iniziata con Stop Vivisection porti ad un nuovo incentivo per lo sviluppo di questi metodi, sosteniamo la petizione messa online dal comitato Montichiari Contro Green Hill per sollecitare un impegno concreto da parte dell’Europa affinché venga fatto veramente tutto il possibile per incentivare la ricerca di metodi alternativi.