Un’inchiesta della Procura di Catanzaro ha rivelato un sistema illecito che coinvolge l’Università Magna Grecia e l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catanzaro, portando all’arresto di 12 persone, tra cui vertici universitari e dirigenti sanitari. Gli indagati sono accusati di reati gravi come corruzione, falso, truffa aggravata, maltrattamento e uccisione di animali.
I militari della Guardia di Finanza hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro. Di questi, 11 sono stati posti agli arresti domiciliari mentre un altro soggetto ha ricevuto una misura interdittiva per 12 mesi.
Inoltre, sono stati sequestrati due laboratori scientifici dell’università e oltre 23.000 euro, ritenuti provento di truffa aggravata.
Le indagini hanno svelato un sistema illecito ben strutturato e consolidato in cui le ispezioni dell’ASP ai laboratori universitari erano “pilotate”. Questo permetteva all’università di mantenere i finanziamenti pubblici e di completare le attività progettuali nonostante le gravi carenze operative.
La Procura ha evidenziato un rapporto di favoritismo reciproco tra i dirigenti dell’università e quelli dell’ASP, con circa 2 milioni di euro ottenuti illecitamente.
Le ispezioni condotte dai veterinari dell’ASP garantivano la la copertura di corruzione e irregolarità delle attività e delle condizioni precarie dei laboratori. Le irregolarità includevano la redazione fraudolenta delle graduatorie concorsuali, dove la figlia di un dirigente ASP è stata dichiarata vincitrice.
Inoltre, somme significative sono state corrisposte a un veterinario in cambio di incarichi di docenza illeciti e risultati favorevoli nelle ispezioni.
Le attività sperimentali nei laboratori hanno mostrato violazioni delle normative sul benessere animale, con episodi di maltrattamento e uccisioni non autorizzate e una costante violazione delle normative.
LEAL sottolinea come questo scenario ha fatto una volta di più luce sulla questione etiche riguardo alla sperimentazione animale. LEAL che si batte per l’abolizione della vivisezione esprime forte preoccupazione per la scoperta di un sistema illecito che sfrutta animali per la ricerca scientifica in condizioni disumane è inaccettabile.
A questo punto è lecito domandarsi come il “benessere” degli animali da laboratorio regolamentato Decreto Legislativo n. 26 del 4 marzo 2014, che attua la Direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici non possa essere garantito. La protezione degli animali non è certo la priorità assoluta delle istituzioni scientifiche e accademiche.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
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