È in atto da oltre un anno una campagna stampa probabilmente orchestrata a tavolino per creare nel pubblico paura e diffidenza verso l’alimentazione vegan nei bambini; una campagna di disinformazione che può creare gravi danni, ingenerando diffidenza dei genitori verso i medici (che i giornali dipingono come contrari all’alimentazione vegan nei bambini, mentre così non è nella maggior parte dei casi).
Una campagna davvero amareggiante, perché ha come prime vittime i bambini: le paure che essa crea nei genitori rischiano di causare un allontanamento dai medici e un probabile rifugiarsi presso altri “esperti” che invece esperti non sono affatto, ma si atteggiano a guru di dottrine non basate sulla moderna scienza, bensì su vecchie teorie non scientifiche.
E questo sì può creare danni alla salute dei bambini, non certo l’alimentazione vegan!
Tutte le notizie di “bambini ricoverati in ospedale a causa della dieta vegan” o che addirittura verrebbero sottratti alla potestà genitoriale per questa ragione, NON sono rispondenti alla realtà: qui raccogliamo una breve cronistoria con relative smentite, che verrà costantemente aggiornata. Praticamente in tutti i casi i pediatri che hanno seguito i pochissimi bambini ricoverati dichiarano che la dieta vegan non è affatto un problema, al contrario di quanto invece i giornali vogliono far credere.
Oltretutto, se in un anno (estate 2015 – estate 2016) sono riusciti, con ostinata tendenza giornalistica al pettegolezzo, a scovare solo 5 casi in tutta Italia con le migliaia di bambini vegan o lattanti con madre vegan che ormai ci sono… già questa sarebbe una dimostrazione che l’alimentazione vegan nei bambini non presenta affatto problemi, anche qualora questi casi fossero stati reali.
Per contro, ben altri sono i numeri dei bambini onnivori ricoverati in ospedale per problemi legati a una nutrizione errata. Il centro contro l’obesità dell’ospedale Gaslini di Genova riferisce di 375 ricoveri l’anno di bambini (ovviamente onnivori) con problemi legati all’obesità e in circa la metà dei casi le complicazioni sono molto gravi: ipertensione, sindrome metabolica, complicazioni ortopediche, difficoltà psico-sociali (Fonte: → Obesità infantile: il centro del Gaslini è un’eccellenza nazionale, 31 maggio 2012).
375 casi in un solo ospedale di una sola città. Perché non fare un articolo per ciascuno di questi casi in tutta Italia, con titoli shock? Più che un giornale servirebbe un’enciclopedia…
Invece no, lo fanno su una manciata di casi di bambini o genitori PRESUNTI vegan.
L’ulteriore aggravante è che, nonostante tutti i casi citati dai giornali si siano in seguito dimostrati infondati:
- non ci sono mai state rettifiche che spiegassero come i casi citati non fossero in realtà dovuti all’alimentazione vegan;
- tali articoli restano on-line nonostante diano notizie fuorvianti su un tema delicato come la salute dei bambini;
- in aggiunta, spesso nelle nuove bufale si citano nuovamente le vecchie come se fossero vere, a sostegno di quelle nuove.
Tutto ciò alimenta il sospetto che non si tratti di errori in buona fede.
Questo dossier vuole smascherare le affermazioni infondate che circolano sui media su questo tema, con l’obiettivo di contrastare tale pericolosa campagna disinformativa.
Cronistoria
Firenze, luglio 2015
Tantissimi giornali scrivono che un bambino vegano di 11 mesi è stato ricoverato per carenza di B12 e che la madre lo stava ancora allattando al seno senza aver iniziato lo svezzamento e anche lei aveva carenza di B12.
Si scopre però poi a settembre, ma viene ben poco pubblicizzato, che i genitori non sono vegani e nemmeno latto-ovo-vegetariani: dichiarano in una intervista di essere “vegetariani”, ma che la mamma “qualche volta mangia carne e pesce”. Quindi sono onnivori.
Si scopre inoltre che il bambino non era stato svezzato, a 11 mesi assumeva ancora solo latte materno (errore dei genitori).
(Vedi → articolo su La Repubblica)
Quindi: FALSO che il problema fosse la dieta vegan, né per la madre, che era onnivora, né per il bambino, che non era né vegano né onnivoro, ma assumeva ancora solo latte materno. Probabilmente vero che c’era una carenza di vit. B12, e l’errore della madre – onnivora – è stato di non aver assunto tale integratore, oltre a non aver iniziato lo svezzamento del bambino.
Belluno, ottobre 2015
I giornali fanno un gran can-can su un “bambino di Belluno vegano e gravemente malnutrito”, di circa 2 anni.
Si scopre invece poi che il problema era che il bambino, a due anni e mezzo non era stato svezzato, ma assumeva solo latte materno, un ovvio errore che è tale qualsiasi sia il tipo di alimentazione della madre, vegan, latto-ovo-vegetariana o onnivora.
Quindi: FALSO che il bambino fosse vegano, perché se non era stato svezzato non era né onnivoro né vegano. Lo stesso medico che ha seguito il caso, dichiara “qualsiasi siano le scelte alimentari della famiglia bisogna solo fare attenzione a scegliere cibi sani e saper variare tra le diverse componenti nutrizionali” e che “vegano non è sintomo di cattiva alimentazione, entrambe le diete (vegana e onnivora n.d.r.) richiedono competenza nello svezzamento”.
(Fonte: → TagPress)
Treviso, febbraio 2016
I giornali titolano “Shock a Treviso, bambina vegan non cresce”, ma già negli articoli viene detto che la bambina non prendeva latte materno ma latte di mandorla “perché i genitori erano vegan”. Perché, se fossero stati onnivori o latto-ovo-vegetariani e le avessero dato latte di mucca o di capra o qualsiasi altro latte animale, sarebbe andato bene?! NO, avrebbe avuto problemi ancora peggiori!
Qui non si tratta di essere vegan o meno, ma del fatto che, se la bambina non veniva allattata al seno, doveva essere allattata con un latte formulato apposito, che esiste sia vegan che con ingredienti animali.
Perciò: FALSO che il problema fosse la scelta vegan dei genitori. Il problema era che non veniva usato latte formulato, l’unico da usare per i lattanti.
Genova, giugno 2016
I giornali titolano “Bimba di due anni in rianimazione per la dieta vegana”.
In realtà si scopre poi che era latto-ovo-vegetariana e che il problema era la mancata integrazione di vitamina B12 (che va fatta sempre anche nei latto-ovo-vegetariani), che non era stata effettuata, probabilmente per un qualche genere presa di posizione dei genitori che nulla ha a che vedere con la scelta vegan.
Che la vitamina B12 vada integrata nei vegetariani (latto-ovo e vegan), soprattutto nei bambini, è ormai un fatto risaputo: i bambini onnivori ricavano anch’essi la vitamina da integratori, che vengono aggiunti ai mangimi degli animali d’allevamento e per questo motivo la vitamina B12 si ritrova poi nelle carni degli animali, assieme a molte altre sostanze chimiche e farmaci, usati di prassi in ogni allevamento. Chi non consuma carne non ha il problema dell’assunzione di tale cocktail di sostanze chimiche, però deve assumere la vitamina B12 in modo diretto, e molto più naturale (dato che la vitamina presente negli integratori è quella generata dai batteri, come avviene in natura).
Chi decide di non voler utilizzare integratori (gli onnivori non possono deciderlo, perché gli integratori sono già presenti nei mangimi degli animali…) lo fa sulla base di teorie non fondate scientificamente, spesso perché seguace di “guru” che poco conoscono della moderna scienza della nutrizione.
Quindi: FALSO che la bambina fosse vegan e che il problema fosse la dieta in sé, ma lo era l’aver deciso di non utilizzare l’integratore di vit. B12.
Milano, luglio-settembre 2016
Viene segnalato dai giornali un “bambino vegan” che a 1 anno pesava come un bambino di 3 mesi.
Ma negli stessi articoli si riporta anche che il bambino era cardiopatico, che doveva essere operato e che dopo l’operazione stava bene.
Il punto quindi è che i giornali intenzionalmente mettono in secondo piano il vero problema del bambino – la cardiopatia – ed infatti in un altro articolo, lo stesso medico che l’ha seguito afferma “Non possiamo collegare lo stato di grave malnutrizione con la scelta vegana dei genitori” e “I genitori ci hanno confermato di esserlo, ma sul bambino non possiamo assolutamente fare un collegamento fra un’alimentazione vegana, che non sappiamo se seguisse o meno, e lo stato di malnutrizione. La situazione del piccolo è complessa, c’è una cardiopatia importante, i fattori in gioco sono moltissimi.”
(Fonte: → Vegolosi)
In un successivo servizio del 13 settembre 2016 a Porta a porta, viene riferito che i genitori NON hanno nutrito il bambino in modo vegan, ma hanno dichiarato di avergli dato svariati tipi di latte, anche animale: quindi il bambino NON ERA VEGAN.
È invece proprio la grave cardiopatia a compromettere la capacità di nutrirsi. Dal sito dell’Associazione Bambino Cardiopatico Parma:
“Se la funzione cardiaca è limitata, il lattante è costretto a riposarsi frequentemente mentre si alimenta, manifestando segni di affaticamento. Spesso non riesce ad alimentarsi con quantitativi sufficienti, per cui la crescita rallenta e, nei casi più gravi, può arrestarsi”.
(Fonte: → Le cardiopatie congenite)
A fine agosto viene fatta circolare un’altra notizia infondata: che il piccolo sia stato tolto ai genitori dal tribunale, e affidato ai nonni, perché veniva nutrito in maniera vegan. Questo è palesemente FALSO, sia perché il bambino non era affatto vegan, sia perché il motivo dell’affidamento del bambino ai nonni è stata la mancata collaborazione dei genitori, che non volevano che fosse operato quando ne aveva bisogno, e questo non ha nulla a che vedere con un’alimentazione vegan.
Sempre nel servizio di Porta a porta, l’intervista al pediatra che ha avuto in cura il bambino all’ospedale e poi l’intervista al procuratore del tribunale dei minorenni di Milano mettono ben in chiaro che quanto successo non ha a che vedere con l’alimentazione del bambino ma col fatto che i genitori non volevano curare la cardiopatia del figlio, per motivi ignoti.
Nonostante questo, in tutto il servizio si continua a ripetere “il bambino vegano”, pur avendo ammesso loro stessi che non lo è…
Quindi: FALSO che il bambino fosse vegan, FALSO che il problema stesse nell’alimentazione vegan dei genitori o eventuale sua; era affetto da grave cardiopatia che non gli permetteva di nutrirsi a sufficienza; FALSO che sia stato affidato ai nonni perché vegan, ma lo è stato perché i genitori non intendevano curare i suoi problemi di cardiopatia.
Fonte → FamigliaVeg