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Cani e bambini. Quando nasce un’amicizia leale

Feb 26, 2017 | Argomenti, LEAL informa

Da “La Voce dei Senza Voce” n. 105, → sfoglia il numero online. Di Francesca Di Biase, educatore e formatore cinofilo.
Per un bambino, vivere con un cane non deve solo significare avere un compagno di giochi e di coccole ma può e deve essere un’opportunità di crescita: personale, emotiva, empatica. Quando, allora, una semplice convivenza con un cane si trasforma in un rapporto unico e speciale? Quando si può definire una vera amicizia?
Per far sì che l’amicizia bimbo-cane sia basata sulla comprensione reciproca, non c’è dubbio che il rapporto debba essere fondato sulla conoscenza da parte del bambino del mondo canino e di come comunica un cane. Per quest’ultimo, invece, è come se noi umani fossimo un libro aperto. I cani, infatti, imparano a conoscerci vivendoci, osservandoci. Imparano a capire dalle nostre espressioni, dai toni di voce e dai nostri movimenti quali sono i nostri stati d’animo. Di conseguenza adattano i loro. Ed ecco che quando siamo allegri e manifestiamo toni festosi, il nostro cane ci scodinzolerà e si muoverà a sua volta con fare felice; viceversa, quando siamo arrabbiati ed esprimiamo toni collerici, si muoverà lentamente e avrà un atteggiamento sottomesso. E quando siamo tristi? È in quei momenti che possiamo vedere il nostro cane pacato, accoccolato vicino a noi, pronto a darci forza.
Troppo spesso, invece, pensiamo che i nostri cani non ci parlano. Sbagliamo. Ci parlano continuamente, ma lo fanno con il linguaggio silenzioso dei segnali calmanti e delle posture. Conoscerlo dovrebbe essere obbligatorio: eviterebbe tanti spiacevoli fraintendimenti di errata comunicazione… Un po’ come quando ci rechiamo in un paese straniero di cui non conosciamo la lingua e tentiamo in tutti i modi di farci comprendere dall’interlocutore. Non sarebbe più semplice avere le basi necessarie per comunicare in modo corretto? I bambini (così come gli adulti) dovrebbero poter avere le basi per utilizzare il giusto approccio nei confronti del cane (di famiglia o sconosciuto) per poter capire ciò che sta comunicando; conoscere le sue esigenze. Apprendendo poche ma importantissime regole, il rapporto bimbo-cane può davvero trasformarsi in qualcosa di speciale: un’amicizia leale. Perché sappiamo tutti che non esiste amicizia senza rispetto; né si può rispettare un altro essere vivente senza conoscere il suo mondo.
abcdogteamPurtroppo, sappiamo anche che troppo spesso il cane viene considerato come un pupazzo senz’anima. Il giocattolo che prima o poi un bambino deciderà di mettere da parte. Per fortuna c’è sempre più sensibilità riguardo alla formazione dei bambini in ambito cinofilo. Asili, scuole e famiglie sono sempre più interessate a questo tipo di attività rivolte ai più piccoli, finalizzate all’insegnamento delle basi di un rapporto corretto. Ne è un esempio il Progetto Baby CulturanDOG, proposto dalla nostra Associazione ABC Dog Team A.S.D. (→ www.abcdogteam.it) che nasce dall’esigenza di diffondere una corretta cultura cinofila a misura di bambino: che impara le principali regole per rispettare il cane ma anche il modo corretto di conoscerlo e accarezzarlo, oltre a capire come esso comunica con noi umani. Sapere inoltre com’è fatto, aiuta il bimbo a conoscere quali cose ci accomunano (sentimenti, sensazioni, emozioni) e quali viceversa sono diverse (il modo di udire, vedere, annusare o sentire). La differenza, in questo ambito, la possono e la devono quindi fare anche i più piccini.
Per noi, dopo gli incontri formativi, la soddisfazione più grande è essere messi al corrente dai genitori che quando i propri figli vedono atteggiamenti errati da parte delle persone (sconosciute o componenti della famiglia) nei confronti dei cani, spiegano con semplicità le nozioni apprese. È in questi momenti che mi ritrovo a riflettere: se l’informazione corretta riesce a passare dai più piccoli, diventeranno adulti consapevoli e diffonderanno a loro volta nozioni esatte ad amici, conoscenti, futuri figli. Rapportarsi in modo corretto con un’altra specie, è sempre un valore aggiunto alla crescita individuale di grandi e piccini.

Solo da questa consapevolezza può nascere un’amicizia leale con un altro essere vivente, poiché sarà sempre fondata sul rispetto e sulla capacità di non ferire mai l’altro.


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